lunedì 27 gennaio 2020

COLPO DI SCENA, IL GUFO VOTERA' "NO" AL REFERENDUM SUL TAGLIO DEI PARLAMENTARI

Il 29 marzo 2020 nel paesello ci sarà almeno un voto contrario al taglio dei parlamentari,   sarà quello del Gufo.    La riforma più inutile  e  demagogica che sia mai stata approvata,   quella del taglio del numero dei parlamentari,   non risolve praticamente una mazza dei problemi  (reali)  italiani,   per almeno tre motivi.    Innanzitutto quella riforma è una vera e propria presa per i fondelli:   passata con quattro votazioni nelle due Camere  (come richiesto dalla Costituzione per tutte le leggi di revisione della Carta)   si è assistito alla farsa di un partito i cui esponenti si sono comportati da veri e propri cialtroni,   avendo votato  "NO"  nelle prime tre votazioni  e  poi  "SI"  nella quarta votazione solamente perchè  (lo hanno ammesso essi stessi mentre votavano in aula!!!)  "è cambiato lo scenario politico";   in pratica da domani in avanti qualsiasi politico di qualsiasi livello amministrativo sarà legittimato a cambiare idea non perchè una legge è stata migliorata nel corso della discussione in aula,   ma solo perchè nel frattempo  "ha fatto il salto della quaglia"  passando dal governo all'opposizione oppure viceversa dall'opposizione al governo.    Il comportamento di quel partito che dopo i tre  "NO"  ha detto  "SI"  è quindi legittimazione del trasformismo e dell'opportunismo più cinico  e  squallido,   ed è ragione sufficiente per il Gufo di opporsi allo scenario da presa in giro con cui è venuta a maturare questa decisione.     La riforma non incide per nulla sul fatto che è la qualità media dei parlamentari a essere scadente  e  scarsa:    una marea di politicanti improvvisati  e  incompetenti finisce nelle aule parlamentari in liste e listini  "bloccati",   scelti oppure approvati dal segretario di partito che predilige i propri  "fedelissimi"  alle persone competenti e preparate,   ma libere e indipendenti nel pensiero;   la nazione non migliorerà certamente se anzichè 945 trasformisti ne eleggeremo 600,   anzi,   essendoci meno posti a disposizione in Parlamento saranno danneggiate le altre istituzioni pubbliche perchè è facile prevedere che  "i trombati"  saranno piazzati  e  sistemati altrove  (secondo il metodo della moltiplicazione dei pani,  dei pesci  e  delle poltroncine di consolazione)  andando a fare danno a istituzioni che fino a quel momento erano amministrate in modo serio,    e  del resto i due partiti al governo vanno in direzione di una legge proporzionale con liste  e  listini  "bloccati"  e  quindi non ha alcuna rilevanza che pagheremo 600 stipendi di personaggi inetti  e  incompetenti anzichè 945,    fatto salvo il fatto che diminuendo il numero dei parlamentari a disposizione sarà meno probabile trovarne uno di grande valore.     Infine,  l'ultima ragione per cui dire  "NO"  è quella che viene a meno il principio di rappresentanza che è la base fondante di una seria Repubblica Parlamentare:   molti territori  (anche di grande prestigio e importanza)  avranno solamente uno o due rappresentati  e  ciò avrà come conseguenza che il Parlamento seguirà con totale disinteresse le vicende di quei luoghi,    perchè nessuno sarà in grado di fare il portavoce dei cittadini  e  il punto di collegamento tra il popolo e i Palazzi del Potere.    

E'  del tutto demagogico dire che viene diminuito il numero delle poltrone,   perchè da diversi anni ad aumentare in modo esponenziale,   incontrollabile  e  inesorabile non solo le poltrone principali  (quelle direttamente visibili a tutti)  ma tutto il  "sottobosco invisibile"  di Enti,   poltroncine di consolazione,   incarichi inutili,   uffici creati dal nulla  (e nullafacenti)  solo per piazzare sulla poltrona qualche  "trombato eccellente"  e  tutta la risma di adempimenti burocratici che la Casta si inventa come per magia al solo scopo di creare nuovi incarichi da dirigente,   da  "passacarte",   da burocrate.      Il taglio dei parlamentari è  "specchietto per le allodole"  che evita di attirare l'attenzione sui ministri che hanno riempito il proprio staff  e  il proprio organico di eserciti di parenti,   amici,    simpatizzanti,   tifosi,   concittadini  e  trombettieri vari,     e  guarda caso i parlamentari sono temuti dal Potere  (esattamente come i consiglieri comunali)   perchè sono gli unici che votando la sfiducia possono congedare  e  mandare a casa governi inetti  e  incapaci che stanno facendo danno alla nazione.     Per tutte queste ragioni tecniche,   giuridiche  e  politiche il Gufo voterà  "NO"  al taglio dei parlamentari  e  invita tutto il popolo a fare altrettanto,    per non farsi prendere in giro  e  menare per il naso dai furbetti che hanno approvato quella riforma perchè loro lo stipendio  (e il diritto al vitalizio)   lo hanno già portato a casa,   se lo tengono ben stretto  e  vogliono solamente segare il privilegio degli altri,    mantenendo in piedi il carrozzone fatiscente sul quale sono  "accomodati in poltrona"  a  scaldare la sedia approvando provvedimenti demagogici e demenziali come il reddito da nullafacenza  e  l'aumento dell'aliquota I.V.A.  sul basilico con cui si condisce un piatto di pasta        

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