Scrive su ''Sei di Castelli Calepio se...'' Gio Piovanelli, ex consigliere comunale di destra del Comune di Palazzolo sull'Oglio, ''dieci anni di inutile ritardo non giustificato solo per il fatto di anacronistici campanilismi provinciali di bassa lega.... ero ancora in Consiglio Comunale a Palazzolo sull'Oglio e a quel tempo ed in una seduta approvammo.... non ricordo se a semplice maggioranza oppure all'unanimità.... la bozza di accordo con il vostro Comune per questo progetto innovativo.... mi ricordo che intervenni con frasi positive'' e poi aggiunge ''sono passati dieci anni di inutili e dannosi sversamenti nel fiume Oglio'' ma la frase più inquietante è ''pochi giorni o ore dopo la nostra approvazione mi giunse notizia che inspiegabilmente il Comune di Castelli Calepio si era tirato indietro.... e ancora oggi non ho capito il perchè''. Il Comune di Castelli Calepio in realtà non si era mai tirato indietro, come scrive la ex sindaca Clementina Belotti ''non fu il Comune di Castelli Calepio a tirarsi indietro, fu proprio la Provincia di Bergamo attraverso l'A.T.O. che doveva autorizzare il convogliamento, a non aderire all'accordo di programma, il Comune di Castelli Calepio aveva approvato all'unanimità quell'accordo che lei cita. Poi nel 2008 la competenza del servizio idrico fu trasferita a Uniacque che avvalorò prima il convogliamento a Grumello del Monte, per poi decidere di progettare il nuovo depuratore in territorio di Castelli Calepio e terzo step tornare finalmente al progetto iniziale del 2007 di ampliamento e di convogliamento del depuratore di Palazzolo sull'Oglio'' e aggiunge la ex sindaca in modo ironico ''ci sono voluti dieci anni per capire quel progetto innovativo''.
L'ex assessore Gabriele Colombi si spinge oltre e ricorda che nel lontano 2007 esisteva ''un mezzo accordo'' con la ex società municipalizzata SO.GE.IM. di Palazzolo sull'Oglio per gestire l'operazione di ampliamento e di potenziamento del depuratore della cittadina bresciana, e anche in questo caso le parole di Colombi trovano conferma da parte di Gio Piovanelli e di Clementina Belotti.
Ecco quindi che "il taglio del nastro" trionfale di questi giorni non è niente altro che il rimedio posto dall'attuale amministrazione comunale di Castelli Calepio, con l'indispensabile contributo della gestione attuale di Uniacque e dell'azienda municipalizzata bresciana che si occupa di depuratori, ha posto a un ritardo nella realizzazione concreta di un progetto che fu approvato da ben due diversi Consigli Comunali addirittura dieci anni fa. Il Gufo propone quindi che l'intera vicenda dei depuratori, che nel paesello ha lasciato in eredità sanzioni a carico dell'Ente e dell'ex sindaco ''pro tempore'' come ''debitore in solido'' oltre a dieci anni di inutili sversamenti nel fiume causati da questi ritardi, possa ritornare in Consiglio Comunale per chiarire definitivamente come si sono svolti i fatti, visto che alcune delle versioni che sono state ''date per buone'' in questi anni vacillano e sono diventate improvvisamente poco credibili, a leggere quello che si è letto oggi sui social network, che non è stato scritto da strampalati cronisti locali solitari ma da tre persone che negli anni 2007 - 2008 ricoprivano incarichi pubblici in Consiglio Comunale e in Giunta a Palazzolo sull'Oglio e a Castelli Calepio, perchè l'intera vicenda non è mai stata chiarita al popolo con versioni inequivocabili e del resto quando una vicenda si trascina per circa dieci anni le polemiche politiche sono praticamente inevitabili. Tuttavia il Gufo è pessimista, non vede in giro nelle stanze della politica locale una grande voglia di andare in Consiglio Comunale a raccontare per filo e per segno questa vicenda, nessuno della maggioranza mostra grande entusiasmo di andare alla ricerca delle responsabilità politiche reali che hanno prodotto questi ritardi sulla tabella di marcia per la soluzione del problema dei depuratori, qualcuno probabilmente nella maggioranza sperava di liquidare velocemente Clementina Belotti con la vicenda della rivalsa e invece sono trascorsi diversi mesi, la legislatura è arrivata quasi ''ai titoli di coda'' senza che sia stato possibile costringere alle dimissioni oppure fare decadere per incompatibilità quella che è diventata ''una persona scomoda'' all'interno della maggioranza. La vicenda dei depuratori ''non ha raggiunto il suo scopo politico'' anzi minaccia di evolversi in modo diverso e imprevedibile rispetto a quelle che erano le aspettative di qualcuno, e visto che non è andata in porto nemmeno ''l'operazione sviolinata'' del taglio del nastro in modo trionfale, il Gufo prevede che si tirerà a campare fino alle vacanze di Natale sperando che tra un panettone e un brindisi di Capodanno il popolo possa dimenticare anche questa vicenda ed essere pronto per ''tuffarsi a pesce'' nella campagna elettorale infinita che inizierà a gennaio 2018 con le elezioni politiche nazionali e con le elezioni regionali in Lombardia e proseguirà ''a rotta di collo'' con quella che si annuncia una campagna elettorale per le elezioni comunali lunga, cattiva e piena di colpi di scena, di trasformismi da opportunisti e di ''salti della quaglia carpiati'' doppi e anche tripli se sarà necessario....
