martedì 21 giugno 2016

"TORINO NON E' CALCUTTA" IL GUFO APPLAUDE L'EX SINDACO PIERO FASSINO

Se ne è andato via in malamente,  con polemiche durissime,  ma a volte mettere immediatamente in chiaro la vicenda è utile,  a futura memoria di chi non potrà dire tra qualche anno  "lui non lo aveva detto".   Il sindaco che se ne va e dice  "Torino non è la Calcutta descritta dal M5S"  dice qualcosa di ovvio:  il Gufo,  che per ragioni di tifo calcistico ha visitato spesso la città di Torino,  è tornato a Torino lo scorso anno per il bicentenario dalla nascita di Don Bosco e per l'ostensione della Sacra Sindone,  ha sempre visto la classica grande città italiana piena di problemi e con le periferie messe male,  ma nulla di catastrofico come Roma oppure Napoli,  e peraltro il Gufo si è rotto le palle di questi  "salvatori della Patria"  che esordiscono sempre dicendo che hanno trovato lo sfascio amministrativo e il bilancio disastrato,  che quelli che hanno governato prima di loro erano dei cretini e dei ladri,  che dicono  "meno male che siamo arrivati noi"  e poi magari qualche anno dopo se ne vanno dopo aver fatto danni gettando tutta la colpa  "sul sistema".   L'ex sindaco ha governato dal 2011 fino al 2016 negli anni dei pesantissimi tagli dei trasferimenti statali agli Enti locali:  la cassa era vuota e le esigenze dei cittadini erano molte,  Fassino non era  "Superman"  e nemmeno la fabbrica dei miracoli e ha dovuto fare delle scelte  (a volte impopolari)  come qualsiasi altro sindaco di qualsiasi altra città e paesello italiano, trovandosi nella impossibilità materiale di accontentare tutto e tutti.   Fassino ha perso le elezioni non perchè è stato un pessimo sindaco oppure un politico catastrofico,  ma semplicemente perchè dopo oltre 30 anni di carriera politica i cittadini provano una naturale stanchezza e il desiderio di sperimentare persone,  proposte e soluzioni nuove,   e ha perso le elezioni anche perchè i voti degli elettori della Lega Nord  -  assolutamente decisivi a Torino visto che lo scarto finale tra i due candidati è stato abbastanza esiguo  -  sono andati in massa alla nuova sindaca Chiara Appendino per il desiderio degli elettori leghisti di  "mandare a casa il Governo Renzi"  (si sono dimenticati di ringraziare gli elettori leghisti senza i quali non avrebbero vinto nemmeno la metà dei ballottaggi,  i supponenti arrivisti del M5S:  ma quelli della Lega il Gufo li conosce bene,  se li tratti male la volta prossima ti mandano a quel paese).   Tutto qui,  fine del cinema  (per ora)....   e da domani inizia un'altra giornata e un altro cinema:  il Gufo rende onore al  "compagno"  Piero Fassino che se ne va,  un politico serio e un buon amministratore locale che semplicemente ha fatto il suo tempo e viene archiviato dagli elettori,  un politico concreto che non deve essere assolutamente confuso  (neanche in questi giorni di  "trionfalismo grillino"  in cui il popolo suona la fanfara a favore dei nuovi vincitori)  nella massa dei politici incapaci e corrotti,   e non è da escludere che magari in futuro qualcuno lo rimpiangerà...       

3 commenti:

  1. Come al solito, Gufo, non ti difetta l'autonomia di pensiero: che il cielo te la conservi a lungo!

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  2. Come al solito, Gufo, non ti difetta l'autonomia di pensiero: che il cielo te la conservi a lungo!

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  3. Visto che nell'approvazione della Variante al PGT questa sera in CC si è parlato della variante del terreno della Fondazione Calepio, sarebbe opportuno che chi ha operato ai danni della stessa venga additato alla luce anche di quanto dichiarato dal consigliere Pagani Claudia che "la Fondazione è stata costretta ad acquistare il terreno", quando qualcuno non bene identificato aveva tentato di fare affari quando "gli affari sono affari" ai danni di un ente che ha solo finalità filantropiche. Alla suddetta affermazione il vicepresidente della Fondazione ha dichiarato che la stessa Fondazione ha fatto un affare. Lei che è ben informato sulla vicenda, veda di fare chiarezza hai suoi lettori. Questa sera sarebbe stata opportuna la presenza del ben informato consigliere Massimiliano Chiari.

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