Con la sostituzione di Gabriele Colombi (ormai ex rappresentante del Comune di Castelli Calepio nell'Ente Parco Oglio Nord) che viene congedato per fare spazio a un non più giovane esponente della politica locale, si chiude di fatto e per sempre, curiosamente nello stesso modo con cui aveva avuto inizio, la vicenda politica dell'Imperatore degli United States di Castelli Calepio, e ha inizio quella lunga fase che lo accompagnerà definitivamente alla porta, all'uscita di scena senza essere riuscito a realizzare nel paesello la mitica e mitologica variantina alla S.P. 91. Quando si va a sacrificare la persona che ti ha salvato le penne, tenendo in piedi una maggioranza che senza il voto decisivo di Colombi in aula consiliare e in Giunta sarebbe miseramente crollata già nel mese di marzo 2018, per concedere "poltroncine di consolazione" a chi rappresenta (politicamente) il passato, vuol dire che prevale quella parola "ingratitudine" che aveva esordito sei anni fa con la prima vittima, e vuol dire che sei arrivato "a fine stagione", abbandonato da tutti i fedelissimi e circondato da un manipolo di opportunisti che man mano si avvicinerà la conclusione naturale della vicenda prenderanno il sopravvento e metteranno a loro volta alla porta (in modo non molto elegante) colui che si era illuso di essere il monarca assoluto sul cui regno non sarebbe mai tramontato il sole
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