"Il privato realizzerà il centro commerciale e con gli oneri da urbanizzazione il Comune realizzerà la variantina alla S.P. 91" è l'ennesimo slogan trito e ritrito con cui chi sta svendendo il territorio senza avere alcun servizio in cambio (e creando problemi di traffico anche al Comune limitrofo di Palazzolo sull'Oglio) tenta di turlupinare il popolo con una promessa fasulla: MAI la variantina alla S.P. 91 sarà inaugurata in questa legislatura (e nella prossima, siccome il sindaco attuale non è più rieleggibile per il terzo mandato consecutivo, si deve innanzitutto verificare se chi sarà eletto al suo posto sarà nelle condizioni di portare a termine ciò che non è mai stato realizzato in mezzo secolo di pura propaganda politica ed elettorale) e ogni volta che una vicenda passa "di mano in mano" da una legislatura a quella successiva, l'evoluzione di quella vicenda dipende dagli strampalati cambiamenti di umore che si verificano ogni volta che qualcuno prende il posto del suo predecessore, ovviamente dopo avere detto (come da tradizione italiana di lunga data) che dal proprio predecessore ha ereditato un marasma e una situazione disastrosa.
IN PRIMO LUOGO c'è la realizzazione del centro commerciale nuovo nell'area ex Fonderie Quintano che prevede il compimento dei seguenti atti: raggiungimento di un accordo tra l'attuale operatore proprietario dell'area e colui che subentra, accordo tra il nuovo operatore e il Comune in merito alla questione degli oneri di urbanizzazione e della sistemazione degli arretrati I.M.U. relativi all'area commerciale, perfezionamento degli accordi mediante la stipula degli atti notarili di cessione dell'area e mediante la sottoscrizione della convenzione con il Comune, esecuzione e completamento della bonifica del sito inquinato, realizzazione vera e propria del centro commerciale che deve essere inaugurato prima della metà della legislatura, altrimenti non si può più andare avanti con la propaganda elettorale sulla variantina alla S.P. 91. Si deve portare l'argomento in aula di Consiglio Comunale e poi si deve passare di nuovo in Regione: l'Eco di Bergamo nel suo articolo di oggi specifica che l'autorizzazione attuale è scaduta e va rilasciata una nuova autorizzazione a colui che subentra, previo "via libera" della Regione che deve esaminare il rispetto dei limiti delle leggi regionali sul rilascio di autorizzazioni alla costruzione di nuovi centri commerciali e sul consumo di suolo. Tutto ciò ovviamente può essere ulteriormente rallentato da eventuali ricorsi legali presentati dai comitati e da privati cittadini oppure da iniziative che i governanti del Comune limitrofo (quello di Palazzolo sull'Oglio) potrebbero presentare perchè essi sono da sempre contrari alla possibilità che possa sorgere un centro commerciale nuovo su un'area del territorio di Castelli Calepio praticamente confinante con il territorio palazzolese di via Romana. Nell'articolo dell'Eco di Bergamo è scritto che il Comune potrebbe richiedere al nuovo operatore di finanziare il progetto della variantina alla S.P. 91: quindi una volta realizzato il nuovo centro commerciale, si deve ulteriormente attendere la stesura di questo progetto e poi portare la vicenda in Consiglio Comunale.
