domenica 1 settembre 2019

1° SETTEMBRE 1939 - 1° SETTEMBRE 2019 / LA GUERRA DI HITLER E DI STALIN

Quando si arriva al 23 / 24 agosto 1939,   il  "giorno fatale"  in cui la situazione politica a livello mondiale precipita definitivamente verso l'ormai inevitabile inizio della Seconda Guerra Mondiale,   la situazione era ormai arrivata da tempo  "al punto di non ritorno".     La Germania nazista,   aggressiva  e  dominata da un regime criminale,   ha già annesso al suo territorio l'Austria  (vittima del famigerato  "Anschluss"  del 1938)  e  ha già invaso gran parte del territorio della ex Cecoslovacchia;    le grandi nazioni democratiche occidentali  (Francia  e  Regno Unito),   governati da premier deboli e imbelli,    decidono di cedere  "per quieto vivere",    di non intervenire,   sapendo benissimo che la tragedia non è evitata,   ma viene solo rinviata di qualche anno  (forse addirittura di qualche mese).    L'Italia fascista,   purtroppo,    ha aderito a una alleanza a sua volta sciagurata,   l'Asse Roma / Berlino,    insieme alla Germania nazista  e  a un'altra nazione aggressiva  e  super militarizzata,   il Giappone dell'Imperatore che sogna di conquistare la Cina  e  di dominare sull'intero continente asiatico  e  in particolare nelle zone del Sud Est.      L'altra grande potenza militare dell'Europa,   l'Unione Sovietica,   è precipitata a sua volta nelle mani di un dittatore criminale  e  spietato come Stalin;   anche l'Unione Sovietica ha iniziato ad avere dichiaratamente mire espansionistiche ed aggressive verso quello che considera  "il suo spazio vitale",    ossia le Repubbliche baltiche  e  i territori delle nazioni dell'Europa dell'Est che appartenevano all'ex regime zarista  e  che sono state perdute dopo l'esito disastroso della Prima Guerra Mondiale.   Gli Stati Uniti sono a loro volta alla ricerca di un pretesto qualsiasi per aprire le ostilità,   intervenire in Europa a fianco dei loro alleati  "storici"   (gli inglesi)  e  quando nei primi giorni del mese di dicembre 1941 arriverà l'attacco a tradimento da parte dell'aviazione giapponese nei confronti della base militare americana delle Isole Hawaii  a  Pearl Harbour,    essa in realtà sarà solo  "la goccia che ha fatto traboccare il vaso",    l'episodio che ha anticipato di qualche mese ciò che gli americani in ogni caso avevano già deciso di fare.   

