domenica 3 gennaio 2021

IL RESOCONTO DEI PRIMI 18 MESI DELLA LEGISLATURA / MALE NELLE VICENDE AMBIENTALI DI QUINTANO E DELLA GESTIONE DEL PERSONALE, IN RITARDO SULLE OPERE PUBBLICHE, BUONA LA GESTIONE DELLA "SECONDA ONDATA" COVID19 E SEMPRE SULLE PAGINE DEI GIORNALI LOCALI, PROCEDE IN MODO AVVENTUROSO LA GIUNTA "BENINI BIS"

E'  trascorso circa un terzo del mandato politico elettorale della Giunta Benini bis,   rieletta per il secondo mandato consecutivo nelle elezioni comunali del mese di maggio 2019,   e  possiamo tracciare un primo bilancio sull'operato dell'attuale maggioranza,   dividendo l'analisi per capitoli  e  facendo quindi risaltare quelle che sono state  "le luci  e  le ombre"  della prima parte di questa legislatura comunale,   funestata dall'emergenza sanitaria Covid19

QUESTIONI AMBIENTALI FRAZIONI DI QUINTANO  -  in questa legislatura è definitivamente precipitata la situazione,   con l'inchiesta giudiziaria da parte della Procura della Repubblica di Brescia (dopo che un'ordinanza sindacale emessa nel mese di settembre 2019  che  imponeva a un'azienda privata la rimozione delle lastre di eternit nella zona di confine tra la frazione di Quintano  e  il Comune di Palazzolo sull'Oglio era rimasta  "lettera morta"  e  non era ancora stata applicata a inizio dicembre 2019)  che si è allargata anche alla questione dei ritardi ormai cronici nei lavori di completamento della bonifica dell'area ex Fonderie Quintano.    Dieci persone iscritte nel registro degli indagati  (tra cui il sindaco stesso,   diversi funzionari comunali  e  alcuni esponenti politici locali)  e  numerosi articoli finiti sulle cronache locali dei principali giornali bresciani,   dell'edizione bergamasca del  "Corriere della Sera"  e  dell'Eco di Bergamo sono stati il prezzo da pagare in termini di immagine per la pessima gestione di questa vicenda,   e  hanno reso incandescente il clima politico locale  e  i rapporti tra maggioranza  e  consiglieri di minoranza  

OPERE PUBBLICHE  E  SCUOLA -  avendo legato il destino della realizzazione della variantina alla S.P. 91 di Tagliuno alla realizzazione del centro commerciale nell'area delle ex Fonderie Quintano,   il precipitare degli eventi relativamente alla ritardata bonifica del sito inquinato ha ovviamente travolto anche la variantina alla S.P. 91,   che è rimasta  "ferma al palo";   anche sulla progettazione dell'opera la Provincia di Bergamo che si era impegnata a farlo ha revocato nel mese di febbraio 2018 tale impegno,   lasciando il cerino nelle mani del Comune di Castelli Calepio.    I lavori di ampliamento della scuola primaria di Cividino sono in ritardo sulla  "tabella di marcia"  stabilita dal crono programma originario,   adesso si parla di un possibile  "fine lavori"   (almeno per quanto riguarda la prima parte degli stessi,   quella necessaria a rendere di nuovo agibile l'edificio)   non prima del mese di marzo 2021;   nel frattempo si è reso necessario trovare una sede provvisoria per gli studenti di Cividino per consentire loro di usufruire di locali idonei per l'anno scolastico 2020 / 2021  e  la scelta è caduta su alcune aule del centro polifunzionale di Tagliuno,   in cui diverse attività che si svolgevano nel centro sono state sospese prima a causa del lockdown generale dei mesi di marzo,  aprile  e  inizio maggio 2020  e  poi per consentire di riconvertire temporaneamente i locali  "ad uso scolastico".    L'utilizzo di mezzi di trasporto con buona capienza ha consentito  (almeno per ora)  di evitare le problematiche che sorgono in altri Comuni per il sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblici,   ma la comunicazione tra sindaco  e  "comitato genitori di Cividino"  è stata a dir poco tempestosa,   piena di polemiche  e  di frasi spesso infelici del sindaco che sono finite più volte sulle cronache locali dei giornali come l'Eco di Bergamo,   con i genitori che hanno lamentato diversi disagi  e  con il costo del trasporto che è stato assai rilevante,   anche se fortunatamente si è potuto destinare alla sua copertura una parte dei contributi ricevuti dallo Stato per fare fronte all'emergenza sanitaria Covid19.    Nella programmazione delle opere pubbliche comunali,   nell'anno 2020 ha fatto importanti progressi l'opera di riqualificazione dell'Oratorio di Tagliuno  (è stato completato il primo lotto dei lavori che prevedeva la riqualificazione del campo di calcio,  la realizzazione di parcheggi esterni alla struttura in via Mazzoleni  e  in via Alfieri,  e  la demolizione degli edifici che devono essere rimessi a nuovo come i locali da adibire a spogliatoio per le squadre di calcio  e  le aule destinate alle attività culturali  e  ricreative dell'Oratorio stesso)  ed  entro il mese di settembre / ottobre 2021 si prevede la conclusione di gran parte dei lavori,   mentre sono definitivamente tramontati i progetti di realizzazione del Palazzetto dello Sport  e  del polo scolastico unificato:   le soluzioni scelte sono quelle di progettare due poli scolastici  (uno per ognuna delle due principali frazioni,   Tagliuno  e  Cividino)  e  di realizzare una nuova palestra polifunzionale nell'area limitrofa al centro sportivo comunale di via Ferrucci a Cividino  ma  siccome si è in ritardo,   per i prossimi mesi il paesello dovrà andare avanti con le fatiscenti e vetuste palestre scolastiche di Tagliuno  e  di Cividino  e  le squadre di pallavolo alla ripresa delle attività sportive rischiano di dovere emigrare alla ricerca di altre soluzioni  

