lunedì 12 agosto 2019

IL "CASO LEGA" A CASTELLI CALEPIO / "GLI INCAPACI" SONO STATI PIU' FURBI DEI "FENOMENI"

Gli ex leghisti della legislatura 2014 / 2019,    quelli che fregandosene della volontà della segreteria locale del loro  (ormai ex)  partito politico che aveva deciso di   "saltare fuori"  dalla ex  "Lista Benini"  e  passare all'opposizione,    tirano avanti con la teoria che  "gli incapaci"  della segreteria locale sono stati  "asfaltati"  alle elezioni comunali perchè non erano in grado di prevedere che i 3.300 voti delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo sarebbero stati ridotti a meno della metà di quei consensi alle elezioni comunali.      Il Gufo  "prende con le molle"  questa versione che sembra il Verbo in chi la pronuncia,   e  sta maturando degli strampalati pensieri che traggono origine da ciò che sta venendo a galla nei primi mesi dopo il 26 maggio  e  dopo il risultato elettorale delle elezioni comunali di Castelli Calepio.   

IL POTERE LOGORA CHI NON CE L'HA,   E  CHI ERA  "AGO DELLA BILANCIA"  OGGI CONTA MENO DI ZERO  siccome il destino di un sindaco  e  della sua maggioranza dipende unicamente dal voto favorevole di almeno sette consiglieri comunali su tredici,    gli ex leghisti che nella precedente legislatura erano  "l'ago della bilancia",    determinanti per la sopravvivenza stessa della maggioranza  e  quindi in carica come assessori,   oggi  (nella maggioranza attuale)   in questa legislatura nei suoi momenti decisivi devono abituarsi al fatto che contano meno di zero  e  sono dei  "signori nessuno";    alcuni non si sono candidati,   altri non sono stati eletti.    Comanda Forza Italia,  e  in particolare  "il pretoriano"  che ha preso in mano la situazione  (oltre alle deleghe  "pesanti"  della Gestione del Personale  e  del Bilancio)  e  fa il bello e il cattivo tempo  e  imperversa più di Salvini a livello nazionale;   tutti gli altri sono  "a ruota"  come dei gregari che nel gruppo ciclistico portano la borraccia al loro capitano per tirare la volata quando sarà il momento di lanciare lo sprint decisivo.     Nel momento attuale,   a quanto pare Forza Italia  e  "quelli della stampella politica e del sostegno  (invisibile)  esterno"  non hanno molta voglia di concedere qualcosa di più delle  "briciole di potere"  agli ex leghisti,    anzi fino a oggi non hanno concesso loro proprio nulla.    

"LE DUE INCAPACI"  SIEDONO IN CONSIGLIO COMUNALE  a rappresentare il gruppo consiliare della Lega di Castelli Calepio:   quindi la segreteria locale può sempre salvarsi,   nel caso di  "resa dei conti"  con la segreteria provinciale,   dicendo che loro sono state legittimate dai voti di preferenza dei tesserati militanti leghisti a entrare in una sede istituzionale mentre chi vorrebbe prendere in mano il comando della sezione non ha nessun ruolo politico  e  istituzionale.    Anche in questo caso vale il proverbio  "la carica logora chi non ce l'ha"  perchè contrattare avendo in mano un ruolo da consigliere comunale  (anche se  "di minoranza")   vale molto di più che contrattare avendo in mano i  "mi piace"  su Facebook:    quando ogni cinque anni si devono eleggere i consiglieri provinciali  e  il presidente della Provincia,   incarichi in cui la segreteria provinciale di ogni partito vuole  "scendere in campo"   per andare alla caccia delle poltrone,  i consiglieri comunali votano  e  hanno un peso politico  (che in caso di grande equilibrio  e  incertezza nel risultato finale può anche risultare decisivo),   i  "mi piace"  di amici  e  parenti soddisfano solamente qualche piccola  "fiera delle vanità individuale"  e  di famiglia  e  nulla più.    Chi vuole tentare  "la scalata politica alla sezione locale"  parte da una situazione di svantaggio,   ossia dalla  "poltrona zero"  costretta a fare il tentativo di scalzare chi su una poltroncina è per ora accomodato  e  in modo anche solido.   

