Il Gran Consiglio del 22 luglio 2019 fece una vittima, due giorni dopo quella seduta (alla quale peraltro egli era assente) il candidato sindaco di "Castelli Calepio Cambia" alle elezioni comunali del 26 maggio Fabio Perletti ha comunicato di rassegnare le proprie dimissioni dall'incarico di consigliere comunale di minoranza, come peraltro aveva già annunciato da diversi giorni (e quindi tutto si può dire tranne che fu una decisione sorprendente) perchè dopo due sconfitte elettorali da candidato sindaco (quella del 2014 e quella del 2019) esiste ancora qualcuno che trae le conseguenze politiche del risultato delle elezioni, mentre ad esempio uno dei suoi predecessori (che fu sconfitto da candidato sindaco nel 2004 e poi nel 2014, oltretutto arrivando due volte terzo su tre liste in competizione e non con distacchi esigui dal vincitore) non solo non rassegnò le dimissioni, ma concluse ingloriosamente l'ultima sua legislatura comunale facendo "da stampella politica" alla maggioranza, la cui alleanza locale tra Lega e Forza Italia era miseramente crollata, e contribuendo in modo determinante a "tenere in piedi il carrozzone" di una maggioranza che su quella questione non esisteva più nella vicenda della decadenza dalla carica di consigliere di Clementina Belotti.
Il caso di dimissioni volontarie di un consigliere comunale, nei paeselli "normali", si risolve in dieci giorni se non addirittura in una settimana: la maggioranza scrive al "primo dei non eletti", se c'è l'accettazione si procede immediatamente con la surroga, altrimenti si va avanti scrivendo al "secondo dei non eletti" (e a quanto pare, "Castelli Calepio Cambia" non intende chiamare in causa altre persone perchè la scelta si restringe solamente tra la prima e la seconda dei non eletti). Entro venerdì 2 agosto si poteva quindi "chiudere baracca e burattini" convocando un Consiglio Comunale di uno o due argomenti all'ordine del giorno, congedare per ferie estive i consiglieri e ripresentarsi dopo le ferie con l'organo consiliare nella sua integrità e nella totalità dei suoi membri effettivi; del resto il Capitano ci ha insegnato che se esiste necessità di agire, si può farlo anche in pieno Ferragosto e lo stesso Benini, quando fu sindaco nel Comune di Parzanica, una volta a sorpresa convocò il Gran Consiglio nel giorno di Ferragosto!!! Giustamente, non esisteva la necessità e l'urgenza di agire, nessuno aveva voglia di scrivere lettere e di contattare una o due persone al massimo, per una operazione del tutto "scialla" perchè le posizioni dei "non eletti" che seguono Fabio Perletti nell'ordine delle preferenze individuali non presentano problematiche e profili di incompatibilità; si chiama "Fabio" e non "Clementina" e quindi non è il caso di fare sostituzioni "a rotta di collo" con procedure di urgenza, ma si può agire anche lasciando trascorrere un mese con i consiglieri al mare. Nel frattempo, la macchina della Propaganda Elettorale Continua può (anzi "deve") continuare a sfornare notizie sensazionali e "scoop" alla Aldo Biscardi sulla vicenda del centro commerciale dell'area ex Fonderie Quintano e della mitica e mitologica realizzazione della variantina alla S.P. 91 de' TAUU, ma non dimentichiamo che prima di procedere con tali "colpi di scena" il Consiglio Comunale è chiamato ad assolvere un dovere che impiega al massimo venti minuti (la scrittura di una o due lettere, la risposta di una o due persone con una di esse che comunica di accettare di subentrare al consigliere dimissionario, la convocazione del Gran Consiglio e un punto all'ordine del giorno la cui deliberazione dura non più di cinque minuti) e che si sta trascinando con passo da bradipo da quasi un mese, perchè quando non esiste l'urgenza di agire, conviene cincischiare e procedere a passo lento, ma assiduo e costante
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