domenica 22 dicembre 2019

TAGLIUNO E QUINTANO SENZA PIU' VITA, MA LA POLITICA PENSA AD AUMENTARE L'I.M.U. E ALL'OBBLIGO DI TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI

La via centrale di Tagliuno,   la mitica via Roma che è affacciata sulla strada provinciale,   è ormai senza più vita:   i negozi e gli esercizi commerciali declinano  e  sono in grandi difficoltà a garantirsi un reddito decente di pura sopravvivenza;   due negozi  "storici"   (la ex farmacia  e  la ex pasticceria)   sono ormai vuoti  e  lo spettacolo è quello della saracinesca abbassata  e  del negozio abbandonato a sè stesso,    altri negozi  (soprattutto quelli che vendono generi alimentari di prima necessità)  hanno dovuto subire un evidentissimo calo del loro volume di affari,   stroncati  e  messi in croce dal proliferare senza più limiti di supermercati,   centri commerciali  ed  esercizi della grande distribuzione.      La situazione della frazione di Quintano per quanto riguarda i piccoli negozi non è molto migliore della capitale Tagliuno,    anche in questo caso si parla di  "redditi di pura sopravvivenza";    sia nella Capitale che nelle due frazioni ribelli e secessioniste mancano palestre adeguate,    gli sportelli bancari sono diminuiti  e  si va avanti sempre con maggiore difficoltà.

La risposta della politica locale era quella di tentare di realizzare un nuovo centro commerciale nell'area delle ex Fonderie Quintano,    e  nell'attesa di consumare anche quello scempio ci si è portati avanti con la lenta distruzione del Commercio aumentando l'aliquota I.M.U.  sui negozi  (che fino al 2014  era  ferma all'8,90 per mille)  fino al 10,60  per  mille  e  aumentando anche l'aliquota dell'addizionale comunale IRPEF;    la risposta della politica nazionale è l'introduzione dell'obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi  (che obbliga i piccoli esercizi a sostituire i propri registratori di cassa per dotarsi di uno strumento informatico che consenta loro di adempiere ai nuovi obblighi di legge)   e  l'obbligo dei pagamenti a mezzo P.O.S.  con demonizzazione del denaro contante,    come se fosse il mezzo di pagamento  "normale e tradizionale"  quello di andare a fare la spesa per pochi euro  (a volte per qualche centesimo di euro)   pagando a mezzo bancomat.     I commercianti soffrono,    ma le loro pene aumentano perchè politici fuori dal mondo,   fuori dalla realtà,    fuori da ogni logica  prendono decisioni assurde,    distruggendo scientificamente  "il piccolo"   per mettersi nelle mani di una grande distribuzione che spesso  (in nome di un presunto risparmio)   non è nemmeno nelle condizioni di garantire una decente qualità  (intesa come genuinità  e  freschezza)  dei prodotti alimentari che sono messi in vendita sui banconi del supermercato  

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