LA LEGA  "ASFALTATA"  A  CASTELLI CALEPIO HA DISTRUTTO FACILMENTE  "LA LEGGENDA DEL PLEBISCITO"   perchè ha ottenuto esattamente ciò che voleva la segreteria politica  (formata in grande maggioranza da esponenti residenti nella frazione di Cividino).    Una lista  "nettamente sbilanciata su Cividino"   (come rappresentanza politica)   con candidata sindaca di Cividino non poteva non sapere che,   in assenza di candidati rappresentanti delle frazioni di Tagliuno e di Calepio,   non avrebbe mai potuto vincere a livello comunale,   ma ha ottenuto  "i due diversi risultati",    quello di Tagliuno  e  quello di Cividino Quintano.     Insieme all'altra sciaguratissima  e  scelleratissima decisione della ex maggioranza Lega - Forza Italia di  "separare fisicamente di fatto e per sempre"   le due frazioni inserendo nel P.G.T.  la legittimazione dei  "due poli scolastici distinti  e  distanti,   uno per ognuna delle frazioni"   (se si separano le persone fin dall'età scolastica,    vuol dire abituare i cittadini a ragionare come  "residenti a Tagliuno"  e  "residenti a Cividino"  fin dai primi anni della loro vita)   la Lega inconsapevolmente sta puntando sulla ripetizione all'infinito,   non solo nel 2019 ma nelle elezioni successive,    del medesimo risultato elettorale del 26 maggio  (vittoria leghista a Cividino  ma  sindaco nominato con i soli voti decisivi di Tagliuno  e  di Calepio).     Quando una situazione del genere viene replicata per due o tre volte consecutive,   prima o poi  "la conseguenza di fatto"  è la divisione dell'Impero in due zone sempre più  "separate in casa"  e  a quel punto chi vuole formalizzare la separazione potrebbe trovare terreno fertile per arrivare a quel tipo di risultato.

LA LEGA  "ESCE"  DAL  "CASO CLEMENTINA BELOTTI"   che farà ritorno in aula,   dopo la sentenza finale della Corte dei Conti,   senza la presenza fisica della diretta interessata:   a quel punto tutte le conseguenze della vicenda saranno definitivamente  "in collo"  a chi sarà presente fisicamente in aula in quel momento,   perchè non potrà più  "menare il can per l'aia"  sollevando questioni di incompatibilità  e  di decadenza nei confronti di chi non esiste più   (per essere eletta in Consiglio Comunale alla ex sindaca erano sufficienti 69 voti di preferenza individuali,   e lo capisce anche uno che non è un'aquila che ha volontariamente dirottato alcune delle sue preferenze individuali su altri candidati per non essere eletta in Consiglio Comunale).    E quelli a cui  "rimarrà in collo la vicenda"  non potranno più avere il sostegno delle  "ex stampelle politiche"  perchè per pura coincidenza nessuno delle   "ex stampelle politiche"  è più in aula,   perchè tutti insieme hanno deciso di mettersi a riposo  e  non candidarsi alle elezioni comunali del 26 maggio.    E'  inutile precisare che nel momento in cui la diretta interessata volesse proporre azioni risarcitorie di qualsiasi tipo nei confronti di coloro che l'hanno fatta decadere,    lo potrà fare  "a titolo personale"  e  quindi senza che gli altri possano tirare in ballo le  "questioni politiche"   e  la Lega,    che formalmente adesso è rappresentata nell'istituzione consiliare da altre persone.     

