domenica 7 luglio 2019

L'INIZIO DELLA FINE

"Era una serata invernale,   per nulla diversa dalle altre,   con il solito giorno dedicato alla tradizionale riunione;   forse l'unica diversità era la circostanza che sarebbe stato  "l'inizio",   ossia la formalizzazione dei nominativi delle persone che si imbarcavano per la Grande Avventura.     Nel momento in cui esco di casa,   il mio umore è triste:   non si tratta solamente della depressione,   ma di una malinconia che apparentemente non ha ragione di esistere,   ma che è l'indizio chiaro e inequivocabile che ognuno di noi nei momenti importanti è dotato di uno strano spirito di intuizione,   una specie di  'capacità di preveggenza'   che ci fa comprendere in  anticipo che qualcosa di terribile si abbatterà sopra di noi proprio quella sera stessa,    in modo improvviso  ma  niente affatto imprevedibile.     Due ore più tardi tutto è finito;    nel momento del mio ritorno a casa la sensazione angosciante di inizio serata ha trovato conferma,   con quella frase incredibile  e  disgustosa sulle persone con problemi mentali  e  psicologici che devono essere discriminate,   lasciate a piedi.    Credevo che fosse  'l'inizio della fine'   ma era semplicemente la fine di qualcosa che in realtà non è mai iniziato".      Gli anni trascorrono uno dopo l'altro,   la memoria si affievolisce  ma  per fortuna,   per quanto flebile,   non cancella mai definitivamente il passato;    non è stata cancellata la persona debole,   che ha scelto  (per fortuna)   di non rimanere in silenzio,    ed è stata questa la vera vittoria  (quella di non lasciarsi seppellire dal silenzio)   di chi era stato  "condannato a morte"     

Nessun commento:

Posta un commento