martedì 16 luglio 2019

OTTOCENTO ANNO DOPO, "I CARAUNAS" SIAMO NOI DELLA CAPITALE

Nel libro  "Il Milione"  di Marco Polo si descrive la storia dei famigerati  "Caraunas",    i  "predoni della nebbia nel deserto",    che apparivano all'improvviso  e  grazie al fatto che viaggiavano compatti  e  velocissimi sui loro cavalli d'assalto sollevavano nel deserto arido un polverone che secondo Marco  "era in grado di oscurare il Cielo",    impedendo agli assaliti di vedere gli assalitori  e  consentendo loro di aggredire a sorpresa le vittime,   fare razzia  e  rapinare gli aggrediti  e  poi ucciderli con il taglio della gola.      Marco Polo stesso mentre attraversava il deserto per dirigersi nella città fortificata di Consalmi fu improvvisamente assalito dai Caraunas  e  si salvò escogitando un trucco:   il suo gruppetto alzò a sua volta un polverone in modo che egli non poteva vedere a quale distanza si trovavano i Caraunas,   ma nemmeno loro potevano vedere lui,   e  in questo modo riuscì a guadagnare qualche metro di vantaggio e  a trascinarsi velocemente verso la città fortificata,    anche se alcuni componenti del gruppo non riuscirono purtroppo ad evitare l'aggressione  e  finirono nel solito modo brutale,   rapinati  e  uccisi con il taglio della gola.     Per avere successo nelle loro azioni  e  aggressioni i Caraunas dovevano  "fare terra bruciata",    eliminare l'erba,    mantenere in quella zona in un arido deserto perchè quella era la condizione per riuscire a creare  "la nebbia magica"  che non era nebbia del deserto creata dalle arti magiche,    ma era semplicemente polvere da terra arida  e  disastrata.

I Caraunas del nostro secolo siamo noi della Capitale degli United States of Castelli Calepio.    In nome degli oneri di urbanizzazione si costruiscono rotatorie,   parcheggi,   strade,   e  tutto ciò che è arido;   sono segati alberi secolari perchè erano  "vecchi",    si è compresso  e  limitato lo spazio pertinenziale di una piccola chiesetta antica che non rompeva le scatole a nessuno perchè si doveva creare l'ennesima rotatoria,   si andrà avanti a cementificare con centri commerciali  e  parcheggi perchè chi immagina un piccolo  "polmone verde"  è descritto come  "un comunista",    uno  "di sinistra".     Alziamo polveroni mediatici che sono uguali alla nebbia del deserto per convincere il popolo  (che non è nemmeno più composto da persone ma da  "consumatori")   a  prendere la macchina  e  a recarsi a fare la spesa tutta la settimana,    in modo da creare,    supermercato dopo supermercato,    le cittadelle fortificate che fanno deserto delle aree verdi.     I Caraunas siamo noi,    ma anzichè razziare le nostre vittime siamo  "i predoni di noi stessi"  perchè cemento dopo cemento  e  asfalto dopo asfalto,    tra una colata e l'altra di materiali edili,    riusciamo nell'arte magica di accorciare il nostro futuro  e  di compromettere quelle già esigue  e  residue possibilità di evitare che il collasso  e  il crollo finanziario,   quando ci sarà,    sarà devastante  e  ci riporterà  (finalmente!!!)  nel Medio Evo

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