All'interno di questo scenario drammatico,   in cui la maggior parte delle nazioni erano dominate da regimi autoritari  e  dittatoriali,    da criminali spietati che non esitavano a sterminare i loro stessi  "fedelissimi"   (famose e famigerate furono  "la notte dei lunghi coltelli"  tedesca con il  "regolamento di conti"  tra gerarchi nazisti  e  "le purghe militari"  dell'Unione Sovietica nelle quali Stalin aveva liquidato diversi alti ufficiali,    arrivando addirittura a decimare  "i vertici"  dell'Esercito sovietico),    quello che è accaduto il 23 e 24 agosto 1939,    approfittando del fatto che l'opinione pubblica europea era  "distratta"  dalle vacanze estive,    non è stato altro che l'episodio più grave di tutti,    quello che ha reso inevitabile il baratro della Seconda Guerra Mondiale.    Nella capitale sovietica a Mosca il Ministro degli Esteri del Reich tedesco Joachim Von Ribbentrop  e  il Ministro degli Esteri dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche Vjaceslav Molotov  (alle loro spalle,   nella fotografia ufficiale del momento della sottoscrizione dell'accordo,   in primo piano si può notare la inquietante presenza di Stalin)    firmano il  "Patto di non aggressione",    ossia l'impegno reciproco tra Germania nazista  e  Unione Sovietica di non aggredire il territorio dell'altra nazione,   e  di non partecipare ad alleanze militari con coalizioni di nazioni avversarie di una delle due nazioni firmatarie del  "Patto".     Purtroppo accanto alla parte  "ufficiale"  (quella  "di pace"  della  "non aggressione")   esistevano clausole segrete,    la più famigerata delle quali definiva le  "aree di influenza"   delle due potenze militari:   all'Unione Sovietica era riconosciuto come  "obiettivo di espansione militare"  la parte orientale della Polonia,   le Repubbliche Baltiche  (Lituania,   Lettonia  ed  Estonia)   e  la regione rumena della Bessarabia,    mentre la Germania in cambio aveva  "mano libera"  sulla parte occidentale della Polonia.     Era il tragico momento in cui per mano della firma dei due Ministri degli Esteri era stato messo  "nero su bianco",    addirittura in un trattato internazionale tra due nazioni potenti,   l'obiettivo di  "mettere le mani"   su uno Stato sovrano come la Polonia,    un accordo segreto che prevede all'inizio l'aggressione della Polonia da parte della Germania nazista  e  poi,   per piegare definitivamente l'accanita resistenza dei polacchi,    l'invasione da Est  (alle spalle  e  a tradimento)   da parte dell'esercito dell'Unione Sovietica,    in modo da  "chiudere la partita"  in meno di un mese  e  procedere quindi alla spartizione del territorio polacco.

Tre furono le  "variabili impazzite"  che fecero precipitare la situazione.     La prima conseguenza è che la Germania nazista,   ormai aggressiva,    avendo ottenuto  "mano libera"  dall'Unione Sovietica  "fece saltare il banco"  appena una settimana dopo la firma del  "Patto di non aggressione Von Ribbentrop / Molotov",    al punto che lo stesso Mussolini  e  i suoi gerarchi erano furibondi  (e infatti scelsero la neutralità  e  il  "non intervento"  a fianco dei tedeschi per i primi nove mesi del conflitto mondiale):   la Germania aveva promesso all'Italia  (nel momento in cui era stato sottoscritto il famigerato  "Asse Roma / Berlino")   che non avrebbe fatto precipitare la situazione prima del 1940 / 1942  (l'Italia era ancora impreparata dal punto di vista militare per affrontare addirittura un conflitto di dimensione  "mondiale"),   in molte dichiarazioni ufficiali degli anni della Seconda Guerra Mondiale,   soprattutto da parte dell'ex Ministro degli Esteri italiano Galeazzo Ciano,    si parla apertamente di  "Italia tradita dalla Germania"   proprio perchè delle più scellerate iniziative del regime nazista l'Italia era messa a conoscenza solamente quando i giochi erano fatti,    senza esserne mai preventivamente avvisata.    La seconda conseguenza è che Germania nazista  e  Unione Sovietica erano convinte di completare l'invasione della Polonia in pochi giorni,    in modo da poter intavolare a quel punto il  "trattato di pace internazionale"  con le altre potenze militari europee per metterle di fronte  "al fatto compiuto"  e  costringerle a ratificare ciò che era avvenuto,    invece questa volta i francesi  e  soprattutto gli inglesi avevano scelto di reagire immediatamente dichiarando guerra ai tedeschi;     sia i tedeschi che i sovietici furono sorpresi dalla accanita resistenza dell'esercito polacco che,    malgrado fosse stato attaccato due volte a tradimento  (la prima volta dalla Germania  e  poi a metà del mese di settembre arrivò  "la pugnalata alle spalle"  dell'invasione dell'Unione Sovietica nella parte orientale di quella nazione),   prima di cedere riuscì a combattere per quasi un mese,    infliggendo diverse perdite agli aggressori  e  agli invasori.      La terza conseguenza è che essendo due nazioni dominate da due dittatori spietati,   aggressivi  ma  anche  "traditori"   (completamente incapaci di mantenere fede ai propri reciproci impegni),    Germania nazista  e  Unione Sovietica andarono ben oltre  "le zone di influenza"   da loro stesse indicate nel  "Patto di non aggressione Von Ribbentrop / Molotov",    l'Unione Sovietica infatti dopo avere invaso la sua  "zona di influenza"  di territorio polacco  e  dopo avere indotto con la forza la Romania a cederle il territorio della Bessarabia  (fatto che ebbe come conseguenza tragica il fatto che i rumeni,   temendo l'invasione da parte del potente vicino,     decisero di aderire all'Asse Roma / Berlino fornendo con ciò il pretesto ad Hitler di invadere il territorio sovietico,   perchè adesso il dittatore tedesco aveva come  "punti di appoggio"  per l'invasione i territori di nazioni dell'Europa dell'Est immediatamente confinanti con l'Unione Sovietica  e  il rinforzo fornito dai contingenti militari di quelle nazioni)    invase anche la Finlandia conquistando la Regione della Carelia,   mentre i tedeschi a loro volta decisero di intervenire in territorio scandinavo per arginare l'espansione dell'Unione Sovietica di Stalin andando a invadere la Norvegia.    In questo scenario inquietante purtroppo ebbe la sua parte di  "tradimento"  anche il regime dell'Italia fascista,    che senza dire nulla all'alleato tedesco nel mese di ottobre 1940 decise di attaccare a tradimento la Grecia,   una nazione che era in quel momento pacifico,    e  a causa di quel misfatto si allargò ulteriormente il conflitto mondiale a nazioni che fino a quel momento erano rimaste fuori dalla battaglia,    trascinando anche quei popoli innocenti  ("in primis"  il popolo greco)  nella tragedia della guerra.     