BILANCIO,  "RISTORI"  E  TASSE LOCALI  -  il Comune di Castelli Calepio,   esattamente come hanno fatto praticamente tutti gli altri Comuni della zona della Val Calepio  e  del Basso Sebino,   ha mantenuto invariate le aliquote delle due principali imposte locali  (I.M.U.  e  addizionale comunale);    alcuni dei Comuni limitrofi  (ad esempio Sarnico,  Villongo,   Adrara San Martino,   Credaro)  hanno prorogato la scadenza della prima rata I.M.U.  dal 16 giugno al 30 settembre,   mentre Castelli Calepio ha mantenuto invariate le scadenze originarie del 16 giugno e del 30 settembre,   ma in questo caso si deve specificare che per una parte assai consistente dell'I.M.U.  (quella sugli immobili industriali  e  sugli immobili di proprietà delle banche classificate nella categoria catastale  "D"),   che è per i tre quarti di competenza statale  e  per il restante importo di competenza comunale,    non era possibile concedere proroghe perchè lo Stato ha mantenuto fissa la scadenza del 16 giugno.    Sempre nel capitolo delle tasse locali,   è stata gestita in modo avventuroso la vicenda degli arretrati I.M.U.  dell'area edificabile delle ex Fonderie Quintano,   che è finita più volte al centro delle polemiche politiche in Consiglio Comunale,  prima in occasione dell'approvazione del bilancio consuntivo del 2018  e  poi in occasione di un paio di interrogazioni presentate da  "Castelli Calepio Cambia"  che sono state secretate  e  discusse  "a porte chiuse"  in Consiglio Comunale.     Il Comune nel mese di dicembre ha approvato tre bandi di contributi a fondo perduto a titolo di  "ristori":   uno di 30.000,00  euro a favore delle associazioni  e  delle società sportive dilettantistiche che utilizzano gli impianti sportivi del Comune di Castelli Calepio,   uno di 10.000,00  euro a favore delle altre associazioni per fare fronte a minori entrate derivanti da eventi che dovevano celebrarsi nell'anno 2020  e  che sono stati sospesi a causa del lockdown nazionale,   e  uno da 57.145,00  euro a favore di tutte le attività del territorio che sono state sospese con il D.P.C.M.  del 24 ottobre 2020  e  con l'ordinanza del 3 novembre 2020  che  istituiva la  "zona rossa"  su tutto il territorio della Regione Lombardia  (si trattava in particolare dei negozi  e  dei commercianti ambulanti rimasti chiusi nei giorni del regime della  "zona rossa",   gestori di palestre,   bar e ristoranti,   estetiste,   gestori di impianti sportivi,   agenzie di viaggio)   con un contributo massimo di 1.000,00  euro per ogni singolo richiedente,   bandi che sono da considerarsi  "in aggiunta"  e  non sostitutivi rispetto ai  "decreti ristori"  già deliberati dal Governo  e  dalla Regione Lombardia.    Per quanto riguarda il bilancio il Comune ha ricevuto oltre 600 mila euro di contributi statali di vario genere per fare fronte all'emergenza sanitaria Covid19  e  fatte salve le somme a destinazione obbligatoria,   una parte consistente di questa somma l'ha immessa nei propri  "decreti ristori"  qui sopra elencati

