domenica 16 febbraio 2020

LE SERATE MAGICHE DI GRUMELLO DEL MONTE / IL PALAZZETTO E LA PALESTRINA DIVENTANO UNA BOLGIA, COLLASSANO E CROLLANO TUTTE LE AVVERSARIE DELLE "SUPER DONNE" DELLA VALCALEPIO

Tre mesi vissuti  "a rotta di collo",   passando da una vittoria all'altra;    la super corazzata che gioca in Terza Divisione FIPAV ha tirato sotto una dopo l'altra il Chiuduno Viviamo Volley,   il Progetto Eleven Green di Ranica,   l'Excelsior di Bergamo,   il Caseificio Paleni di Casazza,   il Costa di Mezzate  e  il New Argon Volley di Carobbio degli Angeli,   lasciando solamente la miseria di un set alle sei sfortunate avversarie che hanno messo piede nella Palestrina Ravasi delle scuole elementari di Grumello del Monte;   la prossima avversaria che dovrà arrivare a Grumello del Monte sarà la capolista imbattuta Brusaporto  (che fino a oggi ha sempre vinto  e  non ha mai perso nemmeno un set)  che sicuramente sta iniziando a preoccuparsi,   e  ha serie motivazioni per temere che il peggio possa clamorosamente accadere la sera in cui dovrà mettere piede nella Palestrina Ravasi.    La squadra  "libere C.S.I."  con rimonte incredibili al termine di partite a dir poco avventurose ha segato le gambe al Predore  (battuto tre set a zero dopo aver recuperato un margine di svantaggio incredibile nel secondo e nel terzo set)  e  poi ha trascinato al quinto set prima l'Adrara San Martino  e  poi il Tavernola Bergamasca,   recuperando due volte dopo avere perso il primo e il terzo set,   e nella folle e incredibile bolgia di due  "finali di quinto set"  bollenti  e  incandescenti è riemersa dalla crisi,   portando a casa due clamorose vittorie in due partite in cui l'organico  (a causa di piccoli contrattempi  e di alcune  assenze per malattia oppure per infortunio sia alle partite che alle sedute di allenamento)   era ridotto al lumicino  e  allo stremo delle forze.

Grumello del Monte,   quieto paesello della Val Calepio,   è stato invaso da un esercito di donne che trasforma due tranquille palestre in vere e proprie battaglie campali,    la corazzata attacca con potenza  e  compattezza  mentre  la squadra delle  "libere"  viene fuori da situazioni praticamente disperate tirando fuori colpi magici ai limiti della fantascienza nel momento in cui la vicenda è  "in ebollizione";    il  "muro"  singolo incredibile con cui la  "centrale"  Margherita Franzoni ha impalato l'avversaria sul match point del quinto set della straordinaria partita contro il Tavernola Bergamasca è già entrato nella leggenda della pallavolo C.S.I.,   dove ci si è abituati a tutto tranne che a una squadra capace di riemergere dalla crisi addirittura e di rimontare svantaggi teoricamente irrimediabili in addirittura sei delle dodici partite disputate.    In quelle due palestre ogni volta che la squadra avversaria scende in campo si respira un clima  "da ultima spiaggia",    non c'è il pubblico delle grandi occasioni ma ci sono dodici atlete  (per ognuna delle due squadre)  che appena entrano in campo si trasformano  e  con una straordinaria carica agonistica  e  tirando fuori recuperi miracolosi in difesa  e  soluzioni tecniche in attacco  (e al servizio)  estrose e creative spesso ben oltre i limiti della follia  fanno diventare la palestra una anticipazione dell'inferno dantesco;   e  poi c'è il Gufo che vigila  e  che provvede a  "dare la carica",    perchè la squadra avversaria che entra convinta di riuscire a espugnare la fortezza  deve capire già dagli esercizi di riscaldamento pre partita che da quei luoghi magici si esce con un solo risultato possibile,   la vittoria della squadra di casa....   

   


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