Il presidente del Consiglio prima ha fatto una decina di apparizioni televisive a raccontare "la rava e la fava" (nel momento in cui diceva di non volere creare allarmismo, dilagava su tutti gli schermi televisivi), poi ha fatto "volare gli stracci" con i rappresentanti della Regione Lombardia, quindi ha accusato gli operatori di un ospedale lombardo di non avere rispettato i protocolli sanitari previsti in queste procedure (salvo poi rimangiarsi tutto "all'italiana" con la solita formuletta che è stato male interpretato e che le frasi sono state estrapolate dal contesto al fine di dare spettacolo e creare scandali mediatici); il governatore regionale della Lombardia ha indossato la mascherina in diretta televisiva, proprio nel momento in cui chiedeva di non farsi prendere dal panico; il governatore regionale del Veneto si è lasciato andare ad affermazioni a dir poco imprudenti sui cinesi che mangiano topi vivi (e poi come Conte si è rimangiato tutto, ha dichiarato che la frase è stata infelice ed è stata male interpretata) rischiando di creare i presupposti di un incidente diplomatico con la Cina; il governatore della Regione Marche voleva chiudere le scuole e il presidente del Consiglio si opponeva a questa decisione (la vicenda, tanto per non smentire mai le tradizioni italiane, è finita anche sui tavoli del T.A.R.); il sindaco di Ischia aveva firmato una ordinanza in cui voleva vietare a lombardi e veneti di attraccare al porto dell'isola ma è stato fulminato dal Prefetto che ha rispedito al mittente l'ordinanza; il governatore della Regione Basilicata (spalleggiato dal collega molisano) vuole "mettere in quarantena" eventuali lombardi e veneti che dovessero transitare in quelle Regioni, come se nella realtà fosse in atto un assalto di lombardi e veneti che vogliono recarsi a tutti i costi in Molise e in Basilicata. Anche il Capitano è entrato nello show mediatico, il giorno prima lanciando l'idea del "governo di unità nazionale" e il giorno dopo fotografato in Trentino mentre mangiava speck tirolese e si faceva la propria vacanza sciistica.
Purtroppo "in quarantena" ci sono finiti molti cittadini ammalati, e non i politici, che anzichè tacere ed agire con rapidità hanno dilagato sui giornali, sugli schermi televisivi, sui social network, e hanno parlato di tutto lo scibile umano come se fossero diventati improvvisamente esperti di malattie infettive, virologia, questioni sanitarie e mediche; purtroppo anche qualche scienziato di grande competenza e di chiara fama nazionale e internazionale ha partecipato in modo avventuroso allo show, dilagando insieme ai politici su tutti i giornali e in tutte le trasmissioni televisive, e facendo l'Oracolo sui social network. Alla fine della fase più drammatica della diffusione del contagio e dell'infezione si potrà disporre di dati statistici certi e forniti da fonti ufficiali che potranno permettere di fare un primo bilancio sui costi in termini sanitari, sociali ed economici di questa emergenza; purtroppo i danni di immagine per la nazione Italia e per diverse Regioni sono già adesso incalcolabili e ingentissimi, a causa del fatto che nemmeno di fronte all'emergenza i nostri politicanti nazionali e regionali sono stati in grado di esercitare le virtù della prudenza nelle dichiarazioni ufficiali, della riservatezza e della collaborazione reciproca almeno sulle questioni più drammatiche, e si sono invece lasciati tristemente andare alla solita rissa politica della "pubblicità e propaganda elettorale permanente" che va avanti 24 ore su 24 praticamente tutti i giorni e che niente e nessuno può frenare, nemmeno quando è di tutta evidenza che il loro spettacolo sta trasformando una gravissima tragedia in una patetica farsa
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