Convocato il Gran Consiglio la sera di venerdì 20 settembre presso la Biblioteca Comunale di Tagliuno, e ancora una volta più che gli argomenti posti in discussione all'ordine del giorno della serata "fanno rumore" gli argomenti che restano fuori, perchè descrivono situazioni sulle quali il sindaco in teoria avrebbe fretta di agire e che invece sono rimaste imbalsamate e impantanate un altro mese nella palude dell'inconcludenza e della paralisi. Nulla di fatto per la bozza di convenzione per la eventuale realizzazione del nuovo centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano, da un mese e mezzo su "Araberara" e sull'Eco di Bergamo il sindaco dichiara che procede tutto rapidamente, invece l'argomento resta di nuovo fuori dall'aula consiliare e viene rimandato un'altra volta, passando "di mano in mano" nelle mani della prossima seduta. Restano fuori dall'ordine del giorno anche gli argomenti dell'eventuale revisione della convenzione con la Parrocchia di Tagliuno per la vicenda della riqualificazione dell'Oratorio, servono soldi da mettere sul piatto, ma il bilancio del 2019 evidentemente non è nelle condizioni meravigliose che la maggioranza vorrebbe fare credere; il Gufo di questi argomenti (di bilancio) ha parlato più volte con uno dei candidati alle elezioni comunali 2019 (esperto in materia di bilanci) e quindi conosce la realtà dei fatti, che è totalmente diversa dalla rappresentazione teatrale trionfale che viene fatta per dire "va tutto bene". Sono fuori dall'ordine del giorno anche la comunicazione ai consiglieri comunali dei nominativi dei due rappresentanti del Comune di Castelli Calepio nell'Ente Fondazione Calepio, che nel mese di ottobre sarà chiamato a rinnovare i propri organi deliberativi (eleggendo il nuovo presidente e formando la nuova Giunta esecutiva, a partire dalla nomina del nuovo vice presidente); Castelli Calepio cincischia e il consigliere leghista che non sarà riconfermato fa festa, perchè fino a quando non procedono alla nomina dei due nuovi membri designati dal Comune di Castelli Calepio lui rimane imbullonato al proprio incarico e fa festa insieme al popolo. Infine, le altre due "piccole perle" sono l'ennesima convocazione nella "vecchia" sede della sala civica della Biblioteca Comunale (precipita ormai nel ridicolo la promessa del 10 maggio, quando fu inaugurata trionfalmente per la campagna elettorale Villa Colleoni riqualificata, che "dal prossimo Consiglio Comunale le sedute si terranno nella nuova sala civica del centro polifunzionale"; trascorrono i giorni e i mesi, si sono convocate già quattro sedute di Consiglio Comunale dopo quella promessa, e naturalmente si è ancora inchiavardati alla sede "naturale" e vetusta della Biblioteca Comunale di Tagliuno) mentre il piano di diritto allo studio 2019 / 2020 per l'ennesima volta slitta dopo il mese di settembre, e sarà approvato ad anno scolastico già abbondantemente iniziato, pregiudicando parzialmente la programmazione delle attività didattiche che subiscono inconvenienti tutte le volte che l'approvazione scivola nei mesi di ottobre e di novembre anzichè prima dell'inizio del mese di agosto e dell'anno scolastico.
Si discuterà quindi dei due argomenti di "minimo sindacale", quelli di cui non se ne può fare a meno. Il Consiglio Comunale, dopo due mesi dalle dimissioni dalla carica dell'ex candidato sindaco di "Castelli Calepio Cambia" da parte di Fabio Perletti, dovrà procedere alla sua sostituzione (è un atto dovuto, anzi è deplorevole che si sia "tirato a campare" per due mesi, menando inutilmente il can per l'aia e ritardando clamorosamente una operazione che poteva e doveva concludersi nei primi giorni del mese di agosto, prima di congedare per ferie i consiglieri comunali, mentre non era possibile farlo al rientro dalle ferie nell'ultima settimana di agosto perchè uno dei nominativi "caldi" teoricamente disponibili alla surroga era una candidata in ferie all'estero), e l'organo consiliare dovrà anche compiere "un atto contabile dovuto" come l'approvazione del bilancio consolidato dell'Ente e delle società partecipate, la cui scadenza come da regolamento di contabilità e da leggi esistenti è il 30 settembre; inoltre si procederà alla tradizionale variazione autunnale rispetto al bilancio di previsione 2019. Nulla più che atti dovuti e non eludibili, segnale che non c'era altro da discutere e da deliberare: dopo quattro mesi dalle elezioni del 26 maggio, malgrado la vittoria trionfale con largo margine sulle liste avversarie, la maggioranza versa già in una condizione di crisi e di paralisi, e non si riesce a capire il motivo di tutto ciò. Forse dal passato sta emergendo a sorpresa qualche "colpo di coda della precedente legislatura" che potrebbe incredibilmente "fare saltare il banco" e rischiare di mandare tutti a casa?
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