lunedì 20 gennaio 2020

IL GUFO STRARIPA E SI INCAZZA "UN ASSALTO MEDIATICO SENZA PRECEDENTI, CHI CONTINUA A TACERE E' COMPLETAMENTE PRIVO DI DIGNITA'"

Quattro articoli consecutivi sui giornali locali più importanti  (a partire dall'Eco di Bergamo  e  dal Giornale di Brescia),   per due giorni consecutivi si è dato scandalo  e  spettacolo con richieste a raffica di dimissioni,   tambureggianti articoli di giornale,   comunicati ufficiali di partito di fuoco,   annunci di presentazioni di mozioni di sfiducia,   critiche  "a manetta e a rotta di collo"  generate anche dalla strampalata  e  avventurosa risposta che il sindaco ha dato sul sito  "on line"  di Bergamonews quando ha invitato  "i comunisti"  ad andare a lavorare  e  a pagare le tasse come ha sempre fatto lui;   purtroppo il nostro sindaco quando dilaga  e  imperversa con i suoi torrenziali e demagogici comizi ha l'incredibile capacità di pronunciare una o più frasi strampalate con cui spesso e volentieri lui stesso amplifica la polemica,   e  "si tira la zappa sui piedi",    e  non ha ancora capito che qui  "tira aria da 25 luglio 1943"  perchè sono in molti coloro che vorrebbero impalarlo sulla Piazza Vittorio Veneto,   lasciandolo bollire per giorni interi sulla brace delle polemiche.     Ancora una volta il Cesare Augusto locale si è dovuto difendere da solo perchè  il fatiscente Esercito della Salvezza che lo sostiene da anni  (a partire dai mitici  "capi e capetti"  che da anni menano il torrone nel feudo elettorale delle sezioni due e tre di Tagliuno  e  della sezione numero sette di Calepio)   nel momento in cui infuria la battaglia si dà alla fuga,   preferisce tacere  oppure  giocare al  "piccolo censore"  che depenna dai social network i post degli  "avversari"  piuttosto che sprecare due parole pubbliche di risposta e  di ragionamento politico,   persino di solidarietà umana verso colui che loro  (e non il Gufo,   che alle recenti elezioni comunali del maggio 2019 ha pubblicamente sostenuto la lista civica  "Castelli Calepio Cambia")  hanno votato ed eletto sindaco nel segreto dell'urna nel maggio 2019;   sarebbe sufficiente abbozzare una difesa ben argomentata per mettere in ridicolo almeno le critiche più faziose  e  ingenerose.   Sono questi silenzi non solo deludenti  e  deprimenti perchè  "buoni per tutte le stagioni"   (troppo comodo aspettare sulla riva del fiume come si concluderà la battaglia che sta facendo tremare i  muri dei Palazzi della politica locale  e  poi schierarsi  "dopo"  a fianco di chi ne uscirà vincitore),    ma non si possono definire nemmeno  "silenzi da Prima Repubblica"  perchè le persone della Prima Repubblica erano più serie di certi opportunisti che galleggiano indecorosamente in questi giorni,   tirando a campare  e  cincischiando penosamente per perdere tempo  e  riuscire ancora per un po'  a  "tenere il piede in due scarpe",    ma non si tiene conto di una evidenza indiscutibile:   il Cesare Augusto locale,   pur strampalato  e  spesso teatrale  e  teatrante che degenera ben oltre i limiti della farsa,   subisce in questi giorni un eccezionale assalto mediatico,   di una potenza mai vista,   assalto mediatico che non ha altro obiettivo se non quello di convincerlo a rassegnare le dimissioni,   a  congedarsi  e  a togliersi dai piedi per fare spazio proprio a loro,   a quei  "capi e capetti"  che con il loro silenzio non sono per nulla  "imparziali",    ma sono schierati  (nel modo più subdolo)  con quei Poteri Forti e con le Grandi Famiglie che vogliono portare a termine il  "golpe di Palazzo"  e  che vogliono chiudere in modo precipitoso la stagione politica tempestosa del Cesare Augusto locale facendolo cadere rovinosamente e con disonore,   senza nemmeno concedere a lui la consolazione di una dignitosa uscita di scena.    Più che le parole di fuoco di chi ne reclama a gran voce le dimissioni dalla carica di sindaco,   il Gufo rimane deluso e negativamente colpito dall'esecrabile silenzio di chi,   non pronunciando una sola sillaba per tentare di fornire una versione diversa rispetto a quella della marea dilagante sui social network  e  sulle pagine dei giornali locali,   sta consentendo con la propria passività la prosecuzione drammatica di questo incredibile assalto mediatico che non ha precedenti nella storia politica degli United States of Castelli Calepio           

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