Dopo la fuga del 28 novembre 2017 con il colpo di scena dei due consiglieri leghisti "disertori" che hanno votato contro la variazione di bilancio 2017, fu solennemente proclamato sui giornali locali che la maggioranza "va avanti" e realizzerà il programma elettorale, anche più velocemente di prima, perchè adesso la squadra è super compatta. Vediamo un po' cosa manca per realizzare il mitico e mitologico "programma". Fu annunciato in campagna elettorale che "aumentare le tasse locali è una roba da comunisti", quindi il bilancio di previsione 2018 è l'ultima occasione (dopo tre anni di stangate fiscali) per non fare "carta straccia" di quella promessa e procedere a una riduzione, anche se solo parziale, delle aliquote che giacciono inchiavardate al livello massimo previsto dalle leggi nazionali ormai da tre anni. Fu annunciato e proclamato addirittura al punto uno del mitico programma "realizzeremo la variantina alla S.P. 91" e manca poco per portare a termine l'opera: una volta approvata la variante del P.G.T. mancano solamente il progetto esecutivo da realizzare da parte degli uffici della Provincia (che tanto per cambiare hanno iniziato a procedere alla velocità del bradipo stanco), poi la richiesta e l'ottenimento della deroga regionale, l'inserimento dell'opera nell'elenco delle "opere strategiche in materia di viabilità" possibilmente tra le priorità assolute e non all'ultimo posto della fila (è condizione indispensabile per accedere a eventuali finanziamenti regionali), poi manca la costituzione formale del Comitato dei Comuni della Val Calepio e del Basso Sebino con il nostro paesello nel ruolo di "Ente capofila", poi manca la lista completa delle "opere di mitigazione ambientale" da redigere a cura del Parco Oglio Nord che deve indicare quali opere devono essere svolte per non compromettere la riserva naturale delle zone interessate dal tracciato della "madre di tutte le strade", poi manca la ricerca e l'ottenimento dei finanziamenti, poi deve essere risolta la questione tecnica dell'esproprio dei terreni e della liquidazione di eventuali ricorsi legali contro l'opera da parte di comitati e di altri soggetti, quindi deve essere organizzata tutta la procedura delle gare di appalto e dell'affidamento dei lavori alle imprese che si sono aggiudicate le gare, poi si passa alla "fase esecutiva vera e propria" della realizzazione dell'opera (sperando che nel frattempo non interverranno le mitiche e mitologiche "varianti in corso d'opera" che di solito fanno aumentare, a volte raddoppiare oppure triplicare, la spesa effettiva rispetto a quella che era stata preventivata); tutto questo sarà certamente realizzato entro la fine della legislatura come recitavano le Tavole della Legge del programma 2014 (quello in cui nella copertina fu scritto "ci mettiamo la firma, e anche la faccia") ma il Gufo suggerisce nel frattempo di portare almeno a conclusione definitiva le contabilità lavori dell'ampliamento di via Castellini, della ristrutturazione di Piazza Vittorio Veneto e della rotatoria della zona della chiesetta di San Pietro (sarebbe infatti a dir poco ridicolo e sconcertante dare inizio alla realizzazione dell'opera principale che è la variantina alla S.P. 91 senza avere prima concluso la contabilità lavori di quella che è sempre stata definita dal punto di vista tecnico come "il primo step" della realizzazione della variantina). Entro la fine del 2017 doveva anche essere definita la questione della rivalsa sulla vicenda delle sanzioni sui depuratori, ma non c'è fretta, in fondo per realizzare l'ampliamento dei depuratori di Palazzolo sull'Oglio abbiamo dovuto attendere solamente dieci anni rispetto al momento in cui l'idea fu proposta e il progetto fu approvato da entrambi i Consigli Comunali dei due Comuni interessati, quello di Castelli Calepio e quello di Palazzolo sull'Oglio.
