venerdì 26 luglio 2019

LE DICHIARAZIONI IN AULA DEI CONSIGLIERI COMUNALI, LE DICHIARAZIONI SUI GIORNALI LOCALI DEI PROTAGONISTI, I DATI E LE DATE: IL GUFO SCRIVE TUTTA LA VERITA' SULLA VICENDA DEL "POZZO SENZA FONDO" DELLA SALA DELLA MUSICA DI VILLA COLLEONI

Partiamo innanzitutto dall'attualità,   ossia dalle dichiarazioni del sindaco alla giornalista di  "Araberara".    "Tutto un  'can can'  perchè l'ambiente non sarebbe insonorizzato,   sto aspettando il presidente,   l'ho chiamato ma non si è ancora fatto vedere,   se c'è qualcosa da fare si farà,   la Banda Musicale ha un suo bilancio,   andiamo a vedere con i tecnici  e  vediamo cosa si deve fare.    La verità è che il presidente della Banda era in lista con la Lega che ha perso le elezioni  e  ora si mette di traverso ma deve capire che siamo tutti qui per il bene del paese,   quindi queste cose le lasci perdere".    E poi aggiunge che il bocciodromo funziona bene,    che tutto funziona bene  (nel centro polifunzionale di Villa Colleoni)  e  che quindi anche la sala della musica funzionerà a breve.    Tutto ciò fu pubblicato venerdì 26 luglio sul numero 14  (anno XXXIII°)   del bisettimanale  "Araberara",    e  peraltro non si registra nemmeno  "unità di intenti e unanimità di pensiero"  dell'attuale maggioranza sulla vicenda:    nella seduta di Consiglio Comunale del 22 luglio l'attuale vice sindaco e assessore al Bilancio ha utilizzato parole ben diverse dalle dichiarazioni del suo sindaco su  "Araberara"  quando ha dichiarato in aula che è volontà della attuale Amministrazione continuare a collaborare in modo proficuo con il Corpo Musicale Cittadino,   che è frase ben diversa  (e molto meno bellicosa)   della dichiarazione che avete potuto leggere oggi su  "Araberara".     Infine,   il regolamento del bando di assegnazione dei locali è stato votato da otto dei nove consiglieri di maggioranza:    una consigliera era assente alla seduta,    quindi non risulterà mai da alcun verbale se era  "favorevole"  oppure  "contraria"   perchè ahimè l'unica certezza che si può avere in queste circostanze è che chi era assente non ha votato.   

In precedenza,   due settimane prima della pubblicazione dell'articolo su  "Araberara",   sull'Eco di Bergamo il presidente del Corpo Musicale Cittadino,    peraltro confermando il fatto che già da diversi mesi si va avanti a suon di  "non incontri"   tra il sindaco   (l'ultimo incontro risale addirittura al 1°  aprile,    ossia prima che fossero rese note le liste dei candidati alle elezioni comunali del 26 maggio  e  quindi prima dell'inizio ufficiale della campagna elettorale)   è stato scritto un articolo nel quale il presidente del Corpo Musicale Cittadino oltre a fare rilevare la circostanza che i locali da adibire a sala della musica non erano insonorizzati  (egli citava un sopralluogo del musicologo dell'associazione che aveva constatato di persona tale situazione)   faceva presente che dopo due mesi dalla inaugurazione ufficiale avvenuta sabato mattina 10 maggio non era ancora stato pubblicato il bando di assegnazione dei locali,   contenente il regolamento di utilizzo degli stessi;    circostanza che peraltro è dimostrata dal fatto che tale regolamento è stato discusso  e  deliberato solamente in seduta consiliare di lunedì sera 22 luglio,    quindi in data nettamente successiva rispetto alla pubblicazione dell'articolo sull'Eco di Bergamo.     Non si sono registrati altri incontri,    se non una telefonata con cui al presidente del Corpo Musicale Cittadino era stato richiesto un incontro un'ora dopo il ricevimento della stessa a metà mattina,    richiesta ovviamente impossibile da esaudire  "su due piedi"  non solo perchè era arrivata all'improvviso,    ma perchè a metà mattina molto spesso le persone hanno impegni di lavoro già fissati in precedenza  e  non derogabili.    