LA LEGA HA GOVERNATO TRE ANNI E MEZZO INSIEME ALLA ATTUALE MAGGIORANZA  e  quindi conosce fin nei minimi dettagli  "la rava e la fava"  di ciò che è accaduto,   e  soprattutto l'eventuale esistenza di possibili conseguenze relative ai fatti che hanno avuto origine dalla metà del 2014  fino alla fine del 2017.     Per pura coincidenza le due attuali consigliere comunali leghiste non erano presenti nel momento degli accadimenti  (una delle  due non era consigliera comunale  e  non era assessora per tutta la durata della legislatura,    l'altra non è mai stata consigliera comunale ed è stata  "assessora esterna"   solamente per pochi mesi,   con una sola assenza che guarda caso è avvenuta in una delle vicende  "discusse"  come la votazione in Giunta del progetto esecutivo della nuova rotatoria nella zona della Chiesetta di San Rocco),    e  chi è assente magari può giurare che era favorevole,    ma siccome da un verbale di seduta risulta  "assente"  non risponde di nulla di ciò che è stato deciso il giorno della seduta.     Guarda caso  e  ovviamente per pura coincidenza dal momento in cui nella ex maggioranza è iniziato il caos ossia verso la metà del 2017,   si è assistito  (in tutti i gruppi politici di Castelli Calepio compresa la ex minoranza che  "ha fatto da stampella politica")  a un vero e proprio stillicidio di  "assenze individuali per motivi personali",   voti di astensione,   uscite dall'aula  "strategiche",    "non ricandidature"  alle elezioni comunali  e  tutta quella serie di  "bla bla bla"  che consente di  "menare il can per l'aia"  davanti al popolo  ma  di consentire,    nel caso di imprevisti  e  di evoluzioni improvvise dei fatti,   di porre davanti a sè come  "scudo umano"  il registro delle presenze  (e soprattutto delle assenze)   che risulta dai verbali della seduta.

INFINE,   SUL CENTRO COMMERCIALE,    QUELLO CHE VA AVANTI ADESSO  (DAL PUNTO DI VISTA  "MEDIATICO")   E'  L'EX PROGETTO LEGHISTA DEL 2009  ed è una vera e propria  "pietra tombale"  sulla vanità  e  sulla prosopopea di quelli che hanno governato dopo il 2009,   costretti ad applaudire il ripescaggio  (rivisto  "al ribasso")   dell'ex progetto leghista del 2009  come  unica alternativa all'immobilismo  e  alla mancanza di fondi in bilancio;    è come ammettere davanti al popolo che dopo il 2009 nessuno ha avuto idee diverse  e  innovative non solo sulla destinazione dell'area delle ex Fonderie Quintano,    ma anche della programmazione generale da dare al territorio  e  alla viabilità di Castelli Calepio.    Questo però non è un problema per gli esperti in  "giri di valzer"   (politici  e  lessicali)   per riuscire a dimostrare al popolo che solamente i fessi non cambiano mai idea nella vita.   Tutti quelli che hanno criticato la Lega dal 2009 a oggi,   in realtà appena se ne è presentata l'occasione non hanno fatto niente altro che fare ciò che era stato deciso dalla Lega,   ossia tentare di realizzare un centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano.    

Il Gufo non sa se tutti questi  "effetti collaterali"  della sconfitta sono stati prodotti per volontà effettiva di quella che viene definita  "una segreteria locale di incapaci"   da chi è costretto ad applaudire Benini senza averne in cambio niente di più delle solite promesse    (peraltro è assai curioso notare che gli  "incapaci"  non sono stati commissariati dalla segreteria provinciale che probabilmente è in altre faccende affaccendata  e  ha qualcosa di più importante a cui pensare piuttosto che   "fare rientrare dalla finestra"   della sezione locale  coloro che furono accompagnati alla porta,    e  probabilmente nei prossimi giorni e mesi avranno ancora qualcosa di più importante di cui occuparsi piuttosto che delle alterne  e  strampalate vicende del nostro paesello),    magari tali  "effetti collaterali"  sono stati prodotti dal Destino che si diverte a creare dal nulla eventi in modo del tutto casuale  e  imprevedibile;     ma se dovesse arrivare dopo l'estate all'improvviso qualche insidiosa  "buccia di banana"  (originata da vicende del passato) su cui quelli che sono andati avanti nell'avventura rischiano di scivolare malamente,    ecco che sarebbe finalmente spiegato e risolto il mistero di una classe politica del paesello in cui ex sindaci,  ex assessori,  ex consiglieri comunali  ed  ex  "politicanti da una vita"  che manovrano dietro le quinte hanno deciso tutti insieme appassionatamente  (e improvvisamente)   di  "saltare un turno"  e  di mettersi a riposo per cinque anni,    magari proprio perchè in cuor loro sospettano  (oppure hanno la certezza)   che questa seconda avventura potrebbe entrare nel caos ben prima della scadenza  "naturale"  dei cinque anni....     



   

         

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