Domenica 29 ottobre irrompe sulla scena un duro comunicato della Lega Nord che contiene forti critiche nei confronti del sindaco e degli alleati di Forza Italia accusati di comportarsi come ''muri di gomma'', poi martedì 31 ottobre la vicenda del comunicato finisce sull'Eco di Bergamo, quindi giovedì 2 novembre altro tempestoso articolo sull'Eco di Bergamo nel quale si riportano le durissime accuse politiche dell'ex sindaco Flavio Bizzoni del ''Patto di Castelli Calepio'' che prima di uscire dall'aula e di decidere di non partecipare alla discussione e alla votazione sulla variante generale al P.G.T. ha accusato l'amministrazione comunale di essere ''moralmente e politicamente corresponsabile'' delle vicende che hanno portato all'indagine della Procura della Repubblica nei confronti dell'ex responsabile di alcuni uffici dell'Area Tecnica, e venerdì 3 novembre si va di nuovo a rotta di collo sui giornali locali, questa volta su ''Araberara'', con il sindaco che dilaga e imperversa contro la Lega Nord dicendo che lui ''non risponde a una lettera'' e che minaccia di ricandidarsi anche da solo e senza l'appoggio dei partiti, presentando una propria lista personale. La cosa grave non è che sia successo tutto questo, in fondo in questa legislatura ormai precipitata oltre i limiti della farsa è accaduto anche di peggio, ma quello che è veramente incredibile è che al termine di una settimana così tempestosa nessuno della maggioranza abbia sentito il desiderio di rispondere alle accuse politiche dell'ex sindaco per difendere il proprio operato amministrativo e la propria dignità politica, nessuno ha minimamente pensato a rassegnare le dimissioni, nessuno si scandalizza e tutto viene rinviato a lunedì come se nulla fosse accaduto. Nel frattempo il Gufo a Sarnico raccoglie ilarità e commenti giulivi e giocondi, ormai nei paeselli limitrofi si ride della situazione politica di Castelli Calepio e del ''sindaco sceriffo'', in fondo mancano ancora due settimane prima dell'uscita del prossimo numero di ''Araberara'' e in queste due settimane possiamo tirare un sospiro di sollievo, riposare un po' e riprendere amabilmente a disquisire di bolliti della tradizione bergamasca e di piatti gustosi di ''polenta e strinù''. Per riprendere a parlare di vicende politiche e amministrative che abbiano un minimo di serietà e che non siano trombonate demagogiche da campagna elettorale e barzellette, il Gufo teme che si dovrà avere un po' di pazienza e aspettare il prossimo sindaco e la prossima legislatura comunale
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