La più grande follìa della Storia dell'Umanità nasce e trae origine dai due più spietati dittatori europei,   dai loro regimi illiberali  e  violenti,    dalla voglia di conquistare l'intera Europa  e  di spartirsi i territori di nazioni innocenti come la Polonia:    quando nel mese di giugno 1941 Hitler fa precipitare definitivamente la situazione decidendo di tradire il trattato internazionale stipulato con Stalin  e  di invadere l'Unione Sovietica,    probabilmente precede di pochi mesi le intenzioni del dittatore sovietico che stava preparando l'invasione della Germania nazista.    La Germania dominava ormai sull'intera Europa Occidentale,   aveva invaso e sottomesso anche la Francia,    e  minacciava l'Unione Sovietica nei suoi stessi confini avendo invaso la Norvegia e  la ex Jugoslavia  e  avendo stipulato alleanze militari con diverse nazioni dell'Est Europeo  (Romania,   Ungheria,   Bulgaria  e  Slovacchia);     l'Unione Sovietica aveva conquistato metà del territorio polacco,   la Finlandia,   la Besserabia  e  si preparava ad attaccare gli altri territori dell'Europa Orientale per estendere la propria  "zona di influenza"  in quelle nazioni  e  trasformarle in  "Repubbliche Socialiste".     Il più spietato,   spregiudicato  e  aggressivo dei due dittatori,    quello della Germania nazista,    fu l'aggressore:    ma ahimè tutto ebbe origine nel mese di agosto 1939  quando  l'altro dittatore  (quello sovietico)   con la firma dello sciagurato  "Patto di non aggressione"  di Mosca gli aveva dato definitivamente  "mano libera"  per dare inizio alla più folle e criminale delle sue avventure.     La Seconda Guerra Mondiale che è iniziata esattamente 80 anni fa,   malgrado quello che dicono i libri di Storia scritti dai vincitori,   è a tutti gli effetti  "la guerra di Hitler e di Stalin"   a  cui parteciparono,    aggravando la situazione,   il regime dell'Italia fascista  e  il regime imperialista giapponese   

Nessun commento:

Posta un commento