Uno dei due teatranti è "indeciso a tutto", agisce in coppia con il suo assessore (ma prende ordini dal Capitano), passa con la massima disinvoltura nel giro di 48 ore dal rifiuto di riaprire le librerie e le cartolibrerie alla proposta di riaprire tutto già il 4 maggio; nella sua Regione è praticamente accaduto di tutto, compresi due sindaci giulivi e giocondi che a inizio pandemia invitavano tranquillamente il popolo a "vivere la città", e l'unica cosa veramente incredibile è che dopo due mesi in questa situazione non si sia ancora registrato nemmeno un caso di dimissioni (o di rimozione) di alti dirigenti e di politici, in Cina ad esempio l'emergenza sanitaria "Corona Virus" ha avuto come conseguenza (politica) la rimozione del segretario del Partito Comunista della Regione di Hubei e di quello della città di Wuhan, licenziati su due piedi per non avere avvertito in tempo "i vertici" della nazione delle dimensioni reali (e drammatiche) che stava assumendo la catastrofe. L'altro teatrante dilaga dalle televisioni locali e dai social network con esilaranti monologhi in cui fa lo sceriffo, dice che "purtroppo" in Italia a differenza della Cina non è previsto il metodo "terapeutico" della fucilazione per quelli che vanno in giro violando il regime della "quarantena obbligatoria" a cui sono stati sottoposti, minaccia l'invio di carabinieri con il lanciafiamme per disperdere eventuali feste di laurea che qualche giovane aveva in mente di organizzare fregandosene delle misure restrittive e delle limitazioni alla libertà di movimenti e di circolazione previsti dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle ordinanze regionali, ha un linguaggio pittoresco da "capo popolo", parla di "zeppole con crema al Corona Virus" e siccome nelle Regioni del Nord qualche buontempone propone riaperture indiscriminate e improvvise, risponde diventando più secessionista della "vecchia" Lega Lombarda delle origini e minacciando a sua volta di chiudere i confini della sua Regione per chi proviene dalle Regioni del Nord che decidono di riaprire. Il leader "storico" della Lega Lombarda sognava la secessione del Nord Italia dal resto della nazione, e negli ultimi anni della sua esistenza è costretto ad ascoltare lo show del governatore campano che vuole chiudere i confini della sua Regione.
Come si possa pretendere "efficienza" dal governo nazionale quando i due Vicerè delle due Regioni principali della nazione (la Lombardia e la Campania) mandano in scena praticamente tutti i giorni e senza sosta questo sconcertante teatrino politico, che sarebbe comico se la situazione generale non fosse realmente drammatica (soprattutto nella Regione Lombardia), è un mistero della fede: l'emergenza ha fatto ritornare improvvisamente l'Italia della politica al Medio Evo, ai feudi e ai campanili, a venti Vicerè che si sono auto proclamati "sovrani sul proprio territorio" e che demoliscono di fatto l'azione di governo (che si sforza di essere unitaria) con una marea di ordinanze, di iniziative in libertà, di dichiarazioni improvvise che sono smentite nei giorni successivi, se non addirittura prima che finisca la stessa giornata in cui sono state rilasciate. Se al caos e al marasma che domina nel rapporto tra Stato centrale e Regioni aggiungiamo lo spettacolo sconcertante delle votazioni al Parlamento Europeo nelle quali i due partiti che sostengono il governo si sono divisi e hanno votato in modo differente sulla questione dell'eventuale utilizzo dello strumento del M.E.S. "senza condizionalità" (il Partito Democratico e Forza Italia hanno votato a favore, il M5S ha votato contro) e gli stessi partiti "sovranisti" di destra si sono a loro volta divisi e hanno votato in modo diverso sulla questione dell'eventuale utilizzo dello strumento degli "Eurobond" per la gestione della fase dell'emergenza sanitaria e della crisi economica determinata dalla pandemia (la Lega e Forza Italia hanno votato contro, Fratelli d'Italia ha votato a favore insieme al Partito Democratico e al M5S) è emerso in modo sempre più palese ed evidente che la classe politica italiana (nazionale e regionale) è clamorosamente inadeguata a fare fronte a problemi di dimensione così catastrofica; non ci resta quindi altro da sperare che l'irruzione improvvisa sulla scena (europea) di un commissario tedesco oppure olandese che prenda in mano la situazione e "rimetta in riga" gli italiani indisciplinati e rissosi. Quando una nazione non è in grado di provvedere a sè stessa, non resta altro da fare che "calare dall'alto" il commissario severo e austero che con la sua rigidità risolve la situazione, detta la linea (politica) e ci mette con le spalle al muro, facendo capire che se il teatrino non cessa immediatamente questo spettacolo arriverà "il buttafuori" che chiuderà baracca e burattini e sostituirà gli inadeguati protagonisti della scena politica esautorandoli dai loro poteri e imponendo provvedimenti drastici che siamo ancora in tempo a evitare, purchè torni rapidamente la serietà e l'unità a cominciare da mettere la parola "FINE" su questi assurdi campanilismi e protagonismi regionali dei nostri Vicerè
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