venerdì 1 gennaio 2021

L'ANNO 2021 / IL PAESELLO ALLO STREMO DELLE FORZE SI PREPARA PER L'ENNESIMO "GIRO DI VALZER" E DI POLTRONE

 Castelli Calepio chiude l'anno 2020  (un anno disastroso non solo nel paesello dei quattro borghi medioevali,   ma purtroppo in tutta Italia,   in tutta Europa)  allo stremo delle forze,   con una situazione politica che,   come da tradizione da dieci anni,   è instabile  e  ricca di colpi di scena.   I dieci anni che sono appena andati in archivio  (quelli dal 2010 al 2020)  hanno visto succedersi e avvicendarsi negli uffici comunali una marea di funzionari  (anche a livello di responsabili di servizio)  con una raffica di dimissioni  "a rotta di collo"  e  di richieste di trasferimenti in altri Comuni,   nella legislatura dal 2009 al 2014 del  "Patto per Castelli Calepio"  sono stati giubilati  (per dimissioni o revoca dell'incarico)  e poi sostituiti due assessori di cui uno era anche vice sindaco  e  si sono dimessi tre consiglieri comunali di maggioranza  (si è dovuti andare  "ad esaurimento dei posti disponibili"  perchè uno dei primi dei  "non eletti"  ha rinunciato a subentrare)  e  in quella medesima legislatura si è proceduto alla sostituzione del segretario comunale oltre che alla sostituzione di un consigliere di minoranza dimissionario avvenuta in modo assai polemico  e  con una procedura tempestosa,   nella legislatura successiva  (quella della tragica alleanza locale tra Lega e Forza Italia dal 2014 al 2019)  durante la stessa si sono registrati quattro casi di dimissioni volontarie di assessori  (poi sostituiti,   con il caso di uno di loro che prima si è dimesso  e  due anni più tardi è ritornato a ricoprire il medesimo incarico dal quale si era dimesso),    una serie incredibile  e  inverosimile di restituzioni di deleghe da parte di consiglieri comunali,   due mega rimpasti di Giunta  (quello di giugno 2016  e  quello di marzo 2018)  e  una consigliera comunale dichiarata decaduta dall'aula a marzo 2018  e  successivamente reintegrata nell'incarico con sentenza di addirittura due Tribunali della Repubblica,  che avevano silurato la procedura di decadenza dichiarando la stessa illegittima,   con una serie di problematiche avvenute all'interno della sezione leghista locale dove a fine 2015 l'ex segretario di sezione in disaccordo con la linea politica della sezione stessa ha restituito la tessera da militante.     Nella attuale legislatura purtroppo dopo pochi mesi è venuto a mancare il vice sindaco,  a causa della tragedia della pandemia Covid19,   e  anche in questo caso si è dovuto procedere sia alla sua sostituzione in Giunta  che  in Consiglio Comunale,    mentre il segretario comunale ha da pochi giorni raggiunto l'età pensionabile ed è stato ufficialmente collocato a riposo,   e  non ancora sostituito.    Sono quindi cambiate in dieci anni ben quattro diverse formule di maggioranze politiche  (prima le Giunte monocolori leghiste,   poi una lista civica come il  "Patto per Castelli Calepio"  a  prevalenza di centro destra,   quindi un'alleanza politica locale tra Lega e Forza Italia  e  adesso praticamente una Giunta monocolore dominata da Forza Italia)   e  la continua trasformazione del panorama politico locale ha ovviamente determinato continue giubilazioni e dimissioni di esponenti politici,   che finivano spesso  "cotti e bolliti sulla brace delle polemiche"  e  delle risse politiche locali,   particolarmente feroci perchè si scatenavano all'interno della maggioranza al governo del paesello.   

Gli argomenti  "sul tavolo della discussione"  incredibilmente sono gli stessi adesso,  1°  gennaio 2021,  rispetto a quelli che erano  "sul tavolo della discussione"  il 1°  gennaio 2010.    Non è ancora stata completata la bonifica dell'area ex Fonderie Quintano,   non si è ancora deciso se sul sito inquinato  (una volta completati i lavori di bonifica)  dovrà essere realizzato un nuovo centro commerciale   (in pratica è da circa 20 anni che si parla di realizzazione del nuovo centro commerciale ma non si è ancora arrivati al risultato finale),   da circa 20 anni si discute in modo interminabile di Cittadella dello Sport  e  di Palazzetto dello Sport ma poi per vicissitudini di vario genere siamo ancora in ballo con le attuali arcaiche e vetuste palestre di Tagliuno e di Cividino,    forse sarà completato il lavoro di ampliamento della scuola primaria di Cividino verso la metà dell'anno 2021  dopo  che se ne era iniziato a parlare nell'anno 2015,   la vicenda della variantina alla S.P. 91  e  del  "nodo di viabilità"  del centro di Tagliuno è diventata ormai un misto tra un romanzo  e  una farsa,    siamo ancora in ballo  (dopo oltre dieci anni)   con la vicenda interminabile delle multe per il malfunzionamento degli ex depuratori comunali,   è definitivamente tramontato il progetto di realizzare un polo scolastico unificato a Castelli Calepio  e  ci dovremo accontentare della  "divisione a vita"  tra scuole di Tagliuno  e  scuole di Cividino,   per fortuna potrebbe vedere la luce verso la fine del 2021 il completamento della ristrutturazione dell'Oratorio di Tagliuno,   di cui si era iniziato a parlare ai tempi delle Giunte monocolori leghiste.     Viviamo una situazione in cui cambiano rapidamente i ruoli  (e si muovono altrettanto rapidamente le persone,   non passa praticamente un trimestre senza che qualcuno all'interno dell'organico dei funzionari comunali  oppure  delle assemblee politiche della Giunta  e / o  del Consiglio Comunale non rassegna le proprie dimissioni  oppure  non rinuncia all'incarico)   ma nel quale rimangono immobili per decine di anni i problemi,   gli argomenti principali;   e  adesso sulle vicende più arcaiche  e  storiche   (quelle dell'area ex Fonderie Quintano  e  quella delle multe sul malfunzionamento degli ex depuratori comunali)   sono intervenute anche le inchieste della Magistratura a complicare ulteriormente quello che era già incasinato.    Alcune voci popolari  e  "spifferi di Palazzo"  mormorano  e  sussurrano che nei primi giorni dell'anno 2021  potrebbe  aggravarsi l'instabilità politica determinata dalle inchieste giudiziarie attualmente in corso di svolgimento,   ma in ogni caso tra circa tre anni assisteremo all'ennesimo cambio di maggioranza perchè il sindaco attuale,   al suo secondo mandato consecutivo,    non è più ricandidabile  e  non può quindi essere rieletto per la terza volta;     ci sarà quindi spazio per l'ennesima trasformazione politica,   per un altro  "giro di valzer e di poltrone"  in cui tutto cambia  (ma in realtà gli stessi  "spifferi di Palazzo"  più che cambiamenti veri e propri mormorano e sussurrano di possibilità di ritorno in campo di persone che avevano  "saltato un giro"  decidendo di non ricandidarsi nel 2019,  e  che sarebbero pronti a tornare in pista quando si entrerà in campagna elettorale qui a Castelli Calepio),   tranne che gli argomenti  "in discussione"  che continueranno probabilmente a marcire anche nell'attuale legislatura,   impantanati nella maledizione di un paesello che non riesce mai a chiudere definitivamente una sola delle vicende che da anni si trascinano stancamente in modo inconcludente  e  improduttivo   

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