La compagnia aerea irlandese "Ryanair" annuncia che a luglio intende ripristinare almeno il 40% dei collegamenti aerei in Europa, Australia e Nuova Zelanda pensano a collaborare tra di loro in modo da ripristinare un minimo di collegamenti internazionali almeno all'interno del continente dell'Oceania, in Europa alcune nazioni europee (ad esempio Lettonia, Estonia e Lituania nell'Est europeo, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia e Croazia ai confini con l'Italia) pensano di creare "corridoi turistici" per salvaguardare il turismo internazionale, in Svezia il "lockdown" non è mai esistito (fatte salve alcune limitazioni) mentre in Bielorussia e nelle Isole Far Oer addirittura si gioca regolarmente il campionato di calcio di Serie A, in Germania addirittura le riaperture vanno avanti malgrado l'indice di contagio R0 "erre con zero" ha superato da alcuni giorni il valore critico pari a "uno"; tutte queste nazioni sono messe meglio dell'Italia perchè agiscono innanzitutto come "nazioni" unitarie, in cui la volontà è chiara, e si procede tutti nella medesima direzione, con passo lento ma assiduo e costante.
In Italia siamo arrivati letteralmente al delirio e alla follia. Malgrado l'articolo 5 della Costituzione dice che "la Repubblica, unica e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali", nei due mesi della pandemia "Corona Virus" siamo riusciti a fare quello che nemmeno la Lega Nord nella sua versione "secessionista" aveva mai immaginato, ossia creare ventuno "micro Repubbliche indipendenti" all'interno dell'Italia, ognuna con il proprio Vicerè locale (che non a caso si fa chiamare "governatore") che ha potere di ordinanza e in particolare può intervenire in modo "più restrittivo" rispetto al governo centrale, ossia limitare diritti e libertà costituzionalmente garantiti sul territorio regionale, e quindi "creare di fatto" delle disparità tra i residenti in quella Regione e i residenti nelle diverse Regioni. Il ministro che oggi interviene dicendo che fino al 1° giugno è limitata ai casi di necessità e urgenza e quindi è limitata la libertà di spostamento fuori dalla propria Regione di residenza ha innalzato definitivamente muri e confini, ci ha riportati al Medio Evo del signore feudale che governava all'interno del proprio Comune e della propria Signoria che blinda i confini scavando un fossato tra il proprio territorio e gli altri territori. Nessuno vuole i turisti della Lombardia (soprattutto milanesi, bergamaschi e bresciani), pericolosi e potenziali "untori", sul proprio territorio regionale e quindi ci si inventano le ipotesi più strampalate (quelle di ospitare solo persone che scaricano una "app" di tracciamento oppure che presentano il proprio "passaporto sierologico") e presto i lombardi faranno la stessa cosa, sconsigliando caldamente ai cittadini provenienti dalle altre Regioni di invadere "il sacro suolo" di Milano. L'articolo 5 della Costituzione non è l'unica libertà costituzionale sospesa, in questo momento sono fortemente limitate la libertà di circolazione, la libertà di riunirsi e di ritrovarsi in pubblico, la libertà di impresa (un imprenditore può lavorare solo se la sua categoria merceologica "codice ATECO" rientra nelle attività considerate "essenziali", mentre gli altri sono obbligati a rimanere fermi contro la loro volontà senza che nessuno risarcisce loro nemmeno un euro, e ciò crea tra l'altro pesanti distorsioni alla libera concorrenza), ma tutti sembrano fregarsene oppure in ogni caso non preoccuparsi di questa sciaguratissima situazione; eravamo una nazione unita e ci ritroviamo con ventuno Regioni diventate "micro nazioni" all'interno di una nazione che forse, proprio a causa dei propri campanilismi, in realtà non è mai esistita
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