Le Tavole della Legge prevedono che entro la fine della legislatura deve essere risolta una volta per tutte la vicenda della convenzione con la Parrocchia di Tagliuno sulla realizzazione del nuovo bocciodromo comunale, della ristrutturazione completa dell'Oratorio e della conclusione dei lavori di riqualificazione di Villa Colleoni con la realizzazione della Sala Polivalente che fingerà da "sala della musica" e da . Il mondo dello Sport e in particolare del calcio locale chiede che entro la fine della legislatura possa essere realizzato il nuovo manto in sintetico del campo ormai obsoleto e usurato degli impianti sportivi comunali di via Ferrucci e che possa anche essere realizzato il Palazzetto dello Sport nuovo, e magari "en passant" sarebbe meglio rimettere a posto anche il Centro Tennis Mongodi per evitare che il Corpo Musicale Cittadino possa essere "sloggiato" anche in occasione del "concerto di Natale 2018" da quella che per diversi anni è stata la sede naturale dell'evento musicale più importante dell'anno. Fu detto a metà legislatura che entro la fine della stessa sarebbero stati realizzati i due poli scolastici, quello di Tagliuno e quello di Cividino, con la rimessa in efficienza delle scuole e delle palestre. L'assessore alle Manutenzioni entro la fine della legislatura deve portare a casa definitivamente il "progetto Global Service": regolamento, bando di gara, affidamento dei lavori di manutenzione a ditte esterne e un congruo periodo di prova per stabilire se i risultati sono stati positivi oppure se i problemi che hanno caratterizzato il settore "Manutenzioni e Patrimonio" continuano a rimanere irrisolti. Entro la fine della legislatura deve anche essere realizzata la nuova area mercato di Cividino e completata almeno con la realizzazione di un piccolo chiosco / punto di ritrovo la colata di cemento del parcheggio dell'ex campo di tamburello di Tagliuno, per evitare che possa rimanere deserto e inutilizzato da mattina a sera praticamente per tutti i giorni della settimana. Qualche leghista vorrebbe anche il ripristino di almeno uno dei semafori a chiamata pedonale sulla S.P. 91 a Tagliuno, ci sarebbe da concludere la bonifica dell'area ex Fonderie di Quintano perchè l'area continua a versare in condizioni obbrobriose e questo condiziona negativamente la vita nella quarta frazione di Castelli Calepio, si dovrebbe dare vita alla "Pro Loco" locale e a nuovi eventi culturali, siamo in attesa di altri provvedimenti in materia di Servizi Sociali (magari più incisivi di quelli realizzati fino a oggi nel tema del contrasto alla povertà), si deve ripristinare efficienza e ordine nel funzionamento degli uffici comunali e in particolare di quelli che interessano l'Area Tecnica, nel 2018 sarebbe buona cosa ripristinare la Festa dei Diciottenni in occasione della Festa della Repubblica (che nel 2017 era praticamente "saltata" per ragioni misteriose), si deve migliorare il capitolo della comunicazione istituzionale fino a oggi inesistente, i giovani chiedono più eventi per loro e se avanza tempo il Gufo si intrufola e chiede una semplice serata commemorativa per il "Giorno del Ricordo" del 10 febbraio 2018, ritenendo (forse a torto) che è un preciso dovere di una Giunta e di una maggioranza di centro destra quello di commemorare in modo solenne e adeguato la tragedia delle Foibe.
