sabato 14 marzo 2020

E' INGENEROSO CRITICARE CONTE, TRAVOLTO DA UN COMPITO IMMANE (E ABBANDONATO DAI "TRADITORI" DELL'UNIONE EUROPEA)

Sparare a zero sul governo nazionale  (e nel nostro piccolo su un qualsiasi sindaco di piccolo / medio paesello della Lombardia)  sarebbe facile  e  magari anche demagogico,   ma è assolutamente errato  e  ingeneroso.    Innanzitutto,   non solo l'Italia  (ma prima della nostra nazione la Cina,  ossia la nazione più grande  e  dopo l'Italia altre nazioni che qualche giorno fa ridevano  e  facevano facile ironia ma che adesso sono nella m....  fino al collo)   ma il mondo intero è stato letteralmente travolto  e si è lasciato sorprendere impreparato,   come è peraltro giustificabile che accada quando l'emergenza è improvvisa  e  la catastrofe di enormi dimensioni,   dalla più grave e disastrosa emergenza sanitaria  (a livello internazionale)  degli ultimi anni:    l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena proclamato  "lo stato di pandemia a livello globale",   e  quindi chi crede o pretende che il nostro presidente del Consiglio abbia gli strumenti per risolvere da solo la situazione vive nel mondo dei sogni  e  delle favole,     qui se non si interviene a livello globale la vicenda rischia di precipitare  e  la tedesca Ursula von der Leyen,   presidente della Commissione Europea,   ha immediatamente  "rimesso in riga"  tromboni  e  trombettieri delle burocrazie europee  e  della Banca Centrale Europea richiamandoli immediatamente al dovere e alla solidarietà nei confronti di uno Stato membro come l'Italia,    altrimenti le altre nazioni  (è già successo alla Spagna,   ma nel breve periodo rischia di accadere anche in Francia e in Germania)   rischieranno a loro volta di essere travolte dall'espansione della  "emergenza Corona Virus"  anche fuori dai confini del focolaio lombardo  e  veneto.    In fondo l'unica notizia positiva,   a  livello internazionale,   è proprio quello della donna tedesca che ha preso in mano il comando delle operazioni  e  ha iniziato a dare ordini:    per fortuna la Germania esiste,   e riesce sempre a  "rimettere in riga"  i farfalloni irresponsabili richiamandoli alla disciplina,   al dovere,   alla solidarietà,    e  infatti dopo il discorso della presidente della Commissione Europea i dirigenti della Banca Centrale Europea hanno dovuto compiere un  "giro di valzer"  incredibile,   correggendo le loro disastrose dichiarazioni pubbliche del giorno precedente.    

Nel momento del bisogno il nostro presidente del Consiglio è stato  "vilmente abbandonato"  (almeno nelle prime fasi della gestione dell'emergenza,   quelle che però sono decisive per riuscire a prendere in mano la situazione  e  a impedire che essa degeneri)   da diversi governi di diverse nazioni dell'Unione Europea,    tra cui tristemente si è distinto quello austriaco che ha chiuso le frontiere del Brennero;   altri  "euro tromboni"  (e anche gli americani)  si erano lasciati andare a insulse ironie  e  facili condanne verso la nostra Italia,    salvo poi essere costretti a spettacolari  "giri di valzer a 360 gradi"  quando è accaduto ciò che era inevitabile,  ossia che anche nelle loro nazioni l'epidemia ha iniziato a espandersi a ritmi preoccupanti  e  a quel punto molti di loro hanno dovuto tirare fuori i dati reali,    accorgendosi che la situazione che essi descrivevano fino a pochi giorni prima era assolutamente irreale  e  molto simile a quella italiana.     Il nostro presidente del Consiglio ha quindi dovuto agire in condizioni di gravissima emergenza sanitaria,    in uno scenario molto più disastroso di quello che era prevedibile,    con clamorose divergenze tra gli stessi scienziati  ed  esperti che sono passati  (a giorni alterni)   dalla classificazione di  "banale influenza che colpisce le persone più anziane"  a previsioni catastrofiche,  apocalittiche  e  totalmente disfattiste;    Conte ha avuto come interlocutori venti governatori regionali ognuno dei quali pensava al proprio orticello  e  se ne fregava di tutti gli altri,    doveva coordinare venti sistemi sanitari regionali  (e non un unico sistema sanitario nazionale),    ha sfornato un decreto a settimana pressato da interlocutori che ogni due o tre giorni a loro volta passavano dalla riapertura dei musei  e  dalla  "non chiusura delle scuole"  alla richiesta urgente di chiudere tutto  e  immediatamente,    ha dovuto assistere a irresponsabili assalti alle stazioni ferroviarie di Milano e di Torino con migliaia di persone  "in fuga dal Nord"  e  a personaggi in cerca di visibilità che divulgavano  (a tradimento)  ai giornali  e  alla stampa la bozza di un decreto non ancora definitivamente approvato,   e  nel momento del bisogno ha avuto la solidarietà solamente dal popolo e dal governo cinese,   mentre altri governi europei che spesso accusano la nostra nazione di  "vigliaccheria"  si sono ritirati  e  ci hanno abbandonato esattamente come certi ufficiali italiani che si diedero alla fuga di massa dopo la sconfitta di Caporetto nel 1917.     Come se non bastasse tutto ciò,   siamo stati in balìa di un presidente americano che a inizio settimana faceva lo sbruffone e diceva che non stava accadendo nulla di grave  e  tre giorni più tardi decretava a sua volta lo stato di emergenza nazionale,    dimostrando a sua volta di non avere per nulla in mano il controllo della situazione,    ma in queste condizioni di caos  e  di marasma a livello internazionale appare del tutto irrealistico prendersela con un presidente del Consiglio italiano che certamente ha commesso errori,   ha preso decisioni in tragico ritardo  ed  è stato spesso esitante,    ma in condizioni di grave emergenza ha approvato  "seduta stante"  i decreti più drastici  e  più limitativi delle libertà personali essenziali che siano mai stati approvati nella storia della Repubblica Italiana.     Forse una volta trascorsa l'emergenza Conte sarà sostituito,    certamente la situazione economica disastrosa  e  la necessità di raddrizzare la baracca imporrà  "quasi per forza"  un governo di unità nazionale presieduto da un economista di indiscussa credibilità internazionale come ad esempio l'ex governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi,    perchè per la ripresa economica  e  la gestione del  "post emergenza sanitaria"  sarà necessario innanzitutto un nominativo che sia dotato di indiscussa credibilità sui mercati internazionali  e  quindi in grado di stabilizzare la situazione,     ma sarebbe del tutto ingeneroso  (anche da parte di chi come il Gufo lo ha sempre criticato)   "partecipare al tiro al piccione"  verso una persona che nel momento del bisogno è stata tradita  e  lasciata sola proprio da coloro che da mattina a sera predicavano  "solidarietà europea"  e  che sono saltati giù dalla nave che rischiava di affondare in modo vile  e  irresponsabile,    come dei traditori della Patria  e  della stessa Unione Europea  

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