Il Consiglio Comunale si è pronunciato di recente due volte,    la prima volta la sera del 17 aprile  e  la seconda volta la sera del 13 maggio,    sulla vicenda della riqualificazione di Villa Colleoni;    in entrambe le serate era in discussione il rendiconto di gestione  e  il bilancio consuntivo dell'anno 2018.    Il 17 aprile il bilancio consuntivo fu bocciato in aula consiliare con il voto sfavorevole di sette consiglieri comunali su tredici,    decisivo per l'esito della votazione fu il voto contrario dei due consiglieri della ex lista di minoranza  "Patto per Castelli Calepio"  il cui consigliere capo gruppo  ed  ex sindaco di Castelli Calepio dichiarava in aula   "siamo sempre stati estremamente critici sia per quanto riguarda i bilanci di previsione presentati da questa Amministrazione che sulle successive variazioni;    non concordiamo sulle varie scelte di aumentare le tasse  e  sull'impiego delle risorse;   riteniamo l'investimento che ha riguardato la costruzione dell'Auditorium fatto senza una visione di insieme  ma solo eseguito sulla scorta di un capriccio di una persona ultraottantenne,   quella di costruire un palazzo in un vicolo cieco"  e  poi aggiunse al termine di questa pesantissima dichiarazione che la scelta di dell'acquisizione del terreno da adibire a parcheggio degli utenti si era concretizzata  "facendo scambi discutibili con terreni in zona collinare";    è molto significativo che nello stralcio del verbale della seduta che riguardava le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza del  "Patto per Castelli Calepio"  una delle motivazioni principali del voto contrario al bilancio consuntivo 2018  riguardava proprio la vicenda della riqualificazione di Villa Colleoni.      Nella seduta consiliare del 13 maggio,    sempre con il voto di sette consiglieri comunali su 13   (e quindi anche in questo caso con il voto determinante dei due consiglieri comunali della ex lista di minoranza del  "Patto per Castelli Calepio")   a  richiesta dei consiglieri leghisti che avevano presentato una interrogazione sulla questione della riqualificazione di Villa Colleoni   (interrogazione presentata dal gruppo consiliare della Lega con protocollo numero 10383  in data 25 marzo,    a  cui fu data risposta  "tardiva"   oltre il termine dei trenta giorni previsto per le interrogazioni a risposta scritta)    in una delle risposte scritte fornite dall'Amministrazione Comunale ai consiglieri di minoranza che presentarono l'interrogazione è scritto testualmente     "non sono state previste opere dettagliate di impatto acustico in quanto è volontà dell'attuale Amministrazione fare predisporre dagli uffici un bando che preveda l'esecuzione di opere di impatto acustico al vincitore del bando,   perciò mirate alle attività musicali che verranno svolte,   in luogo del pagamento del canone di affitto e delle relative utenze"   quindi se le parole scritte  hanno un senso e un significato preciso,    in tale frase è scritto chiaramente che fin dall'inizio era intenzione dell'Amministrazione Comunale mettere  "in collo"  le spese di realizzazione dell'impianto di insonorizzazione  e  di miglioramento dell'impatto acustico all'associazione a cui saranno assegnati i locali dopo l'emanazione del bando,    che non necessariamente sarà il Corpo Musicale Cittadino di Castelli Calepio.      Dopo la lettura delle risposte in aula i consiglieri leghisti avevano presentato formale richiesta di trasformare  "seduta stante"  l'interrogazione in mozione da mettere ai voti:   e  non solo la richiesta fu accettata,    ma nella mozione che veniva messa ai voti si impegnava il Consiglio Comunale a trasmettere tutta la documentazione inerente alla riqualificazione del centro polifunzionale di Villa Colleoni alla Corte dei Conti  e  all'A.N.A.C.  per una verifica approfondita in merito alla regolarità della procedura,    richiesta che ha visto i consiglieri cincischiare,   perdere tempo  e  tentare di  "menare il can per l'aia"  prima dell'invio di una mail a firma della consigliera capo gruppo di minoranza Laura Chiari con cui si sollecitava il Consiglio Comunale ad adempiere alle richieste che erano state avanzate in quella mozione  e  votate a maggioranza assoluta dei consiglieri presenti a quella seduta.

