sabato 29 febbraio 2020

LE BUFFONATE TELEVISIVE (E MEDIATICHE) DEI NOSTRI POLITICI SONO MOLTO PIU' LETALI DEL "CORONA VIRUS"

Il presidente del Consiglio prima ha fatto una decina di apparizioni televisive a raccontare  "la rava e la fava"  (nel momento in cui diceva di non volere creare allarmismo,   dilagava su tutti gli schermi televisivi),   poi ha fatto  "volare gli stracci"  con i rappresentanti della Regione Lombardia,   quindi ha accusato gli operatori di un ospedale lombardo di non avere rispettato i protocolli sanitari previsti in queste procedure  (salvo poi rimangiarsi tutto  "all'italiana"  con la solita formuletta che è stato male interpretato  e  che le frasi sono state estrapolate dal contesto al fine di dare spettacolo  e  creare scandali mediatici);   il governatore regionale della Lombardia ha indossato la mascherina in diretta televisiva,   proprio nel momento in cui chiedeva di non farsi prendere dal panico;   il governatore regionale del Veneto si è lasciato andare ad affermazioni a dir poco imprudenti sui cinesi che mangiano topi vivi  (e poi come Conte si è rimangiato tutto,   ha dichiarato che la frase è stata infelice ed è stata male interpretata)  rischiando di creare i presupposti di un incidente diplomatico con la Cina;   il governatore della Regione Marche voleva chiudere le scuole  e  il presidente del Consiglio si opponeva a questa decisione  (la vicenda,   tanto per non smentire mai le tradizioni italiane,   è finita anche sui tavoli del T.A.R.);   il sindaco di Ischia aveva firmato una ordinanza in cui voleva vietare a lombardi e veneti di attraccare al porto dell'isola ma è stato fulminato dal Prefetto che ha rispedito al mittente l'ordinanza;   il governatore della Regione Basilicata  (spalleggiato dal collega molisano)   vuole  "mettere in quarantena"  eventuali lombardi e veneti che dovessero transitare in quelle Regioni,   come se nella realtà fosse in atto un assalto di lombardi e veneti che vogliono recarsi a tutti i costi in Molise e in Basilicata.    Anche il Capitano è entrato nello show mediatico,   il giorno prima lanciando l'idea del  "governo di unità nazionale"  e  il giorno dopo fotografato in Trentino mentre mangiava speck tirolese  e  si faceva la propria vacanza sciistica.

Purtroppo  "in quarantena"  ci sono finiti molti cittadini ammalati,   e  non i politici,   che anzichè tacere ed agire con rapidità hanno dilagato sui giornali,   sugli schermi televisivi,   sui social network,   e  hanno parlato di tutto lo scibile umano come se fossero diventati improvvisamente esperti di malattie infettive,   virologia,   questioni sanitarie e mediche;   purtroppo anche qualche scienziato di grande competenza  e  di chiara fama nazionale  e  internazionale ha partecipato in modo avventuroso allo show,   dilagando insieme ai politici su tutti i giornali  e  in tutte le trasmissioni televisive,   e  facendo l'Oracolo sui social network.    Alla fine della fase più drammatica della diffusione del contagio  e  dell'infezione si potrà disporre di dati statistici certi  e  forniti da fonti ufficiali che potranno permettere di fare un primo bilancio sui costi in termini sanitari,   sociali  ed  economici di questa emergenza;   purtroppo i danni di immagine per la nazione Italia  e  per diverse Regioni sono già adesso incalcolabili  e  ingentissimi,   a causa del fatto che nemmeno di fronte all'emergenza i nostri politicanti nazionali  e  regionali sono stati in grado di esercitare le virtù della prudenza nelle dichiarazioni ufficiali,    della riservatezza  e  della collaborazione reciproca almeno sulle questioni più drammatiche,   e  si sono invece lasciati tristemente andare alla solita rissa politica della  "pubblicità e propaganda elettorale permanente"  che va avanti 24 ore su 24  praticamente tutti i giorni  e  che niente e nessuno può frenare,   nemmeno quando è di tutta evidenza che il loro spettacolo sta trasformando una gravissima tragedia in una patetica farsa  


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