Un gruppo di cittadini residenti nella zona di confine tra la frazione di Quintano e il territorio del Comune di Palazzolo sull'Oglio ha inviato a mezzo p.e.c. (autorizzando il blog del Gufo a dare notizia di questa comunicazione) una lettera al Comune di Castelli Calepio, in particolare indirizzata al sindaco, agli assessori della Giunta Comunale e a tutti i consiglieri comunali facenti parte della maggioranza e delle liste di minoranza; per conoscenza la comunicazione è stata inviata anche ai direttori dei principali quotidiani locali (compreso il "Corriere della Sera" che pubblica un inserto in cui si occupa di cronaca locale) della Provincia di Bergamo e di Brescia, al sostituto procuratore della Repubblica di Brescia Antonio Bassolino che sta indagando su queste vicende, al segretario comunale del Comune di Castelli Calepio, al Prefetto di Bergamo e all'Avvocato Lorenzo Giulianelli, nominato custode giudiziario del capannone fatiscente situato nell'area situata al confine tra la frazione di Quintano e il Comune di Palazzolo sull'Oglio interessato dai problemi di rimozione di eternit che sono attualmente oggetto di una indagine giudiziaria da parte della Procura della Repubblica di Brescia. La lettera al momento in cui il Gufo scrive risulta sottoscritta e firmata da 41 cittadini, alcuni dei quali risultano residenti nella frazione di Quintano e quindi sono cittadini di Castelli Calepio direttamente interessati al problema; la data pubblicata in calce alla lettera è quella del 15 febbraio 2020 e i cittadini sottoscrittori hanno costituito un comitato e hanno organizzato una raccolta di firme proprio per seguire da vicino la questione che li interessa in quanto residenti in quella zona.
Fatta la premessa che "a fronte della situazione appena richiamata, nota ed evidente da anni, il Comune non ha assunto alcuna concreta iniziativa, nonostante le promesse formulate e rese note dal sindaco anche attraverso la stampa", il passaggio in cui la questione assume rilevanza politica è quello in cui è scritto che si chiede al Sindaco e ai Consiglieri Comunali, sia quelli di maggioranza che quelli delle liste di minoranza, chiedano "nelle modalità e nei tempi dettati dal regolamento comunale che la grave situazione descritta sopra venga posta all'ordine del giorno del prossimo imminente Consiglio Comunale" e che siano valutate le condotte e l'operato del sindaco e dei funzionari di governo ed amministrativi preposti, sotto ogni profilo giuridico e sostanziale (e anche mediante lo strumento dell'accesso agli atti); siccome la "questione eternit" dell'area di confine tra Palazzolo sull'Oglio e la frazione di Quintano è stata oggetto di diversi articoli di giornale (in particolare quelli pubblicati sull'Eco di Bergamo e sul Giornale di Brescia) la richiesta di discutere di questa vicenda in Consiglio Comunale è del tutto ragionevole, e finalizzata a "fare chiarezza" una volta per tutte su quello che è il reale stato della situazione, sollevata anche grazie all'iniziativa del gruppo politico e consiliare "MOS PALAZZOLO" per mano di una segnalazione agli organi competenti da parte del loro consigliere capogruppo Alessandro Mingardi. Attendiamo quindi fiduciosi la convocazione del prossimo Consiglio Comunale, perchè la "questione eternit" è uno degli argomenti che da alcuni mesi interessa la politica di Castelli Calepio e anche quella del Comune limitrofo di Palazzolo sull'Oglio, e adesso abbiamo la costituzione di un comitato e la richiesta sottoscritta da 41 cittadini firmatari di portare la questione all'ordine del giorno, peraltro interessando non solo il sindaco ma tutti i consiglieri comunali; al Gufo non resta altro da fare che da ricordare che tutto nasce da una ordinanza sindacale rimasta "lettera morta" e da una serie di promesse sulla stampa locale che non sono state ancora oggi mantenute. Si attende quindi la pubblicazione su albo pretorio "on line" del sito internet del Comune di Castelli Calepio l'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, nel quale devono trovare spazio altre gravi vicende (come la richiesta di dimissioni al sindaco da parte di "Castelli Calepio Cambia" conseguenza diretta della notizia pubblicata con grande evidenza dall'Eco di Bergamo in merito alla condanna personale da lui subita per una vicenda di evasione fiscale), e gli argomenti che devono essere discussi sono di straordinaria importanza, tali da rendere assai pressante e urgente la convocazione dell'organo consiliare
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