mercoledì 22 giugno 2016

IL GUFO SI SCUSA CON ISABEL PERLETTI E STRONCA IL GRANDE IMPERATORE "SEI SOLO UN POLITICANTE DEMOCRISTIANO DA PRIMA REPUBBLICA"

La serata  (non entusiasmante e non esaltante)  del Gran Consiglio non ha portato nulla di nuovo,  ma il Gufo vuole scusarsi pubblicamente con Isabel Perletti.   "Cara Isabel,  ho dovuto fare il tuo nome e raccontare l'episodio spiacevole in cui il sindaco   (purtroppo per noi cittadini dello sfortunato paesello lo dovremo subire altri tre lunghi anni)  si è rivolto a te,  che non avevi nemmeno aperto bocca,  nel solito modo sgradevole,  privo di rispetto e maleducato.  Non gli è passato nemmeno per la testa che stava mancando di rispetto a un'esponente delle Istituzioni:  tu sei consigliera delegata di Parità alla Provincia di Bergamo,  ma figuriamoci se lui è a conoscenza di questo fatto,  si è perfino dimenticato che il presidente alla Provincia  'comunista'  lo ha eletto lui con il suo voto e con i voti di Forza Italia!   Naturalmente nessuno dei suoi cortigiani ha deplorato questo fatto invitandolo a un maggiore autocontrollo,  perchè la maleducazione del personaggio è ormai talmente fuori controllo che i suoi stessi alleati preferiscono tacere,  fare finta di nulla,  in modo che  'LUI'  diventi talmente imbarazzante e impresentabile davanti all'opinione pubblica per avere il pretesto,  tra due anni e mezzo,  per invitarlo caldamente a non ricandidarsi;  non hanno ancora capito  (non hanno l'intelligenza politica necessaria per capirlo)  che lui con questi suoi comportamenti trascinerà a fondo la destra di Castelli Calepio rendendo il concetto stesso di destra come sinonimo di  'persone arroganti e impresentabili'.   Il Gufo deve scusarsi con te e con i cittadini di Castelli Calepio,  e anche con gli elettori di destra,  perchè per quattro anni ha creduto in Giovanni Benini,   ha creduto che potesse essere un buon sindaco per Castelli Calepio,  ha creduto che dietro quel modo di fare un po'  arrogante e stravagante si potessero nascondere delle qualità e soprattutto la concretezza,  la volontà di  'uomo del fare'  che è sempre mancata in questo paesello.   Il Gufo si è accorto troppo tardi  (sulla propria pelle e pagando con l'aggravamento della sua depressione le conseguenze del suo grave errore di valutazione del personaggio Benini)  che il suo giudizio era errato,  ma adesso lo può dire senza timore su questo blog,  e lo scrive a caratteri cubitali:  GIOVANNI BENINI E'   IL SINDACO DELLE TASSE LOCALI A LIVELLO RECORD,  NON E'  'UN UOMO DEL FARE'  MA E'  SOLO UN GRAN MALEDUCATO CHE MANCA DI RISPETTO ALLE DONNE  E  UN FANFARONE CHE NON MANTIENE LE PROMESSE ELETTORALI  E  NON HA MANTENUTO NEMMENO LE PROMESSE PERSONALI FATTE AL GUFO,  E'  INCOLLATO ALLA POLTRONA COME UN DEMOCRISTIANO DELLA PRIMA REPUBBLICA,  NON E'  UN DECISIONISTA MA E'  SOLO UN  'PONZIO PILATO'.    Giovanni Benini nei confronti del Gufo è solo un  'uomo in fuga da due anni',   e per il Gufo il sindaco non è più nemmeno un ex amico,  è il nulla assoluto,  un politicante demagogo che ha rovinato per sempre la destra a Castelli Calepio e che prima si dimette e se ne va a casa,  meglio sarà per i cittadini  (sfortunati)  di Castelli Calepio".    Il Gufo si rattrista per avere dovuto usare toni durissimi nei confronti di chi,  indossando la fascia tricolore di sindaco,  è un'istituzione pubblica ed è il Primo Cittadino di Castelli Calepio,  ma il rispetto pubblico bisogna saperlo conquistare con i fatti concreti e non con questi modi di fare stravaganti che valgono meno di zero     

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