lunedì 10 febbraio 2020

LA GRANDE STORIA CHE BUSSA ALLA PORTA E "IL MINIMO SINDACALE" DEGLI UNITED STATES OF CASTELLI CALEPIO

La Grande Storia del Ventesimo Secolo bussa alla porta due giorni all'anno,   il 27 gennaio per la Giornata del Ricordo in cui si commemorano gli orrori delle stragi dei lager nazisti  e  la tragedia dell'Olocausto,   e il 10 febbraio quando si celebra la Giornata del Ricordo  (istituita addirittura con legge nazionale da parte del Parlamento della Repubblica italiana nell'anno 2004)  nella quale si commemorano le stragi orribili delle Foibe  e  gli accadimenti che hanno sconvolto la Patria nei  "territori di confine"  con la ex Jugoslavia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.     Sono due momenti di grande importanza,   che offrono l'occasione  e  l'opportunità di parlare  e  discutere di Grandi Eventi;    celebrare quelle ricorrenze,   organizzare eventi e convegni,   invitare relatori  e  professori universitari potrebbe quindi aprire l'autostrada della conoscenza,   e  dare lustro  e  prestigio allo stesso paesello che manda in scena una serata di grande importanza storico / culturale.    

La Grande Storia bussa invano alla porta dei Palazzi della Politica degli United States of Castelli Calepio,   in cui quotidianamente vanno in scena le ridicole sceneggiate della politica locale  e  le beghe interminabili tra la Capitale TAUU  e  "la frazione ribelle"  SIIDI.     In altre faccende affaccendati,   i nostri politici  "tirano a campare"  sia la sera del 27 gennaio  che  nella giornata del 10 febbraio,   e  quel poco di celebrazione delle due ricorrenze proviene dalle associazioni locali,  da qualche singolo consigliere  (di minoranza!!!)  come Massimiliano Chiari che pubblica alcuni post sui social network locali,   da qualche volonteroso scrittore solitario che in quei giorni pubblica fotografie  e  testimonianze,   narrazioni e resoconti storici.    Il Palazzo se ne frega,   e  molto spesso non fa nemmeno  "il minimo sindacale",    non dimostra quello straccio di interesse che andrebbe a loro vantaggio,   oltre che a quello della comunità,    perchè ogni incontro  e  conferenza di natura storica è fonte ed origine di arricchimento culturale,   di ampliamento del bagaglio di conoscenza che il pubblico ricava quando ascolta i relatori.     Il Gufo quest'anno non può dire di essere deluso perchè non si aspettava nulla da chi è stato inerte e passivo per cinque anni:   è semmai clamoroso il fatto che il silenzio  e  la dimenticanza proviene da un sindaco di estrema destra,   ex tesserato del Popolo della Libertà  (in quota Alleanza Nazionale),    che è la più drammatica delle dimostrazioni che il silenzio inverecondo e indecoroso che ha coperto per anni la tragedia delle Foibe non è stato solamente uno scempio del regime dominante,   ma si è consumato anche a causa del menefreghismo di troppe persone di destra che non hanno mai sentito la necessità di  "uscire per alcuni giorni dall'orticello"  e  di mettersi alla guida della popolazione da loro amministrata per leggere almeno due volte all'anno pagine importanti della Grande Storia,   ma che hanno continuato a  menare il can per l'aia  e  a occuparsi di altro,    talmente immersi nelle loro piccole faccende da non ritenere di dovere spendere nemmeno un minuto del loro tempo prezioso per  "non dimenticare"  che le vicende che hanno sconvolto gli anni recenti traggono la loro origine da quelle lontane vicende

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