giovedì 12 dicembre 2019

NON PUO' LAMENTARSI DEL "MERCATO DELLE VACCHE" DI ROMA CHI NON HA MOSSO UN DITO PER IMPEDIRE "I GIRI DI VALZER" DI CASTELLI CALEPIO

In realtà il primo trasformista ed opportunista fu proprio l'attuale presidente del Consiglio,   che in soli quindici giorni riuscì a passare con totale disinvoltura da un governo insieme alla Lega  e  a votare  e  sottoscrivere in prima persona i  "decreti sicurezza Salvini"  (addirittura con il Capitano nel ruolo di vice presidente del Consiglio e di Ministro dell'Interno)   a un governo di estrema sinistra alleato non solo con quelli del Partito Democratico che suonano la chitarra cantando  "Bella ciao",   ma anche con la sinistra comunista di  "Liberi e Uguali",    e  peraltro il mercato delle vacche  e  delle poltrone prosegue in entrambe le direzioni perchè per ogni  "traditore"  che abbandona il M5S per salire sul carrozzone leghista dall'altra parte si registra un  "responsabile"  in evidente crisi di coscienza che salta giù da Forza Italia ormai in declino politico irreversibile per imbarcarsi insieme a Renzi  oppure  addirittura nel Partito Democratico  e  consentire che la legislatura possa salvarsi  e  andare avanti,    garantendo quindi a sè stesso ancora alcuni mesi di stipendio non esiguo.     Tutti si stracciano le vesti per tre parlamentari del M5S  (che semmai sono proprio la dimostrazione che anche i politicanti nazionali del M5S sono esattamente identici a tutti gli altri,    trasformisti  e  traditori fino al cinismo di uno dei tre che ha la sfrontatezza di ammettere che ha deciso di saltare su quello che secondo lui sarà il futuro  "carro del vincitore"  e  di abbandonare un partito ormai in declino se non addirittura alla deriva)   che passano alla Lega dimenticando che i motivi che i  "responsabili"  hanno solennemente proclamato per tenere in vita l'attuale comatosa legislatura  e  il governicchio ridicolo che si sta trascinando avanti in modo patetico e inconcludente  (in mezzo a risse politiche indecorose  e  a insulti reciproci tra  "alleati")   sono del tutto inconsistenti  e  fasulli,    perchè l'unica cosa che preme alla maggioranza di loro è di rimanere inchiavardati alla poltrona fino all'ultimo minuto della legislatura attuale,    che garantisce loro quello che è il loro principale obiettivo,   ossia continuare a percepire uno stipendio da parlamentare.

Peccato che nessuno di costoro si sia lamentato della legislatura 2014 / 2019  del  piccolo villaggio di 10 mila anime denominato United States of Castelli Calepio.     Una legislatura patetica  e  fallimentare non meno del Governo  "Conte bis"  sfasciava il bilancio comunale  (infatti si notano i risultati e le conseguenze di tutto ciò nel primo semestre del tutto inconcludente della legislatura attuale,    dove l'unica cosa che è salita alle stelle sono i  "crediti di dubbia esigibilità")   ma veniva letteralmente tenuta in piedi da  "salti della quaglia",    ex leghisti che all'improvviso cantavano  "meno male che Silvio c'è",   e visto che i casi di trasformismo politico da soli non erano sufficienti per salvare la baracca  e  il carrozzone dal rischio di affondare in aula consiliare,    si è mandato in scena anche lo spettacolo della giubilazione illegale di un consigliere comunale dichiarato decaduto con una procedura che ben due Tribunali hanno letteralmente segato  e  "respinto al mittente"   servendosi anche in questo caso di alcuni  "responsabili"  che hanno fatto da  "stampella politica"  alla maggioranza che era arrivata ormai allo sfascio a causa di una lunga serie di risse politiche e di litigate sia nelle stanze segrete che in avventurose dichiarazioni sulla stampa locale.    

Il politico è quasi sempre trasformista  e  opportunista,    sia nel Consiglio Comunale del piccolo villaggio medioevale  che  nel Senato della Repubblica,    perchè molti di loro per pura  "Fiera delle Vanità"  e  per quella voglia di sentirsi protagonista  e  di percepire l'indennità di funzione  (non ha importanza se di poche centinaia di euro  oppure  di alcune migliaia di euro)   sarebbero pronti a vendere la propria madre per quattro denari,    pur di non schiodarsi dalla poltrona.    Il politico pensa quasi sempre a sè stesso come persona indispensabile,   insostituibile,   la cui parola è il Verbo  e  le cui azioni sono  "per definizione"  illuminate  e  infallibili,    non vuole mai ammettere che una legislatura è arrivata  "alla frutta"  perchè i suoi protagonisti hanno governato male  e  non hanno più nulla da dire,    se non produrre un penoso spettacolo  e  una triste esibizione di sè stessi,   e  allora quando arriva il popolo sovrano  (ahimè prima o poi la parola decisiva deve essere restituita nelle mani degli elettori)   oppure qualche  "buttafuori"  alla Monti,    quella avventura che poteva concludersi in modo abbastanza pacifico  e  quieto con una normale lettera di dimissioni finisce male con un calcio nel c...   con cui il nuovo  "cavallo vincente"  si libera del vecchio ronzino ormai stanco  e  sfiatato come un trombone che non è più in grado di suonare la propria musica.       Quello che rende tristissimo lo spettacolo  "romano"  non sono solamente i furbetti che saltano disinvoltamente e con cinismo da Di Maio a Salvini  (in fondo sostituiscono semplicemente un demagogo  "a cinque stelle"  con un altro demagogo più furbo  e  spregiudicato di lui)   ma sono tutti gli altri che continuano a  "resistere,   resistere,   resistere"   senza rendersi conto che lo spettacolo sta precipitando assai rapidamente verso una conclusione ingloriosa,    e  che sarebbe meglio prendere congedo con serietà  e  dignità  piuttosto  che attendere l'arrivo del  "salvatore della Patria"  che li accompagna alla porta con modi assai ruvidi  e  brutali,   e  magari trattandoli  "da traditori"  come essi sono stati nel momento in cui con la massima disinvoltura passavano da un governo insieme alla Lega ad un governo da alleati con il Partito Democratico




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