mercoledì 30 ottobre 2019

LA DICIOTTESIMA VARIAZIONE

La  "proposta di variazione numero 18 del 23 ottobre 2019"  che costituisce un prospetto allegato alla deliberazione di Giunta Comunale numero 152 del 30 ottobre 2019 oltre a rappresentare una vera e propria farsa  (non si era mai visto un simile spettacolo a Castelli Calepio,   hanno voluto  "fare i fenomeni"   iniziando ad approvare il bilancio di previsione 2019 già negli ultimi mesi del 2018,   con grande anticipo  e  solamente per dimostrare efficienza,   e  quando l'anno contabile 2019 non è ancora arrivato alla conclusione quella versione del bilancio è già stata variata diciotto volte,  e  si arriverà certamente a  "quota venti variazioni"  perchè mancano ancora quelle di novembre)   è la dimostrazione pratica che da almeno un anno tutto il  "reparto contabile",   a partire dal  "vertice politico"  (sindaco,  assessore al Bilancio  e  Giunta Comunale)  e  "a scendere"  fino agli stessi funzionari che avallano tutto ciò,   versa a dir poco nel marasma  e  nel caos politico  /  amministrativo.    Diciotto variazioni rispetto alla versione originaria del bilancio di previsione  (l'ultima di importo esiguo e ridicolo,   circa 3.500,00  euro),   le vicende infuocate del bilancio consuntivo 2018 prima bocciato  e  poi approvato in aula consiliare solamente per la benevola astensione dei due ex consiglieri di minoranza del  "Patto per Castelli Calepio",   l'assurdo scivolone in aula del bilancio consolidato 2019  che  a sua volta è stato prima rinviato per un inghippo tecnico  e  poi approvato in una seconda seduta convocata con procedura di urgenza,   tutta l'intera vicenda del  "caso Clementina Belotti"  e  il misero naufragio delle trattative per la realizzazione del nuovo centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano che in pieno agosto sembravano ormai imminenti alla conclusione  e  due mesi più tardi si sono impantanate nella  "nebbiolina grigia"  dei Palazzi della Politica locale,   sono la prova di una gestione praticamente inesistente dal punto di vista della programmazione,   di un  "procedere per tentativi"  che ha generato la paralisi in un inizio della legislatura in cui dopo cinque mesi si è ancora incredibilmente  "fermi al palo"  senza avere realizzato praticamente nulla che non sia il  "tirare a campare"  nell'ordinaria amministrazione.   

Se alla gestione improvvisata del capitolo del Bilancio  e  della Programmazione si aggiunge anche la vicenda del  "debito fuori bilancio"  saltato fuori a sorpresa dopo le elezioni comunali in data 22 luglio,   la poco entusiasmante questione degli intoppi continui che sono saltati fuori in quel vero e proprio  "pozzo senza fondo"  di Villa Colleoni dopo la solenne inaugurazione del 10 maggio  e   i  "giri di valzer"   con cui ci si arrampica letteralmente sugli specchi ogni volta che in aula salta fuori la vicenda del  "fondo crediti di dubbia esigibilità"   (in riferimento soprattutto all'arretrato I.M.U.  ormai arrivato alle stelle per l'area ex Fonderie Quintano,   a  cui si aggiunge il mancato completamento delle operazioni di bonifica del sito inquinato)   la misura è colma  e  ne abbiamo quanto basta per chiedere di cambiare rapidamente musica,   e  se gli attuali suonatori sono incapaci di dare una svolta in materia di Bilancio  e  di Programmazione,   forse conviene cambiare almeno uno dei suonatori,    e  magari nominare un altro assessore al Bilancio in sostituzione di quello attuale    

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