Questi sono i dati di fatto della incredibile  e  incresciosa litigata che è in pieno svolgimento tra il sindaco di Castelli Calepio  e  il presidente del Corpo Musicale Cittadino,    che era uno dei candidati della lista della Lega alle elezioni comunali del 26 maggio:    inutile dire che il Gufo si è limitato a citare dichiarazioni rilasciate in Consiglio Comunale  e  fatte mettere a verbale di seduta,   dichiarazioni rilasciate ai due più importanti quotidiani della stampa locale,    risposte a interrogazioni scritte presentate da consiglieri comunali,    date certe  (come quella del 10 maggio  "cerimonia ufficiale di inaugurazione del nuovo centro polifunzionale").     Possiamo anche aggiungere che è stato ripetuto diverse volte che dopo il completamento della riqualificazione di Villa Colleoni era stato detto che le sedute consiliari si sarebbero svolte nella nuova sala civica,    mentre le prime tre sedute della legislatura in corso hanno continuato a svolgersi nella  "tradizionale"  sede della sala civica della biblioteca comunale di via Roma a Tagliuno;    possiamo aggiungere che all'inizio dell'opera il costo stimato era di 1,3 milioni di euro  mentre  al momento attuale siamo arrivati fino a quota 2 milioni di euro;    è opportuno fare presente al popolo che in gran parte l'opera è stata finanziata con risorse comunali  (come ad esempio i proventi incassati dalla convenzione del 2013 relativa alla cessione dell'ex bocciodromo comunale alla Parrocchia di Tagliuno per un importo di circa 550 mila euro  e  la stipula di un mutuo per un importo di circa 900 mila euro)    e  solo in una minima parte pari a circa il 10%  dell'intero importo   (i famosi 180 mila euro dell'acquisizione dell'area oggetto dei lavori)   è stata finanziata da un privato cittadino;    infine è bene ricordare che l'approvazione della variante generale al P.G.T.  del 31 ottobre 2017 non aveva previsto l'ampliamento del parcheggio del centro polifunzionale  (fatto incredibile,   perchè avrebbe dovuto essere evidente che se si va a migliorare una struttura inserendo nello stesso locale la sala della musica,   il nuovo bocciodromo comunale  e  il centro anziani riqualificato si sarebbe registrato un incremento del numero degli utenti  e  quindi la necessità di creare più parcheggi rispetto a quelli già esistenti)   e  si fu costretti per l'ennesima volta a rimediare con  "varianti in corso d'opera"  e  con una permuta di terreni in zona collinare nemmeno un anno dopo l'approvazione della variante al P.G.T.  in aula di Consiglio Comunale.

Al momento attuale  (ossia ben due mesi e mezzo dopo il  "via libera"  della cerimonia di inaugurazione ufficiale dell'opera pubblica),   il bocciodromo  e  il centro anziani sono funzionanti  ma  la sala civica del centro non ospita le sedute di Consiglio Comunale  e  la sala della musica non è ancora idonea allo scopo per cui essa era stata progettata  e  realizzata;    tutto ciò dopo un incremento non esiguo del costo dell'opera tra il prezzo previsto in origine  e  le somme attualmente spese.     In mezzo a tutto ciò abbiamo  "sul tavolo"  tutte le dichiarazioni  e  le risse politiche che avete letto in questo post  e  che sono regolarmente documentate come citato dal Gufo,    e  quindi chiunque leggerà questo dettagliato articolo potrà farsi una idea ben precisa del motivo per cui il Gufo da quattro anni definisce la vicenda della riqualificazione di Villa Colleoni come un esempio di pessima programmazione  e  un caos politico  e  amministrativo che rappresenta  "il pozzo senza fondo"  degli United States of Castelli Calepio      

   

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