domenica 13 dicembre 2020

BISOGNA INIZIARE A VACCINARE (E SMETTERLA DI CHIACCHIERARE E DISCUTERE DI RIMPASTI DI GOVERNO)

 Il professor Burioni,   uno dei massimi esperti italiani,   ha detto in una delle trasmissioni televisive più seguite in Italia  (di cui è abitualmente ospite)  che i primi vaccini americani anti Covid19  (quelli di Pfizer Biontech  e  Moderna)  sono sicuri  e  hanno evidenziato dati affidabili  e  ottimi risultati,   e i popoli anglosassoni  (americani  e  inglesi)  hanno già iniziato la campagna di vaccinazione di massa;    sempre il professor Burioni invita a non perdere tempo e a iniziare senza alcun ritardo la campagna di vaccinazione,   perchè il successo nella somministrazione dei vaccini potrebbe determinare un crollo nella diffusione della pandemia  e  quindi non solamente la salvezza di diverse migliaia di vite umane,    ma anche un ritorno a una situazione più gestibile nel minor tempo possibile,    perchè non si può più continuare nello stillicidio  "chiusure / riaperture / nuove chiusure"  che sta massacrando l'economia  e  la vita sociale della nazione,   e  non se ne può più degli isterismi  e  delle menate mentali che si scatenano ogni volta che viene pubblicata la fotografia di una via di una grande città un po'  più affollata del solito,   come se la soluzione al problema fosse quella di chiudere in casa a tempo indeterminato le persone  e  come se il  "lockdown talebano"  fosse un esempio di virtù,   e  non la prova di quanto sia diventata patologica  e  ormai  "fuori controllo"  la situazione attuale.     Bisogna quindi gettarsi a peso morto,   dedicando ogni energia disponibile,   all'organizzazione della campagna vaccinale che significa gestione logistica  (approvvigionamento  e  stoccaggio delle scorte,   allestimento dei punti di vaccinazione su tutto il territorio nazionale,   campagna di formazione per gli operatori  e  di informazione per i cittadini,   acquisto  e  prenotazione  "a gettito continuo"  di un numero sufficiente di dosi per vaccinare tutte le persone più deboli  e  fragili  e  coloro che ne faranno richiesta,   tenendo conto che si tratta di diversi milioni di persone)  e  una campagna di comunicazione diversa da quella disfattista  e  indecente che ha contribuito non poco alla pessima  e  disastrosa gestione della crisi   (è molto più utile spiegare alle persone perchè è utile e indispensabile procedere alle vaccinazioni,   cercare di adattare i diversi prodotti che saranno disponibili alle diverse categorie di persone  e  andare in televisione a spiegare ciò,   piuttosto che  "fare il gufo menagramo"  e  dire che ci sarà di sicuro la  "terza ondata",    senza peraltro muovere un dito per impedirlo se non pensando all'ormai logoro  e  fallimentare provvedimento del  "lockdown generalizzato");    invece qui in Italia si discute da due giorni di rimpasti di governo,   di aperture oppure rigidità negli spostamenti tra Comuni per il giorno di Natale  e  quello di Capodanno,   e  si strilla come aquile ferite a morte per gli affollamenti nelle vie principali di Torino e di Milano  (ma non in quelle di Bologna  e  Roma,   perchè l'informazione dei lecchini di regime ormai è talmente ipocrita,   fasulla  e  politicizzata da urlare allo scandalo solamente per ciò che accade in Lombardia,    mentre in questa  "seconda ondata"  in cui sono altre Regioni a essere  "fuori controllo"  ci si arrampica sugli specchi in modo incredibile per mantenere in vita il Verbo e la leggenda di regime che tutta la colpa di quanto accaduto in Italia deve essere per forza della sciagurata gestione della coppia Fontana & Gallera).    In pratica si discute di quisquilie  e  di fatti secondari senza dedicarsi  "anima e corpo"  all'obiettivo principale,   che è quello di organizzare una campagna vaccinale di massa che non può più vedere l'Italia in ritardo sulla tabella di marcia rispetto alle altre nazioni dell'Unione Europea:   siamo già  (in questo momento)   una delle nazioni con il più alto tasso di mortalità  e  il più alto tasso di letalità al mondo,   in alcune zone d'Italia  "non lombarde"   (Veneto,  Friuli Venezia Giulia,   alcune zone della Puglia,   Provincia autonoma di Trento,    alcune zone della Sicilia come la Provincia di Catania)   la situazione è preoccupante se non addirittura vicina al collasso,   e  questo sarebbe un ulteriore motivo per cui si deve procedere rapidamente  e  senza indugio alla realizzazione dell'obiettivo principale,   ossia quello di riuscire a distribuire nel più breve tempo possibile  e  su larga scala sia i vaccini  che  le cure come quella degli anticorpi monoclonali.     Il Gufo fa notare che i cittadini italiani,   dopo avere sacrificato il diritto all'istruzione  (è praticamente andata a rotoli sia la seconda metà dell'anno scolastico 2019 / 2020   che l'intero anno scolastico 2020 / 2021),    dopo un anno di illegittime limitazioni dei diritti costituzionalmente garantiti,    dopo due intere stagioni sportive degli sport dilettantistici di base andate a rotoli  (quella 2019 / 2020  e  quella 2020 / 2021),    dopo avere visto praticamente azzerate le attività legate al turismo e alla cultura per quasi un anno,   dopo avere dovuto subire lo scempio delle chiusure dei luoghi principali della cultura e del patrimonio artistico italiano  (musei,  teatri,   cinema,   mostre e fiere,   grandi concerti musicali,  eventi culturali internazionali),    dopo una marea di disoccupati  e  il fallimento oppure la chiusura forzata di migliaia di imprese,    dopo una strage che probabilmente a fine pandemia arriverà a 100 mila decessi ufficiali  (dato probabilmente sottostimato,   almeno in alcune Province come Bergamo,   Brescia  e  Cremona totalmente travolte nella  "prima ondata"),    devono tornare a un livello di vita se non  "normale"  (alla  "vecchia normalità"  non torneremo mai più dopo la crisi drammatica prodotta dalla pandemia a livello mondiale)   almeno decente,   altrimenti tra la primavera e l'estate del 2021 la situazione rischia di diventare  "bollente"  (non solo per l'innalzamento delle temperature atmosferiche)   ma  anche di sfuggire completamente di mano al manovratore,   facendo precipitare la  nazione verso la bancarotta economica  e  il disastro sociale;   pertanto prima di perdere tempo e di menare il can per l'aia parlando di  "rimpasti di governo"  e  di redistribuzione delle poltrone nei ministeri,   è arrivato il momento di agire per chiudere una pagina disastrosa della storia di questa nazione.     Si può ancora evitare il peggio,   ma il tempo è scaduto,   serve  "cambiare marcia"  e  iniziare a procedere con passo veloce,   come stanno facendo inglesi e americani,    quelli che noi europei abbiamo deriso fino all'estate  e  che invece,   probabilmente,   grazie alla loro capacità di agire  e  non di chiacchierare a vuoto usciranno dalla crisi  e  dalla pandemia prima del resto dell'Unione Europea,   prima dell'Italia      

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