KANGERLUSSUAQ è un nome che non dice nulla, identifica una cittadina della Groenlandia di soli 500 abitanti (posizionata proprio a metà strada tra la capitale Nuuk e le due principali cittadine del Nord di Sisimiut e Illulissat) in cui il 1° agosto è stata raggiunta la temperatura di 22 gradi, ma non è stata il record stagionale perchè nell'altra cittadina di NARSARSUAQ (abitata da 145 persone) sempre nel mese di luglio più caldo degli ultimi anni sono stati raggiunti i 23,4 gradi, a sfiorare il "record storico" di quella cittadina che è di 23,6 gradi del 25 agosto 2003. Nelle basi dell'estremo Nord si sono raggiunti i 15 gradi il 1° agosto a DANMARKSHAVN e addirittura a quota 3.200 metri di altitudine nella stazione meteorologica groenlandese di Summit si sono superati i 4 gradi di temperatura. Il 31 luglio sono state versate in mare 12 miliardi di tonnellate di acqua, capaci di riempire da sole l'equivalente di 4 milioni di piscine olimpiche, il tutto in una sola giornata; è stato il mese di luglio più caldo dopo quello "bollente" del 2012 e in alcune zone della nazione, che di solito si trascinano stancamente con temperature spesso di poco superiori agli zero gradi, si è superato in diverse circostanze durante il mese la media di 13 gradi di temperatura.
Quando si parla di Groenlandia, si descrive una nazione immensa, abitata solamente in scarse zone delle due coste in cui ci sono "cittadine" di poche migliaia di abitanti, se non villaggi isolati di poche centinaia di abitanti, distanziati dal centro abitato più vicino di diverse decine di chilometri che in inverno non sono spesso percorribili a causa del ghiaccio e della neve che rendono impraticabili le strade e le vie di comunicazione; la capitale Nuuk supera da sola i 24 mila abitanti e contiene quasi la metà degli abitanti groenlandesi. Negli United States of Castelli Calepio parlare di "estate bollente" per una giornata di luglio in cui si raggiungono per poche ore i 20 gradi di temperatura può fare sorridere, la nostra unica lamentela (oltre al caldo asfissiante) è semmai la mancata disinfestazione delle zanzare in alcune vie e zone del paesello da parte dell'Amministrazione Comunale; in quella lontana nazione invece temperature simili stravolgono completamente la vita stessa degli animali e degli uomini che abitano in quei luoghi, fanno salire di qualche centimetro i mari e gli oceani, sciolgono ghiacciai immensi e secolari, compromettono forme di vita "storiche" come il "permafrost", costringono a migrazioni di diverse migliaia di chilometri animali che se rimangono una o due estati "bollenti" in quei luoghi rischiano di estinguersi a causa del grande mutamento dell'ambiente in cui vivono. Ma soprattutto, se dovesse perdurare e diventare quasi "abituale" quel clima che in due o tre mesi all'anno si potrebbe trasformare da "inverno perenne" in "clima primaverile", quella nazione in cui nessuno andrebbe mai a vivere (fatta eccezione per i nativi groenlandesi e per qualche straniero, la cui consistenza numerica per ora non è che di poche migliaia di unità) potrebbe diventare "vivibile", un luogo in cui pensare a realizzare micro villaggi oppure a trasformare gli attuali villaggi sulla costa di poche migliaia di abitanti in vere e proprie cittadine simili alla capitale Nuuk. Potrebbe incredibilmente diventare "terra di migrazione" da parte di un mondo che si sta spostando muovendo fisicamente ogni anno diversi milioni di persone da una nazione all'altra, potrebbe diventare il segnale che il cambiamento climatico è veramente diventato irreversibile e disegna nuovi scenari, addirittura la possibilità di nuovi insediamenti umani e quindi di modificare i confini esistenti. Di questi discorsi non interessa niente a nessuno, salvo che a pochi appassionati della materia; forse perchè "le generazioni future" alle prossime elezioni non votano e quindi non contribuiscono ad eleggere il prossimo governante, il quale può "tirare a campare" altri cinque anni nella speranza che tali argomenti non interesseranno nemmeno lui; fino a quando, a forza di passare il problema "di mano in mano" nelle mani di quello che arriverà "in staffetta" dopo l'attuale regnante, qualcuno si ritroverà nelle proprie mani un problema immenso di portata epocale, e non potrà nemmeno maledire e menare fisicamente coloro che ne sono stati la causa (originaria) in quanto essi eravamo noi, che ce ne siamo fregati di queste vicende e che quando faremo pagare materialmente ad altri il nostro menefreghismo scopriremo quanto siamo stati fortunati a morire e ad estinguerci appena in tempo per non assistere "in diretta" ai risultati catastrofici delle nostre malefatte e dei nostri misfatti
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