GESTIONE DEL PERSONALE  E  COMUNICAZIONE  -  qui si apre un capitolo assai triste,  in una legislatura in cui purtroppo è venuto a mancare il vice sindaco Mario Pagani  (deceduto a inizio aprile vittima della pandemia Covid19)  che è stato sostituito in Giunta con l'ingresso di Alberto Carrara  (a cui è stato affidato l'assessorato all'Ambiente  e  all'Ecologia)   e  con l'assegnazione della carica di vice sindaco a Nadia Poli,   mentre in Consiglio Comunale ha accettato di subentrare il  "primo dei non eletti"  Giacomo Bertoli;   nelle file della minoranza Fabio Perletti dopo la sconfitta elettorale del 2019 ha rassegnato le dimissioni  e  in sua sostituzione è entrata in Consiglio Comunale Sabina Pominelli di  "Castelli Calepio Cambia".       Il segretario comunale ha raggiunto l'età pensionabile ed è stato collocato a riposo,   alla fine dell'anno 2020 non era ancora stato nominato il suo sostituto  ed  era subentrato  "pro tempore"  nella carica di segretario  (in attesa della nomina del titolare  "pescato"  tra gli iscritti nell'Albo Nazionale dei Segretari Comunali)    l'attuale funzionario responsabile dell'Ufficio Ragioneria;   si è dimesso l'ex responsabile dell'Ufficio Tecnico  e  si è assistito a un continuo  "via vai"  di funzionari,   alcuni dei quali dimissionari  e  altri che hanno fatto richiesta di trasferimento ma che per ora sono  "trattenuti"  in attesa di individuare i sostituti.     Il continuo rimaneggiamento dei ruoli  e  delle funzioni ha generato alcune difficoltà nella gestione della macchina comunale,    aggravata dal fatto che a causa dell'emergenza sanitaria si è fatto largo ricorso allo smart working negli uffici  e  ahimè nel paesello tecnologicamente decrepito  (a differenza di quanto avviene in altri Comuni,   ad esempio quello di Predore)   non si procede nè alla messa a disposizione del pubblico sul sito internet comunale del  "link"  con la registrazione delle sedute del Consiglio Comunale nè alla diretta streaming delle sedute;    molte interrogazioni dei consiglieri comunali di minoranza sono state secretate  e  discusse in assenza del pubblico  "a porte chiuse",   e  tutto ciò ha influito negativamente sulla qualità della pubblicità delle sedute,   requisito indispensabile per le sedute di Consiglio Comunale.     Il paesello è finito troppe volte sulle pagine della cronaca locale dell'Eco di Bergamo  e  di altri quotidiani bresciani,    con una pessima immagine,   e  un altro elemento negativo per il paesello è stata anche la pubblicazione sui principali quotidiani locali della notizia della condanna penale del sindaco per motivi personali del tutto indipendenti dallo svolgimento del proprio mandato amministrativo;   purtroppo Castelli Calepio non riesce da troppi anni a scrollarsi di dosso una immagine pubblica negativa che dipinge il paesello molto peggio di quella che è la pur non entusiasmante realtà amministrativa

