Le due liste di minoranza "Castelli Calepio Cambia" e Lega procedono con passo lento ma assiduo e costante, stanno preparando delle mozioni e interrogazioni (deve essere deciso se "mozioni e interrogazioni per singolo gruppo" oppure congiunte tra i due gruppi) da sottoscrivere per mano dei consiglieri comunali, in modo che le due vicende incandescenti di questi giorni in cui la politica locale è andata in ebollizione finiscano in aula di Consiglio Comunale. Sarà quindi il Gran Consiglio in seduta pubblica a decidere se questa legislatura deve interrompersi incredibilmente dopo nemmeno un anno dalle elezioni comunali del maggio 2019 oppure se si deve andare avanti "a rotta di collo" malgrado la paralisi politica e amministrativa sia sempre più evidente (sono letteralmente "ferme al palo" le due questioni della variantina alla S.P. 91 e della possibile realizzazione di un nuovo commerciale nell'area delle ex Fonderie Quintano) ma nel momento in cui la vicenda approderà nell'aula del Gran Consiglio finalmente la responsabilità politica non sarà più nelle mani di uno solo, ma sarà condivisa tra tutti i nove componenti della maggioranza di governo di Castelli Calepio. Davanti a eventi che hanno avuto un enorme clamore mediatico su tutti i principali giornali locali bergamaschi e bresciani chi deciderà di andare avanti fino alla fine da questo momento in poi assumerà "in collo" a sè stesso, insieme a tutti gli altri, la propria parte di responsabilità politica non solo delle vicende che saranno in discussione, ma anche e soprattutto di quelle che andranno in discussione nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, molte delle quali sono semplicemente la mera continuazione di vicende passate "di mano in mano" dalla legislatura precedente nelle mani della attuale legislatura
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