Ecco quindi che "il taglio del nastro" trionfale di questi giorni non è niente altro che il rimedio posto dall'attuale amministrazione comunale di Castelli Calepio, con l'indispensabile contributo della gestione attuale di Uniacque e dell'azienda municipalizzata bresciana che si occupa di depuratori, ha posto a un ritardo nella realizzazione concreta di un progetto che fu approvato da ben due diversi Consigli Comunali addirittura dieci anni fa. Il Gufo propone quindi che l'intera vicenda dei depuratori, che nel paesello ha lasciato in eredità sanzioni a carico dell'Ente e dell'ex sindaco ''pro tempore'' come ''debitore in solido'' oltre a dieci anni di inutili sversamenti nel fiume causati da questi ritardi, possa ritornare in Consiglio Comunale per chiarire definitivamente come si sono svolti i fatti, visto che alcune delle versioni che sono state ''date per buone'' in questi anni vacillano e sono diventate improvvisamente poco credibili, a leggere quello che si è letto oggi sui social network, che non è stato scritto da strampalati cronisti locali solitari ma da tre persone che negli anni 2007 - 2008 ricoprivano incarichi pubblici in Consiglio Comunale e in Giunta a Palazzolo sull'Oglio e a Castelli Calepio, perchè l'intera vicenda non è mai stata chiarita al popolo con versioni inequivocabili e del resto quando una vicenda si trascina per circa dieci anni le polemiche politiche sono praticamente inevitabili. Tuttavia il Gufo è pessimista, non vede in giro nelle stanze della politica locale una grande voglia di andare in Consiglio Comunale a raccontare per filo e per segno questa vicenda, nessuno della maggioranza mostra grande entusiasmo di andare alla ricerca delle responsabilità politiche reali che hanno prodotto questi ritardi sulla tabella di marcia per la soluzione del problema dei depuratori, qualcuno probabilmente nella maggioranza sperava di liquidare velocemente Clementina Belotti con la vicenda della rivalsa e invece sono trascorsi diversi mesi, la legislatura è arrivata quasi ''ai titoli di coda'' senza che sia stato possibile costringere alle dimissioni oppure fare decadere per incompatibilità quella che è diventata ''una persona scomoda'' all'interno della maggioranza. La vicenda dei depuratori ''non ha raggiunto il suo scopo politico'' anzi minaccia di evolversi in modo diverso e imprevedibile rispetto a quelle che erano le aspettative di qualcuno, e visto che non è andata in porto nemmeno ''l'operazione sviolinata'' del taglio del nastro in modo trionfale, il Gufo prevede che si tirerà a campare fino alle vacanze di Natale sperando che tra un panettone e un brindisi di Capodanno il popolo possa dimenticare anche questa vicenda ed essere pronto per ''tuffarsi a pesce'' nella campagna elettorale infinita che inizierà a gennaio 2018 con le elezioni politiche nazionali e con le elezioni regionali in Lombardia e proseguirà ''a rotta di collo'' con quella che si annuncia una campagna elettorale per le elezioni comunali lunga, cattiva e piena di colpi di scena, di trasformismi da opportunisti e di ''salti della quaglia carpiati'' doppi e anche tripli se sarà necessario....
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