GESTIONE DELL'EMERGENZA SANITARIA COVID19  -  nella  "prima ondata"  Castelli Calepio è stato travolto come tutti gli altri Comuni della Provincia di Bergamo  e  l'operatività della Giunta è stata messa a durissima prova dalla tragedia della morte del vice sindaco,    mentre nella seconda ondata la  "curva epidemiologica"  del paesello è sempre stata più o meno in linea con quella che si registrava a livello provinciale,   ed ha presentato  "numeri"  totalmente sotto controllo senza l'insorgere di focolai epidemiologici sul territorio comunale.    Castelli Calepio è stato il primo Comune della zona della Val Calepio e del Basso Sebino a riaprire già dal 4 maggio i cimiteri  (senza limitazioni di orario e di ingressi delle persone  e  con la sola raccomandazione di evitare assembramenti di persone all'interno dei cimiteri comunali)   e  anche in  "zona rossa"   si sono regolarmente svolte le funzioni religiose del periodo natalizio con discreta partecipazione delle persone,   che hanno rigidamente osservato tutte le regole di distanziamento fisico  e  di indossare la mascherina durante la funzione.     Non si sono registrati particolari problemi nella  "seconda ondata"  e  l'atteggiamento dell'Amministrazione Comunale è stato assolutamente liberale  e  per nulla repressivo  (ahimè in altri Comuni della Provincia bergamasca a volte qualcuno è tristemente caduto in tentazione di assumere inutili atteggiamenti  "da sceriffo"),   non ha aggiunto nulla rispetto alle misure già deliberate a livello nazionale  e  si è completamente affidata al buon senso  e  alla prudenza dei cittadini,    che salvo qualche rara e deplorevole eccezione per fortuna non è venuto a meno;    il Gufo ha sempre pubblicato tutte le settimane su  "Sei di Castelli Calepio se..."  i dati della curva epidemiologica di Castelli Calepio  facendo  un confronto con quelli dei Comuni principali della zona della Val Calepio  e  del Basso Sebino.     Si poteva  (e secondo il Gufo si doveva) intervenire in modo più incisivo nei settori dei Servizi Sociali  e  dell'assistenza alla persona,   e  proprio su questo argomento si aprirà una delle prossime discussioni politiche quando le liste di minoranza  (soprattutto  "Castelli Calepio Cambia")   faranno il resoconto di ciò che si poteva fare,   e  che non si è fatto sui capitoli sociali

PRESIDENZA ENTE FONDAZIONE CALEPIO  -  è stata il più grave insuccesso politico della Giunta Benini bis,  il sindaco si è candidato alla presidenza dell'Ente ma è stato clamorosamente sconfitto con un verdetto di 7 voti a 5  che  ha riconfermato nell'incarico di presidente della Fondazione Calepio la presidente in carica Cinzia Romolo.    Per la seconda volta consecutiva Castelli Calepio a causa delle proprie  "logiche politiche"  locali perde la presidenza  e  ancora una volta queste vicende finiscono sui giornali,   con la solita figuraccia  "in collo"  alla maggioranza che non ha saputo individuare un candidato vincente 

Questo è un resoconto ovviamente riassuntivo  e  non esaustivo di quello che è stato l'andamento del primo terzo di questa legislatura,   mentre i prossimi mesi  (man mano che ci si avvicina alla scadenza  "naturale"  del mandato della primavera dell'anno 2024)   si entrerà lentamente nella campagna elettorale,   tenuto presente che Benini al secondo mandato consecutivo non potrà più ricandidarsi come sindaco  e  non sarà più rieleggibile,   e  quindi si dovrà individuare il suo sostituto.     Alcuni eventi della gestione sono stati deludenti,   e  probabilmente l'avventura del Cesare Augusto locale si concluderà senza riuscire a realizzare la variantina alla S.P. 91 di Tagliuno che era il suo grande obiettivo politico del 2014,   affossato prima dalle risse indecorose tra Lega e Forza Italia,  che si sono concluse con il crollo dell'alleanza politica locale di destra a marzo 2018,  e che hanno letteralmente devastato la legislatura 2014 / 2019,   e  poi dalle vicende devastanti della pandemia Covid19  e  del dilagare delle inchieste giudiziarie sulle questioni ambientali della frazione di Quintano nell'anno 2020,   ma è stata una legislatura maledetta e sfortunata perchè l'uomo più operativo  e  dinamico della maggioranza è venuto a mancare in modo assolutamente drammatico dopo soli dieci mesi dall'inizio della legislatura,   compromettendo l'andamento della stessa.     E'  proprio in quella tomba del cimitero di Tagliuno,   in cui Mario riposa in pace,   l'immagine più triste e commuovente di questa prima fase della legislatura,    quella che la popolazione di Tagliuno non dimenticherà mai  e  che nel nostro territorio locale sarà il simbolo stesso di quanto è stata devastante la pandemia  e  l'emergenza sanitaria Covid19,    anche perchè nella  "prima ondata"  è venuto a mancare anche Fausto Cancelli  ed  è stata una perdita gravissima per la comunità della frazione di Calepio  e  soprattutto per gli ambienti della Parrocchia di Calepio con cui collaborava da diversi anni     

     


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