domenica 4 febbraio 2018

DEPOSITATE LE LISTE DEI CANDIDATI IN REGIONE LOMBARDIA: TRE DONNE RAPPRESENTERANNO LA ZONA DELLA VAL CALEPIO E DEL BASSO SEBINO

Sono state depositate le liste ufficiali delle candidature alla carica di governatore regionale della Lombardia  e  di consiglieri regionali delle elezioni del 4 marzo 2018,   e  la novità straordinaria e felice è che i principali candidati del nostro collegio  (zona della Val Calepio  e  Basso Sebino)  del quale fa parte Castelli Calepio insieme ai Comuni limitrofi sono tre donne,   in rappresentanza dei tre principali partiti della Lombardia.

MICHELA TINTORI DI GRUMELLO DEL MONTE  è  la coordinatrice locale del Partito Democratico,    si presenta a candidata consigliera regionale a sostegno del candidato governatore Giorgio Gori.    In coerenza con la propria professione,   che è quella di educatrice professionale,   presenta un programma dominato dalla priorità di occuparsi dei Servizi Sociali  e  dai servizi alla persona:   nei suoi video su Facebook  e  sui social network i temi trattati sono quelli dei minori che si trovano in condizioni difficili di disagio familiare e personale,   il tema della lotta contro la violenza sulle donne,    il tema delle persone che versano in condizioni di grave disagio.    Il Gufo  "non conosce personalmente Michela"  (uno dei video con il quale la candidata si presenta ufficialmente agli elettori si intitola  "Tu la conosci Michela?")    ma è colpito dal modo di presentarsi che è assolutamente semplice,   basato su pochi concetti concreti  e  completamente privo di apparenza  e  di quella  "fiera delle Vanità"  che è il difetto nel quale scivolano troppo spesso i politici quando si candidano a cariche importanti;   e  pertanto il Gufo auspica che Michela Tintori possa raccogliere un buon successo personale e politico in termini di preferenze e di consensi elettorali

RAFFAELLA BORDOGNA  storica militante e tesserata della Lega Nord è una stimata avvocata patrocinante di Cassazione,   molto conosciuta  e  apprezzata soprattutto nel paesello di Sarnico dove raccoglie consensi trasversali   (non solo da elettori leghisti),   e  si candiderà a sostegno del candidato governatore Fontana.     Se sarà eletta porta in aula della Regione Lombardia una competenza professionale  e  personale in quella che in Italia,   ormai da diversi anni,    è la vera e propria emergenza nazionale:    la questione della Giustizia  e  della lotta per una semplificazione burocratica  e  amministrativa.     Qui a Castelli Calepio,   nella politica locale di questa legislatura,   Raffaella Bordogna è conosciuta per essere l'avvocata che assiste  Belotti Clementina nella vicenda complessa della questione delle sanzioni sui depuratori che rischia di portare alla decadenza dalla carica di consigliere comunale della propria assistita;   ma in realtà nella sua vita professionale e politica la Bordogna si è occupata di problemi anche più importanti  e  lo ha fatto costruendosi una solida fama di persona irreprensibile  e  molto competente

NADIA POLI  è di Forza Italia  e risiede nel Comune di Castelli Calepio è l'assessora alla Scuola  (a inizio legislatura aveva anche le deleghe alle Associazioni  e  alla Cultura,   poi passate nelle mani di Laura Chiari fino alle dimissioni dell'assessora leghista avvenute in data 17 novembre 2017)   e  si presenterà con quello che considera il  "fiore all'occhiello"  della sua gestione della Scuola a Castelli Calepio,   l'introduzione del  "Servizio Piedibus"  nel quale lei si impegna personalmente,   quando esiste la necessità di farlo a causa dell'assenza di qualche addetto a quel servizio,    ad accompagnare gli alunni fino alla scuola.    In realtà nella gestione della Scuola di Nadia Poli si devono anche registrare i corsi di alfabetizzazione per persone straniere  e  la decisione di mantenere continuità con i suoi predecessori per quanto riguarda le  "linee guida"  e  gli indirizzi generali dei piani annuali di diritto allo studio,    mentre purtroppo per quanto riguarda i progetti di grandi opere scolastici tutto sta naufragando nel nulla più che per colpa sua a causa del collasso della maggioranza Lega Nord - Forza Italia  e  dei macroscopici errori di gestione dei suoi  "colleghi"  che si occupano del settore dei Lavori Pubblici  e  delle Opere Strategiche infrastrutturali

La novità delle liste elettorali quindi sono le candidature femminili nel collegio della zona del Val Calepio  e  del Basso Sebino,    e  infatti il Gufo alle elezioni regionali voterà proprio  (a livello di preferenza personale)   per una di queste tre candidate.     Il Gufo ne approfitta per ricordare agli elettori che,   a differenza di tutte le altre elezioni  (elezioni politiche nazionali,   elezioni comunali  ed  elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo)   che prevedono la scelta di un simbolo di partito  /  di una lista ben precisa,    le elezioni regionali offrono anche l'opportunità tecnica di votare con  "voto disgiunto"  che si concretizza con la scelta di un candidato governatore  (primo settore della scheda)   e  contemporaneamente con il voto a una lista / a un partito che non sostiene quel governatore,   e  questa è una opportunità in più offerta a chi vuole dare il  voto di preferenza  (per ragioni di conoscenza diretta  e  di stima professionale,  politica  e  personale)  a una di queste tre candidate donne;    chi dovesse scegliere questa modalità del  "voto disgiunto"  (di solito si tratta di un numero di casi molto rari)  in realtà non fa confusione,    ma esprime semplicemente l'apprezzamento per un candidato governatore che non è della sua parte politica  oppure  l'apprezzamento per un partito  "avversario"  che ha inserito nella propria lista di candidati consiglieri una persona veramente valida.    Il Gufo quindi invita caldamente gli elettori di centro destra  e  di centro sinistra a lasciare perdere,   almeno nel nostro collegio rappresentativo del nostro paesello  e  di altri paeselli limitrofi,   tromboni  e  burocrati  "paracadutati dall'alto"  dalle segreterie provinciali dei partiti  per  concentrare le preferenze su queste rappresentanti della politica locale,    per dimostrare che il cambiamento,   almeno per una volta,   può partire  "dal basso"  senza obbedire agli ordini  (non disinteressati)   di qualche mummia e cariatide della politica     

            

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