domenica 27 ottobre 2019

LA "FANTA POLITICA" DEL GUFO / LA MARCIA TRIONFALE DEL PRETORIANO E LA SPADA DI BRENNO

I giorni dell'autunno scivolano via irreali nel paesello,   dove la politica locale da diversi mesi cincischia  e  "tira a campare",   come se fosse stata inghiottita da una invisibile  "nebbiolina grigia".    La brusca interruzione delle trattative per il centro commerciale nell'area ex Fonderie Quintano cambia lo scenario,    i giorni bollenti della battaglia per la presidenza della Fondazione Calepio fanno crollare le certezze  e  venire a meno le speranze,   mentre minacciose dall'esterno irrompono le alte grida di chi,   congedato da Villa Clorinda perchè ha scelto di  "saltare un giro",    si rende conto che se non anticipa i tempi della  "operazione di rientro al centro della scena politica"   sarà definitivamente  "bruciato"  dall'ascesa irresistibile dell'uomo solo al comando,   che ormai come un carro armato travolge ostacoli,   avversari  e  anche alleati,    diventando ormai  "il dominus"  degli United States of Castelli Calepio.    

E'  partita in tromba  "la lunga marcia del pretoriano",    che è ormai  "in pole position"  per la successione del Grande Imperatore,   il quale man mano trascorrono i giorni diventerà sempre più irrilevante  e  vicino  "a fine stagione",    in quella condizione di  "anatra zoppa"  con cui negli United States of America  (e anche più in piccolo negli United States of Castelli Calepio)  viene individuato  e  descritto colui che non è più rieleggibile perchè si avvicina all'esaurimento del secondo mandato consecutivo.     Ormai nella Capitale TAUU,   e  soprattutto nel suo  "cuore pulsante"  che è la zona delle sezioni elettorali numero due  e  numero tre,   il pretoriano ha preso in mano la situazione  ed  è  "l'uomo solo al comando delle operazioni",    ha praticamente in tasca  "il via libera"  delle Grandi Famiglie che hanno individuato in lui l'Uomo della Provvidenza,   l'unico in grado di giubilare ancora una volta la Lega alle elezioni comunali  e  di impedire che la sinistra comunista possa salire al potere nella Reggia di Villa Clorinda.     Insofferenti alle pulsioni drammatiche  e  alla deriva secessionista in cui versano da mesi le due  "frazioni ribelli"  Cividino e Quintano,    le Grandi Famiglie di TAUU  sperano di riuscire a  "fare comunella"  con l'altra frazione  (Calepio)   e  probabilmente spingeranno la sezione locale della Lega verso la candidatura di un nuovo esponente di Cividino,   forse verso il  "bis"  di Laura Chiari.     La  "lunga marcia"  è sostenuta dal suono a festa delle campane,   e  da tutto quel mondo antico che negli anni precedenti indirizzava le proprie preferenze verso la ex lista civica  "Patto per Castelli Calepio";   il centro moderato  e  la destra non leghista saranno chiamati alle armi con la certezza di potere contare su un candidato fortissimo,   che al tempo stesso è  "in continuità"  con le Giunte Benini  ma  rappresenta anche la tradizione di un candidato che riscuote ampi consensi a Tagliuno,   largamente stimato e apprezzato sia nei Palazzi  che  nell'opinione pubblica della Capitale,    dove giustamente è considerato una persona capace  e  un amministratore deciso  e  decisionista.     Il declino irreversibile del Grande Imperatore,   che diventerà sempre più evidente già nei prossimi mesi fino ad assumere le proporzioni rovinose del collasso di chi è ormai  "a fine carriera",    non sarà fonte di instabilità  e  non produrrà il vuoto politico perchè già oggi,    proprio all'interno della Giunta Benini,   si è accesa la luce abbagliante  e  potentissima che ha già oscurato la stella cadente  e  decadente del Cesare Augusto locale,   pronto lui stesso a diventare quello che nel 14 d.C.  diventò Tiberio nel momento in cui si eclissava per sempre la Repubblica  (che in realtà era ormai agonizzante)   per trasformarsi nell'Impero che dominava il mondo antico.   

Questa è la reazione del Gufo,   che ha rilasciato una intervista drammatica dopo la scrittura di tale post  "ormai il passaggio di consegne si è già di fatto consumato,   la Capitale ha già scelto il successore del Cesare Augusto locale  e  la prossima campagna elettorale sarà una incoronazione solenne ancora più trionfale  e  celebrativa di quella del maggio 2019".      Il Gufo tuttavia,    pur rigidamente rassegnato alla consumazione dell'evento,    consapevole che non c'è nulla da fare quando è in pieno svolgimento una marcia trionfale se non unirsi al suono della fanfara  e  anche alle fanfaronate,    individua un elemento insidioso che potrebbe cambiare il corso degli eventi  "la Lega dovrebbe reagire con la spada,   chiamando il popolo delle due frazioni ribelli alla lotta di liberazione contro la Capitale"  e  secondo il Gufo ciò potrebbe avvenire proponendo come futuro candidato un nominativo  "di destra"   che sarà  "una vera provocazione politica".     E'  rimasto solamente un nominativo come ultimo ostacolo tra il pretoriano  e  la sua trionfale incoronazione,     ma quel nominativo è pesantissimo come la spada di Brenno,   quando sarà calato sulla bilancia farà letteralmente  "saltare sulla sedia"  il popolo tranquillo del Borgo delle Quattro Frazioni  e  darà il via alla più incredibile e strampalata delle avventure      

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