mercoledì 1 aprile 2020

IL DRAMMA DELLA POLITICA LOCALE / SONO VENUTI A MENO I PUNTI DI RIFERIMENTO DELLE NOSTRE COMUNITA' LOCALI, SERVE UNA LEGISLATURA DI RICOSTRUZIONE GENERALE

All'interno del dramma  "Corona Virus"  una situazione finora sottovalutata,   ma che avrà conseguenze catastrofiche nei prossimi mesi soprattutto nei Comuni della Provincia di Bergamo,   è quella che la pandemia ha di fatto azzerato  (nei Comuni più piccoli)   oppure modificato profondamente la rappresentanza politica,    a causa della morte di diversi esponenti politici locali  (sindaci,   vice sindaci,   assessori,   consiglieri comunali),     di molti parroci,    di un numero incredibile di volontari,   di dirigenti sportivi,    di medici che tenevano in piedi il tessuto politico,   sociale,   medico  e  religioso  dei Comuni;     la ripresa sarà quindi ancora più difficile  (una volta conclusa l'emergenza sanitaria),    perchè la morte di diverse persone che erano punti di riferimento importantissimi per quelle comunità di medio  /  piccole dimensioni lascia un vuoto incolmabile nel breve periodo,    non è facile ripartire  e  sostituire le persone che sono mancate,     quando saremo usciti di casa  e  dovremo fare ripartire il mondo del volontariato,   dello sport,   della politica locale,   delle attività scolastiche  e  parrocchiali,   della medicina di base,   del  "terzo settore"   ci accorgeremo che l'impresa sarà ancora più ardua perchè le persone che gestivano la situazione su territori di piccole / medie dimensioni non ci sono più,    e  solo in quel preciso istante prenderemo definitivamente coscienza  e  conoscenza di quanto era preziosa  e  importante la loro opera.     

Castelli Calepio piange la morte di Mario Pagani,   vice sindaco e assessore al Bilancio;   alla tragedia irreparabile che è la perdita di una vita umana,    al lutto della sua famiglia,   degli amici,   dei conoscenti,   dei collaboratori di lavoro,   degli altri esponenti della Giunta e del Consiglio Comunale del paesello,    si aggiunge la decimazione della rappresentanza politica del nostro Comune.    Il sindaco per fortuna è in buone condizioni di salute ed assumerà  "ad interim"  la delega al Bilancio,   gli altri assessori a loro volta stanno bene  e  sono operativi,    ma piangono il loro collega ed amico  (insieme ai loro colleghi consiglieri di maggioranza),   sono distrutti dal dolore.     Mario era la persona principale del gruppo,   quello che aveva nelle sue mani le deleghe più importanti,    che portava avanti i progetti principali del programma elettorale;   una situazione così catastrofica,   per  "cause di forza maggiore",    non si era mai vista a Castelli Calepio.     Tenuto conto della gravità di questa situazione  (che rappresenta anche nel Comune di Castelli Calepio il momento più drammatico della sua storia recente),    il Gufo propone  "una legislatura di ricostruzione generale"  nella quale,   a causa dell'imprevedibile  e  drammatica evoluzione degli eventi che sono precipitati troppo rapidamente in Regione Lombardia,   nella Provincia di Bergamo  e  anche sul nostro territorio comunale,    innanzitutto si possano riformare tutti quei gruppi che mandavano avanti i settori del volontariato,   dello sport,    delle attività parrocchiali,    della politica locale stessa;     nei prossimi mesi non avremo tempo  e  nemmeno voglia per riprendere a litigare perchè ognuno di noi è stato duramente provato da una marea di lutti personali  e  familiari,     e  di fronte a tragedie di questa dimensioni cambia completamente la scaletta dei valori della vita,   delle priorità,    la distinzione tra ciò che è essenziale  e  quello che invece può  (e deve)  essere messo in discussione,   se non addirittura archiviato.     Inizia per primo il Gufo,   che davanti a un evento di questa drammaticità come la morte dolorosa di Mario mentre era nel pieno delle sue energie mentali  e  della sua attività politica,    farà il possibile per aiutare i suoi ex compagni di militanza politica  a  riprendere in mano la gestione della situazione a livello locale,    perchè davanti al dolore di persone devastate dalla perdita dell'amico con cui avevano condiviso oltre dieci anni di esperienza politica nello stesso gruppo  e  dopo essere stato testimone diretto di una vera e propria ecatombe che si è verificata proprio nella Provincia di Bergamo  (e anche nel Comune di Castelli Calepio),   è impossibile rimanere insensibili  e  fare finta che nulla sia accaduto,   è impossibile non cambiare  e  non comprendere che una situazione simile può essere rimediata solo se già a partire dal presente non si tenterà di remare tutti nella stessa direzione,   unico modo per evitare di essere travolti dalla tempesta  

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