Tutto questo papiro che è stato scritto dal Gufo è quello che fu promesso di fare (e che quindi deve essere fatto) in questa legislatura comunale, se non si vuole passare come "venditori di fumo" che hanno semplicemente pronunciato parole senza che esse si sono successivamente trasformate in fatti. Il Gufo non è pessimista e, travolto dall'entusiasmo, si abbandona per una sera ai sogni impossibili e agli scenari più sepolcrali e immensi e vuole credere che, magari con l'aiuto di una "mano invisibile", possa realizzarsi il miracolo di vedere realizzato tutto quello che fu solennemente promesso nel mese di maggio 2014, ma nel frattempo si accontenta della nomina del quarto assessore da portare a termine entro la metà di gennaio (senza perdere altro tempo cincischiando in equilibrismi di segreterie di partito) e della fine della Fiera delle Futilità e delle Vanità che è stata la vera, unica ragione che fino a oggi ha creato confusione e caos politico impedendo la realizzazione di questi grandi obiettivi
Le Tavole della Legge prevedono che entro la fine della legislatura deve essere risolta una volta per tutte la vicenda della convenzione con la Parrocchia di Tagliuno sulla realizzazione del nuovo bocciodromo comunale, della ristrutturazione completa dell'Oratorio e della conclusione dei lavori di riqualificazione di Villa Colleoni con la realizzazione della Sala Polivalente che fingerà da "sala della musica" e da . Il mondo dello Sport e in particolare del calcio locale chiede che entro la fine della legislatura possa essere realizzato il nuovo manto in sintetico del campo ormai obsoleto e usurato degli impianti sportivi comunali di via Ferrucci e che possa anche essere realizzato il Palazzetto dello Sport nuovo, e magari "en passant" sarebbe meglio rimettere a posto anche il Centro Tennis Mongodi per evitare che il Corpo Musicale Cittadino possa essere "sloggiato" anche in occasione del "concerto di Natale 2018" da quella che per diversi anni è stata la sede naturale dell'evento musicale più importante dell'anno. Fu detto a metà legislatura che entro la fine della stessa sarebbero stati realizzati i due poli scolastici, quello di Tagliuno e quello di Cividino, con la rimessa in efficienza delle scuole e delle palestre. L'assessore alle Manutenzioni entro la fine della legislatura deve portare a casa definitivamente il "progetto Global Service": regolamento, bando di gara, affidamento dei lavori di manutenzione a ditte esterne e un congruo periodo di prova per stabilire se i risultati sono stati positivi oppure se i problemi che hanno caratterizzato il settore "Manutenzioni e Patrimonio" continuano a rimanere irrisolti. Entro la fine della legislatura deve anche essere realizzata la nuova area mercato di Cividino e completata almeno con la realizzazione di un piccolo chiosco / punto di ritrovo la colata di cemento del parcheggio dell'ex campo di tamburello di Tagliuno, per evitare che possa rimanere deserto e inutilizzato da mattina a sera praticamente per tutti i giorni della settimana. Qualche leghista vorrebbe anche il ripristino di almeno uno dei semafori a chiamata pedonale sulla S.P. 91 a Tagliuno, ci sarebbe da concludere la bonifica dell'area ex Fonderie di Quintano perchè l'area continua a versare in condizioni obbrobriose e questo condiziona negativamente la vita nella quarta frazione di Castelli Calepio, si dovrebbe dare vita alla "Pro Loco" locale e a nuovi eventi culturali, siamo in attesa di altri provvedimenti in materia di Servizi Sociali (magari più incisivi di quelli realizzati fino a oggi nel tema del contrasto alla povertà), si deve ripristinare efficienza e ordine nel funzionamento degli uffici comunali e in particolare di quelli che interessano l'Area Tecnica, nel 2018 sarebbe buona cosa ripristinare la Festa dei Diciottenni in occasione della Festa della Repubblica (che nel 2017 era praticamente "saltata" per ragioni misteriose), si deve migliorare il capitolo della comunicazione istituzionale fino a oggi inesistente, i giovani chiedono più eventi per loro e se avanza tempo il Gufo si intrufola e chiede una semplice serata commemorativa per il "Giorno del Ricordo" del 10 febbraio 2018, ritenendo (forse a torto) che è un preciso dovere di una Giunta e di una maggioranza di centro destra quello di commemorare in modo solenne e adeguato la tragedia delle Foibe.
Tutto questo papiro che è stato scritto dal Gufo è quello che fu promesso di fare (e che quindi deve essere fatto) in questa legislatura comunale, se non si vuole passare come "venditori di fumo" che hanno semplicemente pronunciato parole senza che esse si sono successivamente trasformate in fatti. Il Gufo non è pessimista e, travolto dall'entusiasmo, si abbandona per una sera ai sogni impossibili e agli scenari più sepolcrali e immensi e vuole credere che, magari con l'aiuto di una "mano invisibile", possa realizzarsi il miracolo di vedere realizzato tutto quello che fu solennemente promesso nel mese di maggio 2014, ma nel frattempo si accontenta della nomina del quarto assessore da portare a termine entro la metà di gennaio (senza perdere altro tempo cincischiando in equilibrismi di segreterie di partito) e della fine della Fiera delle Futilità e delle Vanità che è stata la vera, unica ragione che fino a oggi ha creato confusione e caos politico impedendo la realizzazione di questi grandi obiettivi
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