mercoledì 6 maggio 2020

LA REGISTRAZIONE CHE SCOMPARE, LA LITIGATA CON LE MINORANZE CHE FINISCE NELLE MANI DEL PREFETTO / BENINI "NON VOGLIO STREAMING E REGISTRAZIONI DELLE SEDUTE" E ATTACCA "UN RESPONSABILE DEGLI UFFICI" CHE HA PUBBLICATO SUL SITO LA REGISTRAZIONE AUDIO, POI LA FA RIMUOVERE

Gli United States of Castelli Calepio continuano  (purtroppo)  con l'avventura sempre più strampalata della gestione della politica locale,   che da alcuni anni è un continuo susseguirsi di colpi di scena.   Prima  "fuoco e fiamme"  con il punto due,   quello delle comunicazioni del sindaco:   Benini è un fiume in piena  e  travolge tutto e tutti,   definisce la sua iscrizione nel registro degli indagati per la vicenda della mancata rimozione dell'amianto nella zona di confine tra la frazione di Quintano  e  il Comune di Palazzolo sull'Oglio  "una vigliaccata"  e  poi dice che a causa di questa vicenda molte aziende non gli vogliono più commissionare lavori,   fino a quando non sarà stato tutto chiarito,   poi il  "NO"  alla richiesta del consigliere di  "Castelli Calepio Cambia"  Massimiliano Chiari di fare un minuto di silenzio in memoria di tutti i cittadini di Castelli Calepio che sono venuti a mancare a causa dell'emergenza sanitaria  "Corona Virus"  e  del dilagare della pandemia nella Provincia di Bergamo,   infine le litigate tra il sindaco  e  i consiglieri di minoranza con la  "minaccia"  di sbattere fuori Massimiliano Chiari perchè  "se uno disturba l'ordine,  posso buttarlo fuori".   Poi il colpo di scena finale:   mentre Massimiliano Chiari scrive al Prefetto di Bergamo per lamentarsi del comportamento del sindaco  e  del segretario comunale che lo interrompevano continuamente durante i suoi interventi,   la registrazione audio della seduta viene pubblicata sulla  "home page"  del sito internet del Comune di Castelli Calepio,   sul social network locale  "Sei di Castelli Calepio se..."  viene rilanciato il  "link"  della registrazione audio ma quando inizia la discussione  (con i commenti)  dei lettori,   all'improvviso il  "link"  scompare  e  viene rimosso dalla  "home page"  del sito internet comunale;   il mistero viene chiarito dallo stesso sindaco Benini che rilascia una dichiarazione pubblicata oggi sul sito  "on line"  "Bergamonews"      "ho fatto il Consiglio Comunale a porte chiuse,  tutti sanno che non voglio streaming  e  registrazioni delle sedute.   Un responsabile degli uffici del mio Comune però ha registrato il Consiglio e ha pubblicato la registrazione.   Io sono il sindaco e decido io,   non sono obbligato a diffondere l'audio  e  il video dei Consigli Comunali,   poi se il Prefetto mi dirà che devo farlo lo farò ma non deve certo essere il Chiari a dirmelo".    La vicenda quindi finisce  (per l'ennesima volta)  con un papiro cartaceo,   che questa volta viene consegnato nelle mani del Prefetto;   e  Castelli Calepio non riesce a liberarsi dalla maledizione secondo la quale,   da due anni  (dal momento in cui fu fatta decadere illegittimamente dalla carica di consigliera comunale la ex sindaca leghista Clementina Belotti),     la politica locale finisce quasi sempre nelle aule giudiziarie  e  dei tribunali      

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