martedì 25 febbraio 2020

I GIGANTI TEDESCHI E I MISERABILI POLITICANTI DEL TEATRINO ALL'ITALIANA (CHE FANNO PIU' VITTIME DEL "CORONA VIRUS")

Germania e Croazia non chiudono le frontiere con l'Italia,   dicono che sarebbe  "un provvedimento esagerato";   i loro politici per fortuna non si sono ancora bevuti il cervello  e  analizzeranno la situazione caso per caso,    con prudenza  e  qualche restrizione basate esclusivamente sull'evoluzione dei fatti,    ma senza cedere alla tentazione di trasformare una tragedia in farsa  e  in buffonata.    I tristi politicanti del teatrino italiano si sono già bevuti il cervello,   e  hanno già ceduto alla tentazione:   purtroppo la tragedia è già precipitata e degenerata in farsa.    L'Isola di Ischia voleva impedire lo sbarco di lombardi e veneti nel porto,   ma il Prefetto ha detto  "NO"  e  ha colpito  (e affondato)  l'ordinanza;   probabilmente in mezzo ai tromboni della politica politicante c'è ancora qualcuno in grado di ragionare.    La Regione Basilicata,   spalleggiata dalla Regione Molise,   è andata alla Sacra Crociata contro Veneto e Lombardia per impedire la profanazione dei sacri confini:   in realtà il Gufo non ha mai assistito a orde di lombardi e di veneti pronti a prendere d'assalto la Basilicata,   se non per ragioni meramente turistiche  oppure  quando le loro squadre di calcio  /  di pallavolo delle loro Regioni dovevano andare a disputare alcune partite ufficiali in territorio lucano.   La Generalitat di Valencia vuole impedire all'Atalanta di andare a giocare la partita di ritorno allo stadio della  "Mestalla":   hanno scoperto che il  "Corona Virus"  portato sul suolo spagnolo dai bergamaschi può essere più devastante delle giocate di Josip Ilicic  e  di Duvan Zapata;   persino il governo delle Isole Mauritius rispedisce al mittente un aereo,   era pieno di lombardi  e  di veneti che minacciavano di infettare mezza Africa.    La Romania annuncia che vuole mettere in quarantena tutte le persone provenienti dal Veneto  e  dalla Lombardia:   si tratta della stessa nazione che quando le Regioni del Nord Italia annunciano provvedimenti drastici e restrittivi contro i rumeni che delinquono sul suolo italiano,   ci accusano di essere razzisti,   e  magari anche fascisti.     Il presidente del Consiglio  e  il governatore della Regione Lombardia hanno pensato bene di trascorrere due giornate intere a fare  "volare gli stracci"  dando spettacolo in pubblico:   prima l'avvocato del popolo ha tentato di  "gettare in collo la croce"  ai medici dell'ospedale di Codogno che non avrebbero rispettato i protocolli previsti per le situazioni di emergenza,   poi nella rissa ci si è buttato un assessore lombardo che ha definito  "un ignorante"  il presidente del Consiglio,   e  alla fine di questa spettacolare sceneggiata se ne sono usciti tutti insieme a dire che è compito delle Istituzioni collaborare per la soluzione della crisi;   ovviamente a rendere più pittoresca la rissa ci sono i soliti insulti reciproci tra Conte e Salvini  (che magari adesso lo hanno dimenticato,   ma hanno governato insieme per quasi 15 mesi con uno dei due che era presidente del Consiglio  e  l'altro vice presidente del Consiglio  oltre che  Ministro dell'Interno)   e  la solita incredibile  "gaffe letteraria"  di Di Maio che  "all'americana"  ha parlato di  "Corona Vairus"  confondendo una parola di origine latina con la pronuncia tipica della lingua inglese.  

Il governatore della Regione Marche voleva approvare una ordinanza per chiudere le scuole,   il governo lo ha stoppato  e  ha detto  "NO".    Una ex ministra  "a cinque stelle"  rivela che nel suo partito esistono molti complottisti  "NO VAX",    le Camere in piena emergenza sanitaria si occupano di un decreto legge sulle intercettazioni telefoniche  e  una deputata si presenta alla seduta con la mascherina,   temendo che anche le Sacre Aule del Palazzo siano piene di portatori di infezione.     Va in scena anche la rissa tra virologi ed  "esperti",   alcuni dichiarano che quella del  "Corona Virus"  è una catastrofe sanitaria che potrebbe portare a milioni di ammalati  e  a migliaia di vittime  ed  altri ribattono dicendo che è poco più di una banale influenza stagionale  (magari con una contagiosità più facile ed estesa)   in cui le vittime sono principalmente le persone di età anagrafica molto anziana,   oppure quelle deboli che presentavano un quadro clinico complesso  e  molto serio anche prima del contagio;   alcuni propongono quarantene di diversi mesi,   altri dopo una sospensione dei campionati di calcio di una settimana ritengono che tutto si può fermare in questa nazione tranne che la  "Serie A"  del campionato di calcio  e  vogliono fare ripartire il carrozzone già nelle prossime ore,   magari con la formula delle partite  "a porte chiuse".    E non va dimenticato che tutto era iniziato con presidente del Consiglio  e  Ministro della Sanità i quali,   pochi giorni prima dell'inizio ufficiale della  "emergenza Corona Virus",   dichiaravano giulivi e giocondi in conferenza stampa che tutto andava bene  e  che la situazione era perfettamente sotto controllo:    come minimo,   quelle dichiarazioni pubbliche ed ufficiali hanno portato sfortuna!!!     Insomma,   in mezzo a una grave emergenza sanitaria  e  a una tragedia si sta esibendo  (purtroppo  e  senza alcuna vergogna)  a un vero e proprio  "Esercito della Salvezza"  pieno di demagoghi  e  di pagliacci,   ma per fortuna ancora una volta la Germania  "locomotiva di Europa"  è l'unica nazione che affronta la situazione con serietà,  precisione  e  rigidità  "tedesca",   senza sproloquiare con parole al vento  e  senza cedere a demagogiche tentazioni di  "chiusure delle frontiere"  e  simili pagliacciate:   ed è proprio in situazioni come queste che ci dobbiamo sentire fortunati a condividere lo stesso spazio fisico con la Germania,   che conferma di essere una grande nazione proprio perchè nel momento di grave difficoltà dell'Italia è l'unica  (insieme alla piccola ma dignitosissima Croazia)  a  non voltarci le spalle  e  a dimostrare che la parola  "solidarietà"  non è uno slogan da campagna elettorale,   ma ha un significato serio  e  concreto proprio in momenti  e  in situazioni come quella attuale   

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