SI DEVE QUINDI ANDARE IN REGIONE PER LA VARIANTINA e qui i passaggi che sono necessari sono micidiali: serve l'autorizzazione e il "via libera" della Regione a realizzare l'opera in un'area che è considerata un parco naturale e quindi che è sotto tutela del Parco Oglio Nord, e quindi innanzitutto va messo "nero su bianco" che non esiste altra soluzione al nodo viabilistico di Tagliuno diversa dalla variantina alla S.P. 91. Ma se si vuole ottenere un finanziamento regionale oppure statale per coprire la differenza tra le entrate da oneri di urbanizzazione da destinare alla realizzazione della variantina alla S.P. 91 e il costo totale della "madre di tutte le strade", è necessario che la Regione indichi questa opera come "strategica" e la inserisca nel proprio piano triennale delle opere pubbliche come opera di importanza sovra comunale per la quale è necessario reperire finanziamenti regionali, è inutile dire che al momento (anno di gloria 2019) nessuno ha mai dichiarato la variantina "opera strategica di importanza sovra comunale" se non i nostri politici quando sono in "pubblicità e propaganda elettorale". Ammesso e non concesso che tutto ciò possa accadere e verificarsi, abbiamo un ulteriore passaggio: una volta definita l'opera come "strategica" e "di importanza sovra comunale" si deve portare a casa il finanziamento regionale, e non è un fatto meramente burocratico e scontato perchè esiste una graduatoria delle opere per cui i diversi Comuni richiedono il finanziamento e quindi la nostra variantina potrebbe "finire in coda" a fare la fila dietro agli altri richiedenti.
SI DEVE REALIZZARE L'OPERA una volta concluso l'iter burocratico, ha inizio la festa della "fase esecutiva": le gare di appalto, l'assegnazione e l'aggiudicazione dei lavori, gli eventuali espropri delle aree che rompono le scatole perchè "intralciano" il tracciato della futura variantina alla S.P. 91, quindi la realizzazione vera e propria di tutta l'opera compresi eventuali imprevisti durante i lavori e le mitiche "varianti in corso d'opera" che non mancano mai. Potremmo scoprire con orrore (ma non con sorpresa) che ciò che da anni è indicato in bilancio di previsione e nel piano triennale delle opere pubbliche al costo presunto di 6,5 milioni di euro in realtà costa molto di più, e quindi rischiare di rimanere "a piedi" a metà del lungo tragitto. Ovviamente dopo la realizzazione dell'opera c'è la fase del collaudo, e quindi altri mesi se ne vanno via a consumare questa legislatura che ha già visto trascinarsi stancamente e in modo inconcludente i primi due mesi e mezzo della propria esistenza in vita.
Fatto tutto ciò, avremo la variantina alla S.P. 91: ovviamente i passaggi descritti ed elencati dal Gufo sono quelli "minimi necessari" e nella ipotesi che tutto va bene, che siamo super fortunati e che non ci sono contrattempi, impedimenti, ricorsi legali e contestazioni, imprevisti vari lungo il tragitto che ha affossato in passato non meno di quattro o cinque maggioranze e non meno di una decina di sindaci che avevano promesso che sarebbero stati loro a realizzare la mitica e mitologica "variantina alla S.P. 91". Nel frattempo la realtà è che "il cinema" (anzi, l'ennesima replica del "cinema" già visto in passato diverse volte) ha inizio in piena crisi di governo nazionale, con la possibile prospettiva di breve periodo di una pesantissima "manovra finanziaria lacrime e sangue" e con probabili elezioni politiche nazionali a breve termine che andranno a distrarre i partiti, i quali quando sono in campagna nazionale non pensano ad altro se non a rastrellare consensi e se ne fregano di tutto il resto; quindi andare in giro a promettere che prima della fine della legislatura avremo "nuova di zecca" la variantina alla S.P. 91 si candida ad essere "la bufala" di questa nuova avventura degli United States of Castelli Calepio. E' bene infatti ricordare che nella campagna elettorale del 2014 come obiettivo di programma al punto uno della ex "Lista Benini" era scritto "realizzeremo la variantina alla S.P. 91" e che la legislatura (durata cinque anni!!!) è trascorsa concludendosi con un "nulla di fatto" e quindi l'esperienza del passato suggerirebbe meno proclami e più prudenza nelle promesse; il Gufo da cinque anni sta scaldando inutilmente la poltrona (e i motori) nella speranza di potere sfrecciare con la sua potente autovettura sul nuovo asfalto della variantina alla S.P. 91 e fino a oggi deve accontentarsi di fare la spesa nei "soliti" supermercati, in attesa che sia realizzato almeno il nuovo centro commerciale nell'area delle ex Fonderie Quintano.....
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