venerdì 6 ottobre 2017

VA IN SCENA L'ENNESIMA RISSA POLITICA TRA LEGA NORD E FORZA ITALIA, PAOLO FRANCO ATTACCA PESANTEMENTE CLEMENTINA BELOTTI SU ''ARABERARA''

Ormai siamo arrivati agli insulti reciproci  e  agli stracci che volano sui giornali locali.   Il coordinatore di Forza Italia Paolo Franco,   che è diventato presidente di Uniacque grazie a un  ''inciucio tra destra e sinistra''  a livello provinciale tra Forza Italia e Partito Democratico  che avevano deciso di spartirsi le poltrone con la nomina di un presidente di Provincia del Partito Democratico grazie ai voti dei consiglieri comunali di Forza Italia compresi quelli di Castelli Calepio  e  la nomina di un presidente di Uniacque di Forza Italia grazie al  ''via libera''  dei  ''vertici''  provinciali del Partito Democratico,   prende le difese di Benini  e  attacca pesantemente la ex assessora al Bilancio Clementina Belotti su  ''Araberara''.    La prima bordata è l'accusa di  ''protagonismo'',   una menata maschilista trita e ritrita che tutti gli  ''uomini maschi''  tirano sempre fuori nei confronti delle donne che gli rubano la scena   ''il sindaco fa il sindaco,  a Seriate il sindaco lo fa con la differenza che l'ex sindaco non vuole fare il protagonista,   e  invece a Castelli Calepio avere in lista un ex sindaco influisce''.   Eh già,   ''l'uomo maschio''  deve essere sempre l'unico protagonista  e  deve sempre comportarsi come il Re Sole nella Reggia di Versailles,   non può farsi rubare la scena e  tanto meno da una donna,   del resto della mentalità maschilista retrograda di Benini si sono avute ampie e ripetute dimostrazioni nel recente passato anche grazie a infelici esternazioni pubbliche.

Paolo Franco annuncia che  ''la regola è la riconferma del sindaco uscente''  e  che Lega Nord e Forza Italia sono d'accordo,   e  qui il Gufo gira la questione a Monica Novali,   a Daniele Belotti  e  ai consigli direttivi locali e provinciali della Lega Nord perchè fino a prova contraria Paolo Franco quando parla rappresenta sè stesso  e  il suo partito,   mentre non ha alcun titolo per parlare a nome di altri a meno che non dimostra che è stato autorizzato a farlo.    Peraltro il Gufo se fosse in Benini sarebbe ulteriormente preoccupato perchè in politica  e  soprattutto nelle sedi dei partiti vale la regola antichissima che  ''chi entra in Conclave da Papa ne esce Cardinale''  e  che il primo nome che si fa nelle candidature è quello che viene fatto per  ''bruciare''  quella persona perchè il nome  ''vero''  è  quello che emerge nei mesi immediatamente precedenti alle elezioni,   del resto il Gufo per esperienza diretta e vissuta personalmente sa che quelle promesse fatte nelle sedi dei partiti,   dove la prima regola è quella di fregare l'avversario  e  spesso anche lo stesso alleato,   valgono meno di una cippa lippa.   Sull'accusa che viene lanciata da Paolo Franco contro la ex sindaca in merito alla vicenda di Uniacque di  ''di non essersi presentata alla convocazione e di avere lasciato la patata bollente nelle mani di Flavio Bizzoni''   la vicenda ormai è materia di contenzioso legale,   visto che a quanto pare Clementina Belotti farà resistenza contro l'azione di rivalsa  e  presenterà memorie difensive instaurando anche formalmente il contenzioso,   e  quindi i diretti interessati compresi Uniacque  e  il suo legale rappresentante queste spiegazioni non le devono più dare ai giornali locali ma nelle sedi nelle quali saranno convocati ed eventualmente chiamati in causa,   ed è meraviglioso leggere che dopo anni in cui l'ex Popolo della Libertà di Castelli Calepio faceva la guerra a Flavio Bizzoni adesso,   nel tentativo disperato di salvare la poltrona,   hanno iniziato una spettacolare retromarcia  e  gli lisciano il pelo,    ma qui entra in gioco quanto già scritto in precedenza dal Gufo in materia di bandiere al vento  e  di sbandieratori.      Resta il fatto politico interessante  e  cioè che Forza Italia vuole iniziare la campagna elettorale avendo come unico argomento gli attacchi personali contro la ex sindaca  e  la ex assessora Belotti Clementina,   che non si è candidata  e  non è diventata assessore per grazia di Dio  e  per scelta divina  ma  perchè l'ha scelta il sindaco Benini il quale,   come dimostrano i fatti inquietanti di questi giorni,   evidentemente nella scelta dei suoi collaboratori commette diversi errori di valutazione  e  quindi un sindaco che non è capace di scegliere i suoi collaboratori vuol dire che non è in grado di svolgere il suo compito principale e per il bene del paesello sarebbe meglio che più che pensare alla ricandidatura sia mandato a casa  e  in pensione nel più breve tempo possibile,   prima che faccia altri danni politici e amministrativi oltre a quelli disastrosi che ha già fatto in soli tre anni e mezzo.     Il Gufo vorrebbe chiedere a Paolo Franco se conosce lui personalmente quale è la ragione per la quale le promesse elettorali del maggio 2014 di realizzare la variantina alla S.P. 91 entro la fine di questa legislatura,   di aumentare le tasse  e  di realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport sono andate letteralmente a rotoli,   ma è praticamente certo che il diretto interessato non sarebbe minimamente in grado di dare una risposta convincente a questa domanda perchè ahimè si è sempre pronti a gettare la colpa dei propri fallimenti politici addosso agli altri  e  mai a dire  ''abbiamo sbagliato,   meritiamo di andare a casa'',    ma il Gufo è praticamente certo che il motivo degli insuccessi politici disastrosi di questa legislatura alla fine sarà trovato come al solito gettando addosso la colpa di tutto alla Lega Nord oppure in alternativa  ''ai comunisti''  che hanno remato contro

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