"Senza una riforma organica è un problema della giustizia, non è giusto permettere che una persona rimanga sotto processo per tutta la vita, lo stesso processo è una pena e dovrebbe concludersi il prima possibile" (Gherardo Colombo, intervistato a una trasmissione televisiva del canale "LA7"). "Quando viene commesso un reato dopo un certo periodo di tempo questo si estingue perchè lo Stato perde interesse a punire la persona, ovviamente questo interesse cambia a seconda della gravità del reato. La Costituzione dice che ogni persona ha diritto a un processo che si svolga in tempi ragionevoli, questo è un principio sacro, ecco perchè questa legge è un peccato mortale. Prescrizione vuol dire che dopo un certo periodo di tempo non puoi processare una persona, e la bella pensata è stata quella di dire che dopo il processo di primo grado la prescrizione si sospende" (Carlo Nordio, articolo pubblicato su "Il Giornale on line" in data 2 febbraio 2020). Sulla efficacia riforma della prescrizione approvata in modo irresponsabile e con totale incoscienza dai due "fenomeni e CR-7" della politica Salvini e Bonafede (che quando la approvarono facevano la gara a chi era più giustizialista, demagogico e forcaiolo per riscuotere il facile applauso di quella parte degli elettori) e che ha avuto "via libera definitivo" a causa di un Partito Democratico totalmente privo della dignità e del coraggio politico necessario per dire "NO" a questa legge sciaguratissima, hanno dei seri dubbi giuridici e costituzionali non solo i politici di Forza Italia e Renzi, ma anche degli "operatori del diritto" di comprovata serietà e credibilità come i magistrati Gherardo Colombo e Carlo Nordio, i quali sono stati titolari di incarichi importanti nell'ambito di inchieste importantissime nelle due più importanti Procure della Repubblica del Nord Italia, quella di Milano e quella di Venezia. Ovviamente di fronte ai due demagoghi Travaglio e Bonafede, decisi ad andare avanti come due treni a costo di fare danni irreparabili e di costringere tra qualche mese (oppure tra qualche anno) i successori di un partito che nel Paese reale "di fatto" non esiste più e che subisce crolli di consensi elettorali a ogni elezione che si succede dal 2019 fino a oggi a qualsiasi livello politico / amministrativo, non serve praticamente a nulla sollevare obiezioni tecniche, giuridiche, costituzionali: chiunque ha una opinione diversa in questa materia viene immediatamente etichettato come "complice dei politici ladroni" e quindi la sua parola che "disturba il manovratore" finisce immediatamente gettata nel cestino della carta straccia, soffocata dalle urla di chi vuole i politici tutti in galera a costo di fare strage (e strame) di principi costituzionali sanciti anche dalla Corte Europea sulla ragionevole durata dei processi, e su quel principio giuridico garantista secondo il quale è lo stesso Stato a "perdere interesse" a processare una persona, arrivando a sentenza definitiva, quando dal momento in cui si è consumato il delitto al momento in cui si emette la sentenza sono trascorsi diversi anni e quindi nel frattempo i protagonisti di quella vicenda originaria sono diventati molto anziani, in alcuni casi addirittura alcuni di essi hanno preso congedo dall'esistenza terrena. Il Matteo Renzi furioso che minaccia di "fare saltare il banco" in Senato, ponendo fine non solo alla tragicomica esistenza di questo governicchio di pericolosi "dilettanti allo sbaraglio" che su materie fondamentali come Politica Estera, Pubblica Istruzione, Economia e Giustizia danno quotidianamente prova e spettacolo di rara incompetenza facendo danni irreparabili alla nazione (e facendo sembrare "l'altro Matteo" come un esempio di Virtù e di buon governo) ma anche alla più scellerata delle iniziative che avevano preso il volo nel ridicolo governo "giallo verde" e che vanno avanti nel "Conte bis" (forse a causa del fatto che tra il governicchio numero uno e il governicchio numero due sono rimasti immobili e invariati i nominativi di due dei tre protagonisti principali di quelle incredibili e demagogiche iniziative, e nel frattempo essi si sono inchiavardati alla poltrona con una voglia di "resistere, resistere, resistere" che non avevano nemmeno i democristiani della Prima Repubblica), diventa quindi giurista e campione dello Stato di Diritto proprio per il fatto che è stato l'unico, insieme al coraggioso parlamentare di Forza Italia Costa, a prendere l'iniziativa per cercare di fermare questa trombonata di regime. E allora il Gufo non ha paura di cantare "MENO MALE CHE RENZI C'E'", perchè magari è antipatico e arrogante, ma il "Matteo fiorentino" è un gigante della politica e anche del pensiero quando è paragonato al livello medio dei politicanti che compongono il Parlamento più inetto, più incapace e più trasformista della storia già poco entusiasmante